Foligno città della Scienza
Anche la terza edizione di Festa di Scienza e Filosofia, svoltasi tra il 2 e il 5 maggio, si è conclusa e il suo successo, pur scontato, è andato oltre le aspettative. Una presenza stimata di diecimila persone con il riempimento delle sale in gran parte delle conferenze, pur realizzate quasi sempre in contemporanea per esigenze di programma. Sono stati trattati una sessantina di argomenti, riuniti nel tema Scienza e Società, che hanno spaziato dai livelli più avanzati della Fisica alle ultime scoperte e applicazioni della Genetica molecolare, dalle Nanotecnologie alle moderne conoscenze nel campo delle Neuroscienze; si è dato rilievo anche alla Matematica nei suoi aspetti applicativi e nelle sue implicazioni sociali e culturali; ampio spazio è stato riservato alla comunicazione tramite alcuni degli esponenti più autorevoli del giornalismo scientifico; poi, naturalmente, disquisizioni sulle implicazioni etiche e sociali della Scienza. È impossibile fare una sintesi di quanto sviluppato in questi giorni e ogni tentativo porterebbe a una banale semplificazione, stante la varietà, la levatura e, in molti casi, anche la specificità degli argomenti; ma elemento unificante è la tensione a esplorare i luoghi meno accessibili della natura e a percorrere sentieri impervi verso la conoscenza di noi stessi e delle nostre potenzialità nascoste. I relatori, tutti di altissimo profilo, tra i quali molti di fama internazionale, hanno catturato l’attenzione di un pubblico sempre partecipe, che ha avuto la possibilità di interagire in confronti e dibattiti. Una Festa ricca quindi, che si è dispiegata tra l’anteprima con l’esibizione del pianista Michail Lifits, in collaborazione con Amici della Musica, e il dibattito conclusivo sul tema Scienza e Filosofia interrogano la Politica, organizzato fuori programma per l’assenza di Piergiorgio Odifreddi. In questo contesto si inseriscono anche le numerose manifestazioni che hanno coinvolto prevalentemente le scuole, come la gara di robot, le prove del DNA nei casi giudiziari, le mostre, la presentazione del volume Giocare con la Scienza e della collana Dentro la Scienza.
Tante persone, nuove identità
Diventata ormai uno degli eventi culturali più importanti a livello nazionale, Festa di Scienza e Filosofia è stata di richiamo per persone provenienti da varie parti d’Italia, come rilevato dalle prenotazioni e dalle presenze in alberghi e ristoranti. Quello che però fa riflettere è la massiccia partecipazione dei nostri concittadini, che, normalmente esiliati nelle nicchie del quotidiano, hanno trovato in tale appuntamento motivo di aggregazione e d’identità. Ma, a differenza di quanto accade per altri momenti a forte richiamo popolare, qui si esprime un’autentica esigenza di sapere che cosa ci prospettano i livelli più avanzati della ricerca e quali sono le idee che muovono il progresso scientifico e, infine, come questo determina gli scenari futuri della nostra vita individuale e collettiva. La Festa sta diventando un’occasione per incontrarsi e per avviare un confronto sul piano intellettuale, ma anche per vedersi in un’ottica insolita, che liquida pregiudizi e ipocrisie. Viene disvelata, quindi, la nuova identità culturale, che, pur nelle multiformi espressioni, rappresenta una svolta rispetto a quel pur sano e nobile provincialismo legato alla storia, alle tradizioni, agli appuntamenti celebrativi della nostra città.
