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Settimana Politica 2014 – 14

Piccolotti si dimette e lascia solo (per ora) Mismetti
Dopo le discussioni con il PD e le divergenze su primarie e programma delle amministrative, l’assessore alla cultura Elisabetta Piccolotti si dimette. Dimissioni che giungono a ridosso delle elezioni e che concludono (per ora) un rapporto di coalizione. Quella tra SEL e PD è stata una convivenza travagliata; spesso SEL si è voluto distinguere, specialmente sulla chiusura del centro storico al traffico, sull’ex-zuccherificio, sul piano regolatore, sul mantenimento al settore pubblico dei servizi primari (rifiuti e acqua). Oggi la Piccolotti si dimette e lancia la sfida come candidato Sindaco anche agli ex-alleati. Probabilmente riuscirà a prendere più di un voto disgiunto da colleghi del partito dell’attuale Sindaco, che non hanno ben accolto la sua ricandidatura. Ma al probabile turno di ballottaggio, la ricomposizione tra SEL e PD potrebbe verificarsi (UDC permettendo), per non perdere la sfida con l’altro concorrente.

La terra pubblica ai giovani
La Regione Umbria ha 26.000 ettari di terreni, dei quali è possibile recuperare, almeno secondo gli uffici, soltanto qualche centinaio. Ad oggi non c’è un censimento completo, sarà pronto entro fine anno. Questa terra, collocata a macchia di leopardo, potrà essere assegnata a giovani o a soggetti espulsi dal comparto produttivo o appartenenti a categorie svantaggiate, con canoni di locazione agevolati, per rendere produttivi beni immobili agricoli o a vocazione agricola. Il 25% di tali terreni è destinato a cooperative sociali o imprese agricole costituite o costituende, che impieghino almeno la metà di lavoratori svantaggiati, compreso chi ha perso il lavoro. È quanto stabilisce una legge approvata dal Consiglio regionale con 17 voti favorevoli e 5 astensioni, presentata da Oliviero Dottorini. Un tentativo questo della Regione di valorizzare terreni incolti, molti dei quali ospitano antichi casali abbandonati.

Soppressione delle Province (un vero risparmio?)
Le Province non saranno più enti elettivi e i loro consigli saranno composti da Sindaci e Consiglieri comunali del territorio rappresentato. Guasticchi – prima contrario alla soppressione ora invece favorevole – afferma che le indennità a presidente, assessori e consiglieri provinciali che non saranno pagate non sono un “vero risparmio”. Ma quali saranno i veri risparmi? Eliminare costi della politica significa comunque risparmiare soldi pubblici. Quindi meglio poco che niente, perché, con l’idea che risparmiare sui costi della politica è poca cosa, sono state sempre rimandate riforme e riduzioni di duplicati (deleghe e personale della Provincia, una volta abolite le province nella Costituzione, saranno re-distribuiti in Comune e in Regione), e soprattutto di spesa.

Contributi e pubblicità che il Comune elargisce.
Vale ancora la pena spendere per Segni Barocchi
A beneficiarne sono in molte associazioni. In un caso, per esempio, il Comune paga per il divertimento 4.000 euro (estate 2012) all’associazione culturale Hoffman, oppure 600 euro alla Giostra della Quintana per un intervento di sport e tempo libero. Il Comune finanzia giochi (“Casa dei Popoli”), tennis (12.000 euro al Circolo Tennis di Porta Romana), la programmazione sportiva (2.500 euro all’emittente TRG). Il Comune si fa anche pubblicità per promuovere manifestazioni (sport estate, Natale) su radio (5.100 euro a Radio Subasio), stampa e società pubblicitarie (intorno ai 10.000 euro). A proposito di divertimento, il conto consuntivo del contributo a Segni Barocchi Festival ammonta a 104.853,96. Gli spettatori dell’edizione 2013 sono stati 15.112, però, se si eccettua la notte barocca, agli spettacoli hanno partecipato davvero pochi (per i più pignoli: una volta in 65, un’altra in 67).

© Gazzetta di Foligno – GINCARLO ANTONELLI

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