Settimana Politica 2012 – 43
Vince Bersani
Nel ballottaggio del PD i votanti folignati sono stati 400 di meno. Ha vinto Bersani col 58,2%, mentre Renzi si è fermato al 41%. Solo ai seggi di Corvia il Sindaco di Firenze (120 voti) ha doppiato il Segretario (66).
Le dimissioni di Gentili
Nella seduta di giovedì 29, Sergio Gentili per ragioni personali si è dimesso sia da presidente del Consiglio che da consigliere. Maggioranza e opposizione gli hanno riconosciuto una conduzione dei lavori rispettosa dei vari ruoli e dei raggruppamenti politici. A succedere a Gentili come consigliere è il primo degli eletti nelle liste del PD, Sergio Loreti; mentre per la nomina a presidente del Consiglio, carica prestigiosa e retribuita percentualmente all’indennità del Sindaco, dovrebbero concorrere Giovanni Patriarchi e Graziano Angeli dello stesso partito di Gentili. Il primo è l’attuale capogruppo del PD, l’altro è il consigliere “anziano” perché ha ottenuto più preferenze alle elezioni 2009. Un derby interno al maggiore partito: se la spunterà il primo, il secondo è candidato a sostituirlo come capogruppo; se la spunterà il secondo, l’ala riconducibile alla ex-Margherita avrà un’importante sponda istituzionale.
FILS e il caro (?) trasloco comunale
Da quando i lavori del Palazzo comunale sono conclusi, le varie stanze (e ce sono moltissime) sono state un viavai di operai della FILS intenti a prepararle e ad arredarle con il mobilio e gli scaffali provenienti dai vari uffici decentrati dopo l’evento sismico, e precisamente da quelli di Via dei Mille (servizi scolastici), Viale Umbria (servizi finanziari), Via Gramsci (anagrafe), Via Umberto I (tributi), Piazzetta del Reclusorio (programmazione commerciale). Altri traslochi hanno riguardato le sedi del Sindaco dal vicino Palazzo Orfini e quelle del Parco di Colfiorito da Piazzetta del Reclusorio ai locali di Porta Romana. Inoltre sono stati effettuati traslochi di minore volume, come quelli interni, riguardanti uffici assessorili, il museo della stampa, la biblioteca dei ragazzi, l’ufficio del presidente del Consiglio. Per questo servizio che il Comune le ha affidato senza gara d’appalto, la FILS ha emesso due fatture: la prima di 34.411,87 euro, datata giugno scorso, la seconda a consuntivo di 53.835,10 in ottobre. La prima fattura è stata liquidata in parte (26.297,19), perché si legge nell’atto di liquidazione: la FILS deve “provvedere al completamento dei traslochi relativi ai vari uffici comunali”. “La fattura, scrive il dirigente Rossignoli, è regolare e le prestazioni dei servizi sono state effettuate nel rispetto delle condizioni, modi, prezzi, quantità e termini previsti dal provvedimento iniziale di spesa, che ha subito un aumento, considerati gli ulteriori incarichi affidati alla società”. Quasi novantamila euro per i traslochi, seppur numerosi, faticosi e impegnativi, possono sembrare esagerati. Il Comune anche questa volta si è servito della società, costretto com’è a commissionarle lavori per giustificarne l’esistenza e per contribuire a risanarne il bilancio. Fatta salva la regolarità delle fatturazioni, c’è stato qualcuno che ha controllato lo svolgimento delle operazioni per certificarne la correttezza delle competenze addebitate e l’adeguatezza del lavoro svolto? Questo perché la società ha avuto talvolta critiche per presunte situazioni non molto trasparenti, che non giovano all’immagine della società. Di FILS si parla spesso, non certo per denigrarla o per partito preso verso le maestranze, quanto perché una maggiore trasparenza fugherebbe qualsiasi dubbio.
La VUS deve restituire allo Stato 5 milioni
La somma è relativa alle accise sul gas naturale fornito ai consumatori, che la vecchia ASM Foligno non aveva versato all’Agenzia delle Dogane per la sospensione dei tributi a seguito del terremoto e per il periodo 30 settembre 1997 – 30 giugno 1999. L’Agenzia ha rifiutato le osservazioni pervenute dalla VUS, che dovrà pagare il 60% del dovuto, perché il restante è stato condonato dalla finanziaria 2008. Ora, però, i soldi in cassa non ci sono più, perché distribuiti come utile originato da sopravvenienze attive ai Comuni soci, anche quelli debitori come Spoleto. La VUS, in risposta ad un’interpellanza di Stefania Filipponi, scrive di aver segnalato all’Agenzia delle Dogane la sospensione del versamento delle accise, senza mai ricevere dall’amministrazione finanziaria alcun atto di diniego. Ora vedremo se ci sarà qualche possibilità di non restituire questi 5 milioni, ma in ogni caso la gestione della VUS inciampa non di rado in situazioni che ne mettono a repentaglio la salute finanziaria.
© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI