Andrea Bargnani

Andrea Bargnani: un tifoso d’eccezione per UBS Foligno

Andrea Bargnani, da poco “ala forte” dei New York Knicks nel campionato professionistico dell’NBA, è di casa a Foligno, dove vive e lavora lo zio, il noto veterinario Massimo Balducci, dal quale ha ereditato la passione per il basket. Lo abbiamo incontrato in una sera di fine estate.
Andrea BargnaniAndrea, innanzi tutto come stai? Speravamo di vederti in questi giorni agli Europei con la nazionale, invece sei stato bloccato da un’infezione polmonare. Come va ora? Hai ricominciato ad allenarti?
Sì, ho ripreso, anche se con cose molto leggere: il recupero è lento, devo andare molto piano. Seguo le indicazioni dei medici giorno per giorno.
Vivi in nord America da sette anni e sei un cittadino italiano piuttosto in vista… Come è percepito il nostro paese all’estero?
In nord America la percezione dell’Italia è quella solita, che siamo molto bravi a fare certe cose, come la macchine sportive, la moda… Gli aspetti negativi sono legati alla politica e alla competitività del paese… Ma questo è un problema che riguarda l’Europa in generale…
Nel calcio italiano, che immagino tu segua, ogni tanto riemerge la questione razzismo. Com’è al di là dell’Atlantico?
Questa storia del razzismo è una questione ormai superata. Non vale la pena nemmeno parlarne. È un fenomeno che si riduce a poche persone sfigate che non sanno che fare… Non bisognerebbe dargli troppa importanza.
Da quando sei stato scelto dai Toronto Raptors nel 2006 ad oggi ci sono stati nella tua carriera momenti esaltanti e altri piuttosto duri, anche a causa degli infortuni…
Gli infortuni fanno parte dello sport. In certi momenti è importante avere tanta pazienza. Io negli ultimi due anni mi sono fermato cinque volte! È noioso, perché stai a casa e non puoi andare in campo con i compagni. Ma fanno parte del gioco… bisogna accettarli.
Nello sport che pratichi le doti fisiche sono certamente importanti (Andrea è alto 2 metri e 13 cm…), ma quanto contano la dedizione, la determinazione e il sacrificio?
Sono tutto! La determinazione, la perseveranza, la testa… Il talento vale veramente poco. È un aspetto sopravvalutato, ma col talento non ci fai niente! Il lavoro, la dedizione, il sacrificio sono tutto nello sport.
Come in ogni altra cosa della vita…
Esattamente!
Per il tuo lavoro viaggi e giri molto, ma so che l’Umbria per te è un posto speciale, non solo perché ci vive tuo zio…
Vengo in Umbria sempre molto volentieri. È un posto dove riesco a rilassarmi, il paesaggio è bellissimo, si mangia divinamente (e per me è molto importante!).
So che segui le vicende del basket folignate. L’anno scorso UBS Basket Foligno è stata promossa in C2. Vuoi fargli un augurio speciale per la nuova stagione?
Di andare in C1! Seguo le vicende del basket folignate da quando ero bambino dai racconti di mio zio, ho visto anche qualche partita qualche anno fa. Spero che UBS continui ad andare bene come l’anno scorso!
Andrea, grazie della tua disponibilità. Un grande augurio per un recupero rapido e in bocca al lupo per la nuova stagione a New York! Magari ci vediamo lì per i play-off!

© Gazzetta di Foligno – VILLELMO BARTOLINI

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