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Nei Mesi di Vento

“Multi aromatico e con un milione di colori, “Nei Mesi di Vento” è assolutamente da non perdere. Porta il suono e l’audacia che va di pari passo con i giovani. Regia molteplice, eclettica e armoniosa, è frutto del primo lavoro scritto a quattro mani e realizzato da Michele Pelliccia e Giacomo Nappini (ormai rodati nella loro comune carriera di Registi/Attori), che esprimono qui la diversità e l’intensità con un tocco di eleganza. La storia respira il personale, s’intreccia fra avvisaglie di Fedeltà, Vita e Morte.
Quattro donne stuzzicano, o meglio, tramutano in palpabile realtà questa umanità interiore. Le stagioni di quest’ultima sono quelle che marcano il cammino di ogni essere umano e si esplicano attraverso il protagonista Faust che le affronta, portandolo dalla sua crisi vera e interiore fino alla realizzazione di quel piccolo seme di fede riposto nel più profondo, pronto a germogliare.
critic about musical2Audace la scelta dei brani che formano la colonna sonora di questa opera teatrale: dal Rock alternativo al Metal, dai suoni percussivi di De Andrè a quelli altrettanto poetici di Branduardi, fino alla preghiera in Swahili che penetra fino in fondo, trasportandoci in terra africana anche solo per un attimo. Impressionante l’alto livello musicale che scaturisce da ragazzi così giovani, e che pertanto dimostrano un reale talento.
A poco a poco, bit dopo bit, per effetto incredibile, le varie coreografie prendono vita ed esprimono con il loro movimento la storia, rendendola viva grazie al ritmo, i gesti e passi di danza. C’è così tanta vita nel linguaggio corporale da lasciare un segno indelebile nella nostra memoria. L’attenzione all’esecuzione nello spettacolo dà a tutti i personaggi fiducia nel cercare sempre qualche cosa di più, sia a livello personale che professionale.
Trasforma i protagonisti e apre loro le porte del mondo al regno delle possibilità come nient’altro prima. Scopriamo insieme alla storia una vera risorsa di molteplici talenti, più o meno giovani. Quello che viene dato ai neo attori è sicuramente il senso di disciplina, il rispetto e il lavoro di squadra, una collegialità mista a umorismo, il coraggio di fallire, la perseveranza; quello che si riceve è la fiducia che “insieme – nei mesi: divento”.

Giuliana Primozich

Giuliana Primozich è regista, diplomata alla Facoltà di Cinema di Strasburgo. Ha scritto e diretto vari musical, fra cui “Jonah”. Ha realizzato vari documentari e un film, “Street Child”, tratto dall’omonimo libro.

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