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Settimana Politica 2014 – 10

Marchio celeste per le pietre rovinate: ri-pavimentazione (infinita)
Camminando per le vie del centro, si notano segni celesti che marchiano le pietre della recente pavimentazione che dovranno essere cambiate. Senza spese a carico del bilancio comunale, assicura l’assessore competente Salvatore Stella. La sostituzione dovrà essere effettuata a carico della ditta appaltatrice. Considerato che gli interventi di riparazione già sono stati diversi e che questi “bollini” sono numerosi, non potrebbe essere che il materiale utilizzato abbia qualche difetto e non resista alle intemperie e al logoramento temporale? Intanto i lavori di pavimentazione volgono al termine, ma il piano “rattoppi” dovrà essere ultimato prima della chiusura definitiva dei cantieri. La sensazione è che dovremo convivere con questi interventi di rattoppo per molto tempo ancora.

Bilanci di chiusura di fine mandato, una necessità
per delimitare le responsabilità tra Sindaco uscente ed entrante
Il caso del Comune di Roma (il sindaco Marino ha ereditato gran parte del deficit milionario da altre amministrazioni) inducono a riflettere sulla necessità di predisporre, ogni volta che si svolgono le elezioni amministrative, un bilancio di fine mandato. Questo per mettere nero su bianco i conti, per dare un nome a chi lascia debiti o deficit, per tracciare una linea di demarcazione su lavori iniziati e non finiti e, in definitiva, per dividere e attribuire responsabilità. Compilare un bilancio di chiusura di fine mandato sindacale toglierebbe dubbi e incertezze. E il precedente del Comune di Foligno che ha dovuto superare la bancarotta (fine anni Ottanta) è una ragione in più perché il Sindaco che subentra possa avere un quadro completo delle finanze e dello stato amministrativo generale dell’ente che si appresta a governare. Certo, se fosse la stessa persona a diventare primo cittadino, il bilancio di fine mandato sarebbe un di più. Ma costituirebbe pur sempre un documento storico, che certifica gli atti di due amministrazioni comunque diverse nei membri di Giunta. Il bilancio di fine mandato sindacale è, in ogni caso, un segnale di trasparenza anche per il cittadino, che avrebbe uno strumento in più per giudicare chi lo ha governato e per monitorare chi lo governerà. Analizziamo un esempio che fa comprendere come sia utile separare le vicende delle amministrazioni che si succedono. In una legislatura le farmacie comunali chiudevano in perdita, in una successiva queste producevano utili. Il registrare tale cambiamento aiuta il cittadino a discernere, a capire chi ha amministrato meglio, tutelando l’interesse di tutti. Inoltre delimita nettamente colpe e negligenze. Ancora: se si fosse certificato sulla carta il fallimento di certe scelte adottate negli anni (es. l’ex-centro fiera chiuso dopo poco tempo, o il sottopasso di Porta Ancona rifatto, o la piscina coperta distrutta), il Sindaco, magari anche dello stesso colore politico di quello da cui ha ereditato tali grane, avrebbe potuto essere dispensato da addebiti non suoi. In caso contrario, si rischia sempre la confusione e non si hanno strumenti adatti a giudicare senza pregiudizi.

Progetto arte e ingegno al lavoro rivolto ai giovani
È il progetto Efesto, che attua una direttiva del dipartimento giovani della Presidenza del Consiglio, recepita dalla Regione Umbria, e che utilizza un fondo nazionale per le politiche giovanili. Finanzia le spese – al netto IVA, qualora recuperabile dal beneficiario – di costituzione e di acquisto di beni strumentali di imprese costituite da giovani sotto i 31 anni. I progetti devono essere presentati entro il 18 marzo con due buste: una contenente la domanda con i requisiti e i documenti richiesti, l’altra che descrive la proposta progettuale. I concorrenti ammessi a contributo devono divenire imprese (apertura partita IVA) entro il 15 maggio prossimo. Gli uffici comunali sono a disposizione per dare informazioni al riguardo.

Rischiano i 70 (ASL 2) del 118
Se la Regione non approva il regolamento per l’esercizio dell’attività di trasporto sanitario, il futuro di associazioni e lavoratori che operano nel settore potrebbe essere compromesso. A ribadire l’appello è Luca Barberini, consigliere regionale PD, che già si era occupato del problema. La mancata approvazione impedisce alla Regione di affidare i servizi del 118 a soggetti come la Croce Bianca, che da anni li svolgono con professionalità. Solo all’ASL 2, che comprende anche Foligno, ci sarebbero 70 posti di lavoro a rischio.

© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI

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