La conversione di Scott Hahn
Il famoso teologo statunitense ha incontrato i seminaristi umbri
Il 17 marzo scorso i seminaristi del seminario regionale di Assisi hanno avuto la visita di un famosissimo biblista americano, il dott. Scott Hahn, di passaggio ad Assisi per un pellegrinaggio in Italia con un folto gruppo di americani.
Ex-pastore ed esegeta presbiteriano (calvinismo americano), già apprezzato studioso a livello internazionale, Scott Hahn è entrato nella Chiesa cattolica alla fine di un appassionante percorso di conversione, che ha raccontato nel famoso libro “Roma dolce casa” (“Rome sweet home”). La sua vicenda straordinaria in cui ha messo a rischio carriera, lavoro e persino i legami familiari per poter ricevere la sua “prima comunione”, ha scosso il mondo protestante americano e mondiale negli anni ‘80 e ʼ90, suscitando migliaia di conversioni al cattolicesimo. In particolare ha iniziato il suo cammino di “ritorno a casa” (così Scott e sua moglie Kimberly chiamano la loro conversione) approfondendo il tema dell’Alleanza nella Sacra Scrittura ed ha concluso il suo itinerario esegetico e spirituale scoprendo lo stretto legame tra la Bibbia e la Messa e la realtà dell’Eucaristia. È ora considerato uno dei più importanti esegeti e teologi cattolici degli Stati Uniti.
Nella testimonianza data ai nostri seminaristi ha raccontato che, in qualità di pastore e professore, si trovò spesso a disagio, nei suoi sermoni e nelle sue lezioni universitarie, con il sesto capitolo del Vangelo di Giovanni, dove l’apostolo riporta il famoso discorso di Gesù sul “pane di vita” e sulla Sua “carne” da mangiare.
Come teologo protestante non poteva ammettere il “realismo” dei cattolici sulla presenza reale del Cristo nel pane e vino consacrati, addirittura come Carne e Sangue, ma la lettura approfondita del Vangelo nei suoi termini greci e le spiegazioni dei padri della Chiesa non gli lasciavano “scampo”.
La fase finale del suo itinerario cominciò quando assistette alla sua prima Messa per vedere come la liturgia cattolica vivesse questa eredità e rimase meravigliato di come tutti gli elementi, le parole e i gesti lo riportavano alla liturgia celeste dell’Apocalisse. Nel momento della consacrazione ebbe la consapevolezza di trovarsi davvero di fronte al Signore e sentì il fortissimo desiderio della comunione. Così forte che mise a rischio tutto, letteralmente, della sua vita, per quest’incontro.
Nel sito del seminario umbro (www.seminarioumbro.it) potete trovare la registrazione della testimonianza con la traduzione simultanea di due seminaristi folignati improvvisatisi “interpreti”!
© Gazzetta di Foligno – SIMONE MARCHI