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Settimana Politica 2013 – 33

Il Comune aderisce al progetto europeo per i rifugiati
Insieme ad altri comuni umbri, quello di Foligno sarà coinvolto nel progetto “Nansen” per l’integrazione socio-economica di 74 rifugiati. I soggetti attuatori sono l’associazione di volontariato San Martino e l’Arci solidarietà “Ora d’aria”. La durata del progetto è annuale, si concluderà nel giugno 2014. Il coordinamento è affidato all’associazione nazionale Comuni d’Italia con attività di promozione, divulgazione e animazione della rete territoriale.

Foligno adotta il “libro rosso” per l’uso della bicicletta
Il “libro rosso” per una mobilità nuova è stato redatto in ottobre a Reggio Emilia da rappresentanti di Comuni e associazioni di volontariato. Si pone come obiettivo quello di far “cambiare strada” all’Italia, promuovendo l’utilizzo della bicicletta. Ora la Giunta comunale fa proprio questo “libro rosso”, istituendo il tavolo aperto “Foligno città ciclabile”. A coordinarlo il vice-sindaco Frigeri e l’assessore di fresca nomina Stefania Mancini, alle quali si affianca la collaborazione degli uffici comunali. Per il Comune il costo ipotizzato di questa scelta è zero. Tra i primi intendimenti del tavolo quello di incentivare la bicicletta come mezzo di trasporto per recarsi a scuola e al lavoro.

Mismetti senza portavoce; Benedetti toglie al suo 20.000 euro
Ormai i Sindaci di due città come Foligno e Spoleto sono come capi-azienda, per cui hanno la possibilità – e quindi la sfruttano – di dotarsi di propri collaboratori di fiducia. Ma questi costano e, dunque, bisogna stare attenti a non esagerare. Mismetti, per esempio, non ha rinnovato il ruolo di “portavoce”. Oggi due dipendenti, un uomo e una donna, a tempo determinato – oltre ad altri in pianta organica, tra cui una segretaria, un impiegato e un addetto stampa – fanno parte dell’ufficio del Sindaco e lo seguono passo-passo. Benedetti (Spoleto), alle prese con “buchi” di bilancio milionari, ha dovuto ridurre di 20.000 euro, oltre allo stipendio dei dirigenti comunali, anche quello del suo portavoce, che ora percepisce uno stipendio di 32.000 euro l’anno. Se bisogna risparmiare, lo si fa: Foligno assumendo due giovani con stipendi medi da impiegato comunale; Spoleto quasi dimezzando gli emolumenti dei propri collaboratori, che ancora però rimangono con stipendi più che dignitosi. Visto che siamo in argomento, spesa per il personale, a Foligno gli 8 dirigenti comunali costano circa 700.000 euro l’anno, a Spoleto nel 2012 630 mila (oggi 535 mila, con la riduzione forzosa causa deficit). Il confronto è fatto, perché Foligno (comune più grande) e Spoleto ormai da anni, oltre ad essere confinanti, sono legati dalla gestione di servizi pubblici comuni.

Le Ferrovie si offrono per comprare Umbria Mobilità
L’amministratore delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti ha dichiarato la disponibilità dell’azienda che dirige a comprare Umbria Mobilità, società pubblica del trasporto regionale sia su ferro sia su gomma. “È necessario – dice Moretti – ricomporre il trasporto locale e per farlo non sono di certo utili tante piccole imprese in fallimento. La nostra al contrario è una grande azienda, che gode di ottima salute e può garantire un’alta professionalità nel settore”. Insomma, per Moretti, le Ferrovie potrebbero “risanare” Umbria Mobilità, impresa ardua, che, però, alla Regione toglierebbe tanti problemi, a cominciare dal pagamento degli stipendi del personale. Ora ci sono altre offerte per acquisire Umbria Mobilità; intorno alla fine del mese la migliore dovrebbe essere valutata. Forse scegliere come compratore le Ferrovie potrebbe essere vantaggioso per la Regione, perché non c’è dubbio che esse costituiscono, oltre che il concorrente principale, anche il più grande vettore di trasporto. Sul trasporto regionale, tuttavia, pesano varie difficoltà. Da tempo la Regione ha cercato di razionalizzarlo, così come hanno fatto le Ferrovie. Meno corse su auto, meno treni in orari considerati “morti”, ricerca di nuovi percorsi per attirare utenti. Ma le variabili per ottimizzare l’offerta e aumentare la domanda sono diverse, a cominciare dal superamento dell’abitudine a muoversi sempre con la propria auto. Le Ferrovie, poi, hanno notevolmente diminuito il personale viaggiante: oggi i macchinisti folignati lamentano turni snervanti, che possono arrivare anche a 10 ore in un giorno. Quale sarà il futuro di Umbria Mobilità? Se Moretti avrà via libera, allora la razionalizzazione del trasporto su gomma e su ferro, oltre a essere inevitabile, sarà decisiva sia per il futuro dei dipendenti sia per quello dello snodo ferroviario folignate. Lo scorporo tra passività e attività di Umbria Mobilità – si formeranno due società – sarà un sicuro vantaggio per l’acquirente. Nel contratto di acquisto dovrà definirsi, però, chi si accollerà le prime.

© Gazzetta di Foligno – Giancarlo Antonelli

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