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L’isola che non c’è (anzi c’è, anzi no)

Una nuova stazione ecologica è pronta da tempo alla Paciana, ma non è mai stata attivata

Isola1 Isola3Primi sabati di sole di una primavera tardiva. Periferia della città. L’aria pulita e ancora fresca è attraversata dal ronzio delle falciaerba e dei decespugliatori. Un piccolo esercito di mariti volenterosi si dedica al giardinaggio. È un entusiasmo che durerà poco, si sa già, ma che produce in queste settimane, grazie anche alle abbondanti piogge di marzo, cumuli di erbe falciate e di potature. Dove buttarli? Basta consultare il rifiutologo, il disco di cartone a due facce fornito assieme ai contenitori per la raccolta differenziata. Gira la ruota… dischi, divani, gira la ruota, elastici, elettrodomestici, ecco, erba tagliata: stazioni ecologiche o ritiro a domicilio! Che fare? Lasciare i cumuli vicino al cancello in attesa del ritiro? Ma VUS e Comune non stanno predicando da mesi che non hanno mezzi per portare la raccolta differenziata ai livelli stabiliti dalla legge? Se tutti i giardinieri d’aprile telefonassero per avere il servizio on-site, quanto ci metterebbe l’azienda a smaltire le richieste? I mariti volenterosi (e qui la percentuale scende drasticamente) abbattono i sedili dell’auto, si fanno prestare l’apetto dallo zio, zeppano portabagagli o carrello e via, si parte alla volta di via Campagnola. La tentazione di fermarsi al primo dei tanti cassonetti dell’indifferenziata ancora in giro per la città è forte, anche perché da via Santo Pietro a via Campagnola è un viaggio! Solo i più motivati resistono. Ma alla stazione ecologica la buona volontà del resto di quell’esercito allegro del sabato mattina, si infrange contro l’intasamento di un’area assolutamente insufficiente: file, difficoltà di manovra, attese per i cassoni in corso di svuotamento… Ci vorrebbero altri punti di raccolta. Almeno un’altra isola, che però non c’è, anzi c’è! Perché alla Paciana, proprio dietro al blocco C del centro commerciale il Quadrifoglio, è ormai pronto da quasi un anno un impianto, che però non è stato ancora inaugurato. L’apertura, dopo vari slittamenti, era stata annunciata dal presidente della VUS Maurizio Salari per la primavera 2013. Sembra che debbano essere fatti non meglio specificati “lavori di completamento”. La primavera è arrivata e con essa le montagne di erba e di potature, ma l’impianto è ancora sbarrato. Qualcuno però deve aver preso sul serio l’annuncio di Salari e ha cominciato a scaricare rifiuti all’ingresso del recinto. Insomma, i cittadini saranno pure indisciplinati e incivili, ma quelli che vogliono fare il proprio dovere andrebbero premiati, non ostacolati. Sta a cuore a tutti raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata e anche superarli: Comune, VUS, aiutateci ad aiutarvi!

© Gazzetta di Foligno – VILLELMO BARTOLINI

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