Foligno punta sul turismo
Il Baiocco lancia idee e prospettive
L’invito dell’associazione cittadina Il Baiocco era accattivante: “Il turismo a Foligno, fare sistema per competere. Un mondo fantastico dentro le mura, la bellezza e l’armonia del territorio, Foligno al centro della rosa dell’Umbria, la memoria, l’arte del vivere, l’appagamento dei sensi, l’elevazione dello spirito”. E l’incontro del 29 novembre – peccato che è iniziato con un’ora di ritardo – ha saputo offrire indicazioni e prospettive utilissime, grazie agli apprezzati interventi dei due relatori esperti di politica del turismo, Federico Fioravanti e Simone Splendiani. Sia Lucio Salari, presidente del Baiocco, sia il Sindaco Nando Mismetti, che ha seguito con grande attenzione tutto l’incontro, hanno sostenuto che Foligno ha tutte le carte in regola per affrontare e vincere la scommessa sul turismo, purché sappia capire e valorizzare la qualità e la tipicità del territorio, integrarsi meglio con le opportunità offerte dal turismo regionale, entrare nei circuiti che contano. La storia e la geografia, il passato e il presente ci dicono che oggi il turismo, per Foligno, può diventare una delle massime risorse. La città, infatti, per motivi storici e geografici, è stata crocevia di mercati e di fiere, ma anche di importanti esperienze culturali e religiose, di flussi importanti di visitatori, sia di massa che di qualità. E oggi la nostra città si presenta rinnovata, elegante, comoda, facile da vivere, accogliente. Non è campanilismo dire che Foligno, tra le città più grandi dell’Umbria, è oggi – parola dei relatori – la meno disastrata sotto il profilo umano, sociale, ambientale ed anche amministrativo. Ci sono dunque molti prerequisiti perché Foligno possa divenire più capace di attrarre autonomamente turisti e visitatori. Fioravanti ha sollecitato la città ad avere più coscienza di sé. Ha parlato del recupero della memoria del tempo profondo, ricordando, ad esempio, che la valle del Menotre è dal punto di vista geologico una unicità per quelle sue rocce che sono come il registratore della storia del mondo; o citando la storia degli antichi umbri con le tombe di Colfiorito, Plestia e il territorio circostante, dalla viabilità ricca di scambi e di commerci. Ha invitato anche a lanciare un’idea o un’immagine più seducente della realtà che si è e che si vuole offrire, perché la città diventi più attraente ed ospitale. Il prof. Splendiani ha sottolineato come una politica per il turismo debba conoscere bene le tendenze attuali della domanda, prima di mettere le mani ad un piano di sviluppo turistico, all’interno di un più vasto piano di sviluppo locale. Da ricordare il messaggio finale: l’internazionalizzazione del turismo, in Umbria, va fatta insieme; occorre fare sistema; occorre puntare sulle risorse immateriali, come la conoscenza, l’immagine e la creatività. Un incontro interessante, dunque, questo del Baiocco, e apprezzato dal pubblico. Peccato che, a parte il Sindaco, nessun altro politico, assessore o consigliere, si sia fatto vedere. Eppure tutti auspicano che si ascolti la società civile e che siano più preparati quanti siedono nell’assise comunale.
© Gazzetta di Foligno – Antonio Nizzi