La lunga storia delle pavimentazioni del centro storico
I cantieri della ricostruzione post-sisma hanno creato, per alcuni anni, gravi difficoltà alle sue attività economiche. È stato inevitabile, anche se si poteva fare meglio. Quelli legati alle pavimentazioni sono arrivati dopo, sono in via di chiusura solo ora: hanno dato la mazzata finale. Non era inevitabile, si poteva fare molto meglio, con più rispetto per la città e i suoi abitanti. Ora che questi cantieri sono prossimi alla chiusura … arriva la sorpresa finale. Abbiamo visto a piazza S. Domenico, dopo poco tempo dal termine dei relativi lavori, una squadra di operai lavorare diversi giorni per sostituire delle lastre di pietra della pavimentazione … in precedenza individuate con un segno di vernice blu. Per quanto se ne sa, una ditta diversa da quelle che hanno eseguito i lavori, controlla le pavimentazioni eseguite, individuando le lastre di pietra che risultassero con qualche difetto o fossero rotte. Naturalmente questo significa piazze e strade con nuovi cantieri ed ancora problemi di viabilità ed ulteriori difficoltà per le stesse attività commerciali. Sarebbe stato giusto effettuare una verifica costante durante la messa in opera delle lastre e fare le verifiche sulla corretta esecuzione dei lavori con tecnici esperti e non burocrati. Non è stato fatto in modo sistematico ed efficiente. Terminati i lavori in una parte della città, prima di chiudere il cantiere, sarebbe stato giusto fare subito una verifica del lavoro svolto con la sistemazione immediata delle cose che non andavano bene, in modo da consegnare alla città un’opera finita e subito fruibile. Troppo difficile? Altra considerazione: chi paga questa ditta che sta facendo ora questa verifica tardiva? Da quello che si sente dire – si sa che questa amministrazione non brilla certo per trasparenza – sarà la ditta che ha eseguito i lavori in modo non corretto a pagare il ripristino. A parole è semplice, ma nei fatti i contenziosi legali che rischiano di aprirsi potrebbero essere non pochi. Inoltre, le ditte che hanno eseguito i lavori sono state pagate? Tra gare al maggior ribasso, subappalti, mancati pagamenti, fallimenti e quant’altro, a pagare saranno sempre e soltanto i cittadini in termini di costi e disagi.
© Gazzetta di Foligno – GIUSEPPE MONDI