Settimana Politica 2013 – 21
I conti comunali respirano: proroga per l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione
Gli oneri di urbanizzazione, che il cittadino paga per ottenere il permesso di costruire, potranno essere utilizzati dai Comuni con conti a posto per il 50% per le spese correnti anche per tutto il 2013 e il 2014. Inoltre un altro 25% potrà essere destinato a spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale. Cade, quindi, una delle raccomandazioni fatte dai revisori dei conti al bilancio comunale 2012; quella che esortava il Comune a tener conto dell’impossibilità di servirsi degli incassi degli oneri di urbanizzazione per pagare stipendi e spese di amministrazione. Peccato, però, che ora si costruisce di meno. Positiva la possibilità di asfaltare strade e chiudere buche, di cui da noi c’è molto bisogno.
Chi si lamenta (i rioni quintanari)
La crisi economica, il maltempo annunciato allarmano i rioni della Quintana, che hanno aperto le taverne per il primo round primaverile. Quest’anno in cui la Quintana festeggia 400 anni, con i fondi comunali ridotti – anche se ammontano a 150.000 euro – e il rischio di minori incassi, i priori sono preoccupati. Il presidente Domenico Metelli, comunque, rassicura sulle erogazioni dell’Ente Giostra.
Chi (il Comune di Spoleto) accoglie benefattori con portafoglio pieno
Il duca Rodolfo Varano di Camerino ha manifestato l’intenzione di investire diversi milioni a Spoleto, tramite la Nit Holding Limited. Tra le proposte del “nobile” l’apertura di un corso universitario e di mille botteghe di artigiani e commercianti, l’avvio di attività collegate al lusso, utilizzando Villa Sensati in restauro come vetrina espositiva. Il sindaco Daniele Benedetti, che ha già incontrato il duca, ha dimostrato grande interesse all’offerta. Così una trentina di soci della “Credito e Servizi”, costituiti in comitato (Arringo) e difensori della gestione Antonini, chiedono al duca di adoperarsi insieme a scongiurare “lo smembramento della banca spoletina, così come già fatto per la Banca dell’Umbria”. Ora si dovrà verificare se questa disponibilità del benefattore spoletino si concretizzerà e non si riveli un bluff come è stata, finora, la promessa di aprire una fabbrica di proprietà tedesca che doveva assumere 100 giovani.
A Foligno ci si accapiglia per il centro
Chi è responsabile della morte di negozi in centro, le pavimentazioni o la diminuita capacità di acquisto dei folignati? I commercianti propendono per la prima ipotesi, il Sindaco per la seconda. Come spesso succede, la verità è nel mezzo. Lo sconquasso inevitabile nelle vie cittadine ha limitato l’accesso dei consumatori, ma anche la minore disponibilità di denaro ha determinato il calo delle vendite e incentivato il ricorso all’offerta diffusa di prodotti, specie nei supermercati. Quando finiranno i lavori (entro l’anno, assicura l’assessore comunale Salvatore Stella, cui va riconosciuto il gravoso impegno), la zona pedonale sarà certamente ampliata. E forse il quadrivio potrà essere in parte coperto, come propone la Confcommercio. La Città, in ogni caso, se la lottizzazione Coop all’ex-Zuccherificio andrà in porto, si trasformerà certamente: un altro centro a due passi dal primo, quello storico. Chissà se si possono trovare benefattori generosi, come sembra stia avvenendo a Spoleto, per investire su chi rimarrà indietro!
© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI