Cambiamenti scolastici a Foligno
Cinque istituti comprensivi, un circolo didattico, un circoletto. Proteste a Borroni e a Santa Caterina
La riorganizzazione della rete scolastica regionale è un atto dovuto. La norma prevede dall’anno scolastico 2014-2015 il funzionamento in Umbria di 140 istituzioni scolastiche autonome, dotate cioè di Dirigente scolastico e di Direttore amministrativo titolari, a fronte delle attuali 150. Foligno, con 9.220 alunni (5.606 alle scuole materne, elementari e medie; 3.614 alle superiori), ha oggi 13 istituti autonomi (3 Circoli Didattici, 5 Istituti Comprensivi, 5 Istituti di Istruzione Secondaria di cui 2 Licei, 2 Tecnici, 1 Professionale) e ne dovrebbe mantenerne 11 o 12. Dove ridurre, tenendo presente che il Comune ha potere decisionale solo sul primo settore, in quanto è la Provincia a dover decidere sugli Istituti superiori ? Il piano approvato dalla Giunta il 30 ottobre, dopo un lungo iter partecipativo curato con molta attenzione dall’assessora Rita Zampolini, ha deciso così: due Istituti Comprensivi nel centro storico, il primo (1043 alunni) derivante dall’ accorpamento del 1° Circolo Didattico Piermarini con la Scuola Media Carducci; il secondo (729 alunni) dall’accorpamento tra il 2° Circolo Santa Caterina e la Media Piermarini; rafforzamento numerico, per l’attribuzione di altri plessi, degli Istituti Comprensivi di Belfiore (926 alunni), Sant’Eraclio (753) e Gentile da Foligno (812); mantenimento dell’autonomia del 3° Circolo Didattico Monte Cervino (795 alunni); creazione ex-novo di un Circolo Didattico denominato Foligno Sud e comprendente i plessi di Borroni, Corvia Scafali e infanzia Garibaldi. Il numero degli alunni di questo nuovo Circolo – ma tutti i numeri sono ipotetici – è però di soli 548 alunni, numero di gran lunga inferiore rispetto a tutti gli altri. E già questo fatto getta un’ombra sull’efficienza e la durata che il nuovo piano di distribuzione del servizio scolastico avrebbe dovuto garantire. Lo lascia presagire lo stesso documento della Zampolini, quando scrive che “qualora si dovesse procedere ad una ulteriore riduzione di un’autonomia“ sarà possibile “ricollocare i complessi di Borroni, Corvia, Scafali e Garibaldi senza dover necessariamente rivedere tutte le autonomie scolastiche”. Detto in altri termini – o così l’hanno interpretato a Borroni -, questo nuovo “circoletto” sarebbe come “un già condannato a morte in attesa di esecuzione”. Da qui l’agitazione di insegnanti e genitori, che vedono messa a rischio la continuità didattica della Materna-Elementare di Borroni, che ha sempre avuto riferimento nel Circolo centrale di Santa Caterina, e non accettano l’emarginazione di scuola di periferia a sud della città. Tali preoccupazioni sono state condivise e rilanciate dal Consiglio di Circolo e dall’assemblea di tutto il personale di S. Caterina, che – oltre a lamentarsi per il reiterato smembramento del Circolo, già penalizzato dalla riorganizzazione di cinque anni fa, e per il mancato riconoscimento della qualità dell’unica scuola cittadina a tempo pieno – vede ora profilarsi un orizzonte di precarietà nel costituendo nuovo Istituto Comprensivo di poco più di 700 alunni, numero già ora insufficiente, rispetto agli altri, a garantire stabilità e tenuta nel tempo. La protesta ha varcato il Palazzo comunale e l’assessora Zampolini si è dichiarata disponibile a incontrare genitori e insegnanti.
© Gazzetta di Foligno – Giancarlo Antonelli