MadonnaDiFoligno

Evento memorabile di arte e fede

La Madonna di Foligno dopo oltre 200 anni è tornata a splendere nel Monastero di Sant’Anna dal 18 al 26 gennaio. La città, accogliendo il capolavoro di Raffaello con entusiasmo e stupore di fronte a tanta bellezza, ha scritto una straordinaria pagina di storia, che esalta il passato e il presente della sua vita culturale e religiosa. Condivisibile l’esultanza misurata, ma profonda, del Vescovo Gualtiero, il quale ha definito questi nove giorni di esposizione straordinaria “un evento memorabile di arte e fede”. Un evento che sta dentro al gennaio folignate, da sempre ricco di religiosità sincera e di devozione profonda per essere il mese di San Feliciano e della Madonna del Pianto, ma che ha avuto quest’anno quasi un moto di accelerazione e di nuovo slancio con la canonizzazione di Angela. Un evento che è arrivato proprio al termine di uno sforzo gigante che la città è riuscita a fare per ritornare più fruibile e più bella di prima. Un evento che è riuscito bene, perché tanti, insieme, hanno saputo lavorare. Il successo di pubblico è stato fantastico. I concittadini che hanno visto l’esposizione sia a Milano che a Foligno, sono rimasti colpiti dalla compostezza dei visitatori in fila lungo via dei Monasteri e l’Istituto di Sant’Anna – capaci ancora oggi di evocare ambienti e immagini del passato – e soprattutto dal sentimento di affetto che accompagnava la visione della pala di Raffaello, quasi si stesse omaggiando un amico, un familiare di ritorno dopo un lungo tempo di lontananza. Di sicuro è stata una scelta vincente quella di riportare la Madonna di Foligno in quella chiesa che è stata sua per tanto tempo. Altrettanto toccanti, per chi vi ha partecipato, sono stati i momenti di preghiera e di lode promossi sempre dal Vescovo, al di fuori degli orari di esposizione. Ma perché la Madonna di Foligno ha un fascino seducente che dura da secoli? Perché – ha risposto il Direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, nel discorso inaugurale dell’esposizione – “appare come una porta aperta sul paradiso”. E “il paradiso è la bellezza del mondo visibile, è lo splendore delle cose che ci circondano”. Con la Madonna di Foligno Raffaello ha voluto dimostrare che “la bellezza del mondo visibile è l’ombra di Dio sulla terra”. C’è un messaggio che l’esposizione lascia al futuro della nostra città? Sicuramente sì e sta nei sentimenti che il grande Raffaello, custode e interprete della bellezza del mondo, ha saputo suscitare con la sua Madonna di Foligno: il mondo ha bisogno della bellezza per non oscurarsi nella disperazione o sbiadirsi nella mediocrità. La bellezza, come la verità, è ciò che mette gioia nel cuore degli uomini, resiste all’usura del tempo, unisce le generazioni e le congiunge nell’ammirazione. La fede stessa si esprime nelle forme dell’arte. Attraverso la creatività e i suoi linguaggi passa un’importante via di evangelizzazione.

Il discorso inaugurale dell’esposizione della Madonna di Foligno fatto dal dott. Paolucci è un pagina bellissima di storia locale. La Gazzetta, che questa storia racconta da 129 anni, non ne vuole lasciar cadere nemmeno una parola e invita i lettori a meditarla.

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