Romagnoli

Belmonte e Ciancaleoni sfiduciano Romagnoli

Il PSI folignate si spacca, vice-sindaco fortemente criticato

RomagnoliI due consiglieri comunali del Partito socialista – i quali si sono scambiati il ruolo di capogruppo, prima era Emiliano Belmonte e ora Roberto Ciancaleoni – sono duramente critici con il vice-sindaco Massimiliano Romagnoli, compagno di partito. Gli rimproverano soprattutto uno scarso impegno come amministratore, insufficienti risposte alle problematiche cittadine e una gestione troppo personale del partito. Le dure critiche a Romagnoli hanno avuto un’accelerazione a seguito della richiesta di dimissioni del consigliere Belmonte avanzata dal segretario folignate del PSI Mauro Gobbini, fedele al vice-Sindaco. A Belmonte vengono rimproverati una scarsa partecipazione ai consigli comunali e alle riunioni dei capigruppo e atteggiamenti contrari alle direttive del partito, come quando il consigliere socialista avanzò la propria candidatura a presidente del Consiglio comunale chiedendo i voti dell’opposizione. Gobbini si è affidato all’avvocatessa Morlupo per richiedere le dimissioni di Belmonte, al quale si addebita anche di non essere stato all’altezza del proprio incarico. Insomma una vera spaccatura del partito che sostiene la Giunta, e che si concretizza con l’apertura di un’altra sezione del PSI a Foligno, probabilmente in Via Fazi, ma inaugurata in un albergo cittadino venerdì 8. Belmonte e Ciancaleoni hanno più di cento tessere da portare in dote alla costituenda sezione “Pietro Nenni”, la cui apertura viene delegittimata dal segretario Gobbini, perché, a suo dire, non sono state rispettate le regole statutarie. La replica dei due consiglieri comunali fa notare che è tutto in regola. Il PSI folignate si divide proprio oggi, ad un anno dal rinnovo elettorale dell’amministrazione comunale. La situazione, però, non poteva probabilmente protrarsi, perché – denunciano Belmonte e Ciancaleoni – “il direttivo di un partito non poteva svolgersi nello studio professionale del vice-sindaco”. Inoltre, precisano che per la richiesta di dimissioni di Belmonte la competenza è del segretario regionale e non può passare attraverso un avvocato. Il vice-Ssindaco Romagnoli, che ha dovuto misurarsi con diversi problemi scottanti, come la cattiva gestione degli impianti sportivi di Santo Pietro, è comunque intenzionato a tener duro, anche perché aprire una crisi a un passo dalle elezioni sarebbe poco utile per questa maggioranza e per il suo futuro politico.

© Gazzetta di Foligno – Giancarlo Antonelli

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