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Settimana politica 2013-5

I folignati fuori dall’acqua da giugno
La piscina coperta di Santo Pietro è chiusa da giugno scorso per lavori effettuati dalla ditta locale Ricciolini srl. I lavori avrebbero dovuto terminare a settembre, ma è stata necessaria un’ulteriore proroga (fino a dicembre), perché gli interventi di manutenzione sarebbero stati bloccati da infiltrazioni di ruggine sui ferri del soffitto. Ad oggi, però, la piscina ancora non ha riaperto. Il vice-sindaco Romagnoli ha incontrato in settimana la ditta esecutrice, alla quale ha accordato un prolungamento di altri 40 giorni. Ma la cooperativa Azzurra – non folignate -, che gestisce la struttura natatoria, è di diverso parere. Azzurra, per contratto di appalto, aveva a disposizione due anni per ristrutturare l’impianto. Il presidente Antonello Volpi ha dichiarato che sarebbe meglio sanare tutte le magagne riscontrate dopo anni di effettivo abbandono, prima di riaprire. Ora si dovrà presentare un progetto esecutivo, che contenga proprio tutti gli interventi necessari. Quindi, se tutto va bene, si riaprirà in estate o forse meglio alla fine dell’estate. Oggi i frequentatori del nuoto vengono dirottati nelle piscine di Bastia e Santa Maria degli Angeli, impianti gestiti sempre dalla stessa Azzurra. La piscina è stata ristrutturata una ventina di anni fa. All’epoca, quando ci si accorse di infiltrazioni che minavano la stabilità della vasca, si discusse se rifarla oppure ripristinarne l’efficienza. Ora si ripropone l’intervento pubblico che, unitamente a quello privato, lascia altri denari su un impianto nato sotto cattivi auspici. Da queste colonne l’avevamo denunciato: la piscina comunale aveva accumulato da anni danni strutturali.

Più donne nelle società pubbliche
Dal 12 febbraio va in vigore un dispositivo legislativo, che prevede l’obbligo che siano donne almeno un terzo dei componenti dei consigli di amministrazione e di controllo delle società non quotate e controllate dalle amministrazioni pubbliche. Ora tutti si dovranno adeguare: ad oggi non risultano membri di sesso femminile nelle società pubbliche del nostro Comune.

E… io pago: + 3,1%, l’adeguamento per i super-dirigenti pubblici
Certo, non si avvertiva la necessità di un aumento al tetto degli stipendi dei dirigenti della pubblica amministrazione, ora innalzato a 302.937 euro Questo limite retributivo riguarda l’adeguamento al compenso annuale, quindi dal 2012 al 2013, per il primo presidente della Corte di Cassazione. Anche se ciò non significa un aumento automatico delle retribuzioni dei dirigenti pubblici, tale possibilità “è una vergogna e uno scandalo”, così l’hanno definita l’associazione dei consumatori e il sindacato Cisl. Il compenso dei dirigenti è già superiore di 10 volte allo stipendio medio del lavoratore del pubblico impiego.

© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI

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