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Settimana politica 2013 – 32

Chiude la sezione folignate del Tribunale
Oltre a Foligno, chiudono le sezioni distaccate di Assisi, Gubbio, Città di Castello, Todi e Orvieto. Tutte vengono accorpate ai tre tribunali umbri, Perugia, Terni e Spoleto. Foligno si servirà di quello di Spoleto. Proteste unanimi sulla riforma: dalla presidente della Regione ai Sindaci, agli avvocati. La decisione rischia di provocare la paralisi della giustizia amministrativa, dicono all’Ordine degli avvocati perugini: troppe pratiche da svolgere con poco personale a disposizione. A Foligno ugualmente la protesta ha riguardato sia Sindaco sia avvocati. Mismetti, insieme ad altri sindaci umbri, ha dichiarato la propria disponibilità – come già fatto per la permanenza a Foligno della sede del Giudice di Pace – a finanziare le spese per gli immobili sedi delle sezioni distaccate. Ma il Governo difende le decisioni adottate. Per il Ministro della Giustizia, le ragioni della riforma – come risparmi e più efficienza e rapidità nelle cause civili – sono superiori a quelle addotte dai “campanili”. Ora, specie i risparmi, dovranno essere verificati. Per esempio, per la sede chiusa di Orvieto resta da pagare un mutuo ventennale e per la nuova, invece, ci sarà il costo dell’affitto.

9 milioni per la raccolta rifiuti
Il Comune di Foligno ha stimato, per quest’anno, una spesa di 9 milioni e 325 mila euro per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati. L’impegno di spesa arriva dopo la delibera dell’ATI3, organo regionale di controllo e indirizzo. I denari sono per la VUS, che ha ottenuto l’appalto direttamente senza gara per la raccolta dei rifiuti per 15 anni, a partire dal Gennaio di quest’anno. Il costo del servizio deve essere coperto mediante le tariffe del tributo, che oggi si chiama TARES. Ma determinare la nuova imposta, che dovrà coprire anche la spesa dei costi amministrativi, quelli per l’accertamento e altri costi generali, non è compito facile. Gli importi delle fatture, che i cittadini hanno cominciato a pagare da agosto scorso, dunque, potrebbero essere ritoccati per le prossime scadenze. Ecco perché alla VUS si richiede da vari organismi, come, per esempio, l’associazione dei consumatori, la trasparenza sui costi e la stesura di un piano industriale pluriennale.

La bancarotta comunale di Spoleto e il debito di 6 milioni con VUS
6 milioni è il totale del credito che la VUS vanta nei confronti del Comune di Spoleto, che ha “scoperto” un buco enorme nei conti. Stefania Filipponi di Impegno Civile chiede se l’ente spoletino sarà in grado di onorare il debito verso la società multi-servizi e che la VUS stessa si attivi per garantirsi l’incasso della notevole somma. La VUS, afferma il consigliere comunale di opposizione, è una società pubblica e pertanto è soggetta al controllo della Corte dei Conti. Per cui non può essere accettato che non si attivi per la riscossione di quanto dovuto, mettendo in difficoltà la liquidità dell’azienda.

Altra rotatoria a Foligno col nuovo ambito “Croce Bianca”
Una variante allo strumento urbanistico vigente (piano regolatore), senza che sia necessaria la valutazione di impatto ambientale, permetterà l’avvio di un nuovo ambito. Denominato “Croce Bianca”, il progetto, proposto dalla ditta Cer 4 srl, prevede a carico del concessionario la realizzazione di una rotatoria di collegamento in Via Campo Senago e da questa all’ingresso nord di Foligno e ancora una bretella finalizzata all’eliminazione del passaggio a livello di località Spineto. Inoltre si dovrà costruire una pista ciclo-pedonale sovrastante Via Lago Albano. Naturalmente la ditta proponente utilizzerà un’area per la suddivisione in lotti. Dunque gli ambiti tuttora funzionano e si avviano altre costruzioni. Sono ancora disponibili, come si legge nella relazione previsionale allegata allo schema di bilanci futuri del Comune, aree di edilizia economico-popolare (PEEP) per 4.105 mq su un totale interessato di 266.471 mq. Per i piani di insediamenti produttivi, invece, a fronte di un’area interessata di 326.473 mq, la disponibilità è esaurita. Si ricorda che il PRG-1997 era stato programmato per una popolazione prevista a fine 2011 di 65.000 abitanti; al censimento 2011, però, risultano solo 58.367 residenti.

I folignati che non pagano la tassa per la casa
C’è anche chi non paga o paga male l’imposta sulla casa e sembrano essere in molti i folignati, a giudicare dagli avvisi di accertamento emessi dagli uffici comunali. Nel 2009 essi ammontano a 1.876 unità per un importo di 537.812 euro evasi o elusi; nel 2010 sono 2.389 per 945.740; nel 2011, 2218 per 597.081.

Traslochi comunali (alla FILS) per uffici sport e lavori pubblici
L’ufficio sport, ora nell’immobile denominato “Nunziatella”, viene trasferito al secondo piano del Palazzo Comunale; quello dell’area lavori pubblici dall’ex-Foro Boario a Piazza XX Settembre, nel Palazzo restaurato Monadi-Barnabò. Il trasloco, comprensivo anche di spostamento del materiale nel magazzino dell’archivio situato alla Paciana, è affidato ancora alla FILS, società comunale. I preventivi hanno un costo di circa 18.000 euro, ma il dirigente della ragioneria del Comune ne stanzia 23 mila, per eventuali esigenze che si potrebbero presentare.

Le pezze alla pavimentazione
Girando per le vie cittadine si notano molte interruzioni nelle nuove pavimentazioni, come accade in Via Piermarini, all’incrocio tra Via Palestro e Via Gramsci, al Quadrivio e altrove. In altre circostanze il leggero dislivello lasciato dai lavori non conclusi, vedi incrocio tra Via Mazzini e Via Cairoli, provoca qualche bella botta alle auto in transito, con il rischio che si lascino sul posto pezzi di carrozzeria e che l’automobilista si rivolga al Comune per il rimborso del danno provocato.

Pulizia del centro storico nei giorni di Quintana
Lorenzo Schiarea dell’UDC di Foligno lamenta la situazione di pulizia in cui versa il centro storico in occasione della Quintana. “La scarsità dei cestini dei rifiuti lungo le vie principali e l’assenza di bagni chimici fanno sì che alcune vie del centro diventino il bersaglio di incivili che ne fanno delle vere e proprie latrine a cielo aperto”. Per il bene della manifestazione e del turismo cittadino è doveroso controllare meglio il decoro urbano e garantire ai cittadini quei servizi da loro già pagati con le tasse.

© Gazzetta di Foligno – Giancarlo Antonelli

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