La festa più grande. L’affetto di Foligno per la Madonna del Pianto
Card. Bagnasco: “La fede mariana è una strada sicura per raggiungere una fede autentica in Cristo”
Nella serata di martedì 14 maggio, a trecento anni esatti, è stato solennemente celebrato l’anniversario dell’incoronazione della statua secentesca della Beata Vergine Maria del Pianto, avvenuta nel 1713 per volontà del Capitolo Vaticano. La particolare venerazione per la Madre di Dio, cara ai folignati soprattutto per la sua materna partecipazione alle vicende umane, si è manifestata ancora una volta in occasione della traslazione della sacra effigie dal Santuario in Cattedrale, e poi nella Santa Messa presieduta dal card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della CEI. Dopo un breve momento di saluto, la statua della Madonna del Pianto è stata prelevata dalla chiesa di Sant’Agostino e portata in processione verso la Cattedrale di San Feliciano dove, tra celebrazioni animate da varie parrocchie e gruppi che culmineranno con la Veglia di Pentecoste sabato 18, resterà fino al 25 maggio, quando sarà riportata solennemente nel Santuario con una celebrazione presieduta dal card. Giuseppe Betori. In una Cattedrale gremita di fedeli, alla presenza delle autorità civili e militari, dei vescovi dell’Umbria e di molti sacerdoti della diocesi, il card. Bagnasco ha sottolineato l’importanza della devozione mariana quale strada sicura per raggiungere una fede autentica in Cristo e la validità della pietà popolare come elemento fondante di una Chiesa vicina alla gente, che vive e celebra la sua fede in una dimensione familiare. Il Vangelo proprio della Madonna del Pianto, che ci riporta alle nozze di Cana, è sintesi del clima di festa e dell’autentica sequela di Cristo secondo la modalità insegnata da Maria: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv 2,5). Il Vescovo, mons. Gualtiero Sigismondi, ringraziando il card. Bagnasco per la sua presenza in un momento così difficile per la città di Genova, ha affidato alla Madonna del Pianto il dolore per la sciagura avvenuta nei giorni scorsi nel porto.
© Gazzetta di Foligno – FABIO MASSIMO MATTONI