Quello che maggiormente sorprende è la straordinaria partecipazione dei giovani, sia in termini quantitativi che qualitativi. Oltre a gremire le sale durante le sedici conferenze riservate alle scuole, essi hanno fatto evidenziare la loro notevole e interessata presenza anche in tutte le altre fasi previste dal programma. Particolare rilievo merita l’adesione di vari ragazzi e ragazze al progetto Ambasciatori di Festa di Scienza e Filosofia, che ha consentito di elaborare un blog in cui inserire dei loro articoli o lettere a scienziati da condividere nei social network; a seguito di una graduatoria, sulla base del gradimento in rete, sono stati poi individuati coloro che hanno avuto un accesso privilegiato alle conferenze tramite presentazioni e confronti con i relatori. Un diffuso protagonismo, quindi, che denota curiosità, perspicacia e tensione ideale, qualità che appartengono alla vera identità giovanile e che abbiamo il dovere di sostenere e valorizzare.
Oltre la Festa nel Laboratorio di Scienze Sperimentali
Nel Laboratorio di Scienze Sperimentali è stata messa in atto la complessa macchina organizzativa dell’evento, che ha richiesto un lavoro enorme tra elaborazione del progetto, relazioni, sinergie operative, adempimenti tecnici e amministrativi. Tutto orchestrato dal Direttore Prof. Pierluigi Mingarelli, che ha saputo anche coinvolgere e guidare una nutrita schiera di soggetti tra docenti, tecnici e altri collaboratori variamente qualificati. Da qui riparte ora l’attività ordinaria tra esercitazioni didattiche, progetti, iniziative culturali e, tra non molto, la discussione di ipotesi per la quarta edizione della Festa. Dobbiamo fare in modo che questo appuntamento annuale non risulti circoscritto ai quattro giorni della sua realizzazione, ma produca ulteriori possibilità di incontro, coinvolgendo i nostri prestigiosi referenti e altri relatori, che hanno già offerto la loro disponibilità. Saranno effettuate periodicamente conferenze su temi specifici e di rilevante spessore scientifico-filosofico, per alimentare un confronto con la più ampia comunità, riservando particolare attenzione ai giovani, i quali rispondono egregiamente alle sollecitazioni intellettuali, specialmente con argomenti che riguardano il loro futuro. Ma si continuerà anche con quelle iniziative che hanno trovato la sintesi in alcune delle manifestazioni, cosiddette collaterali, della Festa e che vedono impegnati ragazzi di tutte le fasce di età in esperimenti e procedure guidate dal ‘metodo’ della ricerca. Essa, lungi dall’essere un frullatore culturale dove tutto si mescola e ogni cosa si disperde, costituisce alimento per la formazione scientifica e la promozione di conoscenza, che danno al Laboratorio la sua ragione di essere.
Una città che cresce
Dalla Festa si diramano quindi idee e opportunità per quella che potremmo definire una ‘contaminazione sociale’ della Scienza. Il Laboratorio di Scienze Sperimentali è il motore di questo processo e trova sostegno nelle istituzioni locali e in varie associazioni culturali disponibili a ritrovarsi in iniziative comuni. Un percorso che avrà il suo compimento nel Parco delle Scienze e delle Arti, ove si inserisce il Progetto Vision – ‘lo sguardo dell’uomo sulla natura’. Si tratta di un avveniristico complesso architettonico, a carattere prevalentemente espositivo ed elaborato con la consulenza di numerosi scienziati italiani, nel quale, tra l’altro, il Laboratorio dovrebbe integrarsi e trovare la sua collocazione definitiva. Qui, guidati dalla Matematica, saremo condotti a scrutare la struttura genetica dell’uomo e il suo cervello, l’ambiente terrestre, il mondo delle particelle elementari e il macrocosmo dell’universo. Ci sarà inoltre possibile osservare immagini ad alta risoluzione secondo la tecnologia ‘Imax’. Un centro, quindi, di grande richiamo e che forse costituirà il simbolo di Foligno, non impropriamente definibile già da ora ‘città della Scienza’. Se vediamo questo nel quadro di un avanzato clima culturale e del rinnovamento strutturale che riguarda le strade, gli edifici e gli spazi pubblici, allora percepiamo pure un modo nuovo di vivere la città.
Maurizio Renzini
Presidente Laboratorio di Scienze Sperimentali