I commenti sulla visita di Papa Francesco
Dalla piazza
“Sono stata cresciuta a pane e Chiesa, poi per svariati motivi mi sono allontanata dalla Chiesa, non ultimo il mio lavoro pesante che mi assorbe completamente. Ma ascoltando Papa Francesco, non so, ma ha risvegliato qualcosa in me. Tutti i valori che i miei mi hanno trasmesso, sono tornati a galla. E dalla gioia mi viene da piangere. Non immaginate quanto significhi per me. Domani mattina ritornerò in chiesa”.
Diletta
Il Santo Padre ha parlato con franchezza ai cuori di questa generazione, esortandoci a non avere paura di fare scelte definitive come quella del matrimonio e della vita consacrata: “Cristo non ci ha salvato provvisoriamente, ma definitivamente”. E ancora: “Cristo è morto sulla croce per i nostri peccati ed è risorto. Con Lui noi possiamo lottare contro il male e vincerlo ogni giorno”. Dopo queste parole non possiamo lasciarci rubare la speranza.
I giovani del Cammino Neocatecumenale
Dietro la convocazione del Papa c’è sempre una chiamata del Signore, non potevamo mancare! Ognuno è partito con un bagaglio di dubbi e incertezze, ma anche con tanto entusiasmo e speranza. Il messaggio del nostro Papa Francesco non lascia dubbi: è la speranza che deve trionfare. La speranza animata dalla fede sincera e non dai sentimentalismi. Tante emozioni forti per tutti noi davanti al sagrato di Santa Maria degli Angeli, ma nessun sentimentalismo. La nostra missione di cristiani deve svolgersi nel quotidiano, il primo luogo di santificazione sono le nostre famiglie. È stato veramente bello sentire il Papa parlare con così tanto amore e sincera convinzione del valore del matrimonio cristiano e della famiglia. Grazie Papa Francesco, grazie.
I giovani della parrocchia di Sant’Egidio in Borroni
“Sono le ore 15.30 è quasi giunto il grande momento tanto atteso, non sto più nella pelle, sento Dio che è vicino a me, non so descrivere la bellissima sensazione che sento dentro di me. Non sento più nemmeno la stanchezza, desidero tanto abbracciarlo, ma so che non sarà possibile.. tanto, anche se da lontano, ci proteggerà tutti!”
Giorgio
“Molti studenti delle scuole superiori di Foligno fanno salina il 4 Ottobre…ci commuove il fatto che tutti questi studenti oggi, abbiano fatto dalle 8 della mattina alle 22 di sera!”
Alcuni insegnanti
Dal coro
“Sveglia prima dell’alba, ritrovo in stazione con gli abbracci e i saluti dei primi amici, viaggio, arrivo, ingresso in piazza. Ecco l’elicottero, è Lui! Con nuovi amici si ride, si balla, si canta, ci si stringe sotto la pioggia, si condividono emozioni e… barrette di cioccolato, ci si confessa, si ascoltano le testimonianze. Poi l’urlo: ECCOLO! È ARRIVATO! È TRA NOI…QUI…ORA! Foto, video, abbracci, sorrisi, lacrime di gioia e commozione. Quale grazia e onore accogliere il Papa e cantare per Lui nel coro Regionale! Riunire tutte le emozioni e trasmetterle è difficile, molto più facile è ritrovarle nel proprio cuore, impresse per sempre tra i più bei ricordi. Per tutto questo e non solo.. GRAZIE PAPA FRANCESCO, GRAZIE DIO!”
I giovani della Parrocchia di San Francesco di Foligno
Dal palco papale
Quando Michele mi ha dato la notizia che sarei stata seduta così vicino al Papa, per diversi giorni mi sono chiesta e richiesta i motivi per i quali questo privilegio capitava proprio a me, ma non riuscendo a darmi una risposta, mi sono detta di accettare tutto come una grazia, un altro dei tanti doni gratuiti con cui il Signore giorno dopo giorno ci sorprende. Non nascondo che dopo settimane di lavoro nei preparativi di questa “piccola GMG umbra”, sono arrivata al momento tanto atteso abbastanza stanca, ma è bastato un colpo d’occhio sulla piazza gremita di volti, di colori, di suoni a far sparire la stanchezza per lasciare spazio alla gioia. Ma arriviamo al cuore, all’incontro tanto atteso col Santo Padre: devo dir la verità, faccio un po’ fatica a chiamarlo “Santo Padre”, preferirei definirlo un vero e proprio Papà! Mi hanno colpito i suoi occhi, l’affetto e la delicatezza con cui ci osservava, quello sguardo che viene dal cuore e scruta i suoi figli uno ad uno; mi hanno colpito le sue parole semplici, dirette e colme di premura, di conforto e di incoraggiamento, ma anche di compassione verso un mondo giovanile troppo bloccato da incertezze e paure. Mi ha colpito la sua capacità di farci sorridere con la sua ironia e ilarità. Mi ha colpito la sua esortazione a farci carico delle nostre responsabilità, a non fermarci di fronte alle sfide che ci fanno tanta paura, a superare le nostre fragilità, confidando “definitivamente” sulla fiducia che Dio ha riposto in ciascuno di noi. Non nascondo la mia commozione nell’incontrare gli sguardi di chi era seduto lì vicino a me: quello di Papa Francesco e la tenerezza con cui ci scrutava, quello commosso del nostro Vescovo e gli sguardi lucidi di noi ragazzi colmi di partecipazione e di gioia. “Noi Qui Ora!” ringrazio Michele e tutti gli amici della Pastorale Giovanile, con cui in questi giorni così impegnativi ho condiviso un’esperienza indimenticabile.
Valentina
Dal parterre
Arriviamo ad Assisi, è ancora notte, silenzi e sguardi confidano l’emozione di una giornata appena iniziata e già indimenticabile. Ci si prepara all’incontro, tra preghiera e balli di gruppo. Papa Francesco entra in piazza, dona ad ogni giovane il suo sorriso; un’attesa che regala consigli nelle sue risposte. Al ritorno c’è chi lo definisce “uno di noi”, perché parla del quotidiano arrivando al cuore, c’è chi lo chiama “padre” e chi semplicemente “è forte perché è giovane come noi”.
Irene
Dagli amici speciali dell’UNITALSI
“Da quando ho saputo che Papa Francesco sarebbe venuto in visita ad Assisi, ho provato il forte desiderio di poterlo incontrare. Grazie ai ragazzi della Pastorale Giovanile di Foligno, che hanno organizzato l’evento, è stato possibile realizzare questo mio sogno. Essendo ipovedente, ho avuto la fortuna di sedere vicino alla transenna, dietro la quale era riservato il posto per i ragazzi disabili. Quando Papa Francesco si è avvicinato, io ho allungato le braccia e lui mi ha stretto forte le mani, poi sorridendo ha accarezzato il mio viso, guardandomi con occhi dolci. Io in quel momento ho sentito tanto amore nella sua persona e ho avuto la sensazione di toccare Gesù stesso. L’emozione è stata così forte che mi sono commossa ed ho cominciato a piangere dalla gioia. Questa è stata per me un’esperienza molto toccante, che porterò sempre nel cuore e mi accompagnerà per il resto della Vita”.
Michela