Cronistoria del mosaico “Il Battesimo di Gesù” nella chiesa del “Santissimo Nome”
Quest’opera è nata per essere collocata nella chiesa del “Santissimo Nome di Gesù”, nella parete posteriore al fonte battesimale. Trovandosi occasionalmente il cardinale Giuseppe Betori in codesta chiesa, visto il fonte battesimale restaurato da poco e il disegno del portacero pasquale, ha espresso un suo parere dicendo che nella parete posteriore al fonte battesimale avrebbe visto un bel mosaico concernente il battesimo di Gesù. Don Dino Ambrogi, parroco di questa parrocchia, ha saputo leggere subito il messaggio e ha commissionato all’artista Gesualdo Muratore un bozzetto concernente il battesimo. Eseguito il bozzetto, il parroco ha voluto che si presentasse al Vescovo Mons. Gualtiero Sigismondi perché desse l’approvazione ed eventuali suggerimenti. Dopo l’assenso del Vescovo e della commissione diocesana, si sono iniziati i lavori per la realizzazione musiva. Il mosaico doveva essere esposto nello spazio battesimale entro il 29-30 giugno 2013, data coincidente con la solenne festa dei 50 anni dalla consacrazione di questa chiesa e i 50 anni di sacerdozio di don Dino. Data la brevità di tempo, “circa due mesi e mezzo”, per la realizzazione di tale opera, il prof. Muratore si è valso della collaborazione del mosaicista Massimo Nardi di Bevagna. Le tessere adoperate sono smalti vitrei acquistati a Murano e il supporto base, proveniente da Milano, ove poggia il mosaico, è in vetroresina.
Lettura dell’opera d’arte Il Battesimo di Gesù.
Il mosaico va letto iniziando dall’alto, dove sono collocati pezzi di pietra viva sagomata in maniera irregolare, simbolo dell’umanità che, non avendo ancora conosciuto l’amore di Dio, si trova frantumata nel peccato originale. Nella parte sinistra in basso si elevano fasce di diverse tonalità dal blu al celeste pallido, che dall’acqua salgono a coclea verso il cielo e si traducono sotto lo sguardo di Dio in raggi luminosi di grazia. Questi si riversano in maniera copiosa sopra la testa di Gesù, che, inginocchiato nel fiume Giordano, si fa battezzare da San Giovanni Battista, suo precursore. L’atteggiamento di Gesù è umile e dignitoso, fulcro tra la terra e il cielo, tra l’umanità e la Sua infinita grandezza. Lo Spirito Santo che si posa sulla Sua testa è realizzato in maniera tridimensionale, dato l’aggetto della colomba sul mosaico e le retrostanti sagome. L’acqua battesimale che esce abbondante dalle mani del Battista si muove sospinta dal vento dello Spirito Santo. Sulla parte destra irrompe l’immagine di S. Giovanni Battista, che denota uno spirito vivo e un carattere fermo. È vestito di pelli di cammello, segno della sua vita di penitenza, scevra da tutte le cose mondane e immersa nell’amore di Dio. Il suo volto, i suoi capelli vibrano sotto il vento dello Spirito che tutto permea e il suo sguardo intenso s’incontra con quello del Maestro in un profondo amore. Le pietre sottostanti ai piedi nudi del Battista aumentano per la loro rigidità il momento così solenne, che ci fa presagire che la pietra scartata dai costruttori è diventata testata d’angolo. L’acqua che viene da destra è ora l’acqua battesimale che da Cristo sgorga copiosa sui figli di Dio rinati nel battesimo. L’acqua assume molteplici colori perché abbraccia tutti gli uomini redenti in Cristo e continua a sgorgare come un’eterna primavera di vita per tutta l’umanità.