Tutti i pro del progetto ProTe[M]us
Teatro e musica proposti al S. Carlo dal Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile
Dopo solo un mese di attività, il progetto teatrale ProTe[M]us, realizzato dal Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile, vanta circa sessanta iscrizioni. ProTe[M]us, guidato dal M° Michele Pelliccia, responsabile del progetto e coordinatore del laboratorio musicale e da Giacomo Nappini, coordinatore del laboratorio teatrale, mira ad approfondire alcune dinamiche propriamente teatrali. La ricerca del personaggio, la coralità, l’importanza di un attento ascolto, l’essere vigili sulla scena, la ricerca dell’aspetto comico o drammatico. Queste sono solo alcune delle tematiche che vengono via via affrontate. Il progetto ha come scopo prioritario quello di generare curiosità e sensibilità verso la produzione artistica contemporanea e verso le nuove espressioni e linguaggi delle ultime generazioni teatrali. Il laboratorio prevede un incontro settimanale della durata di due ore che si tiene nella Sala degli Specchi presso l’Istituto San Carlo. Durante gli incontri si affrontano tematiche relative alle tecniche legate al movimento, alla voce e ai giochi di improvvisazione. Ma il lavoro più importante che portano avanti i ragazzi e le ragazze che partecipano è quello su se stessi, sulle loro emozioni e sui loro sentimenti. È una proposta di spettacolo rivolta anche ad un pubblico di adulti, alcuni hanno già aderito! Il teatro è lo strumento di aiuto ideale per conoscersi e per raggiungere il proprio equilibrio. Con grande soddisfazione da parte degli organizzatori, è subito percepibile l’impegno costante e la gioia dei partecipanti. Il M° Michele Pelliccia e Giacomo Nappini trasmettono agli allievi tutta la loro passione, rispettivamente per la musica e per il teatro, con grande competenza e professionalità. L’ambizioso progetto non solo punta alla crescita dei ragazzi nell’espressione artistica e nella collaborazione con i coetanei, ma tende ad incrementare l’attività artistica dell’Istituto San Carlo e dell’intera città. Il lavoro con i ragazzi sarà coronato da un saggio finale, previsto per la prossima primavera, e vedrà gli stessi allievi-attori sperimentarsi in una messa in scena teatrale. Essere parte di un gruppo che condivide un percorso di messa in gioco, di scambio e confronto, è un’occasione importante per liberare la propria energia creativa, per scoprire le proprie qualità espressive ed artistiche, in un contesto in cui il giudizio è sospeso e l’ascolto da parte dell’altro è inevitabile.
© Gazzetta di Foligno – FRANCESCA FELICETTI