Settimana politica 2012 – 37
Mismetti: per i prossimi anni impossibile governare il Comune
Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale il Sindaco ha palesato forte pessimismo sulla tenuta dei conti del Comune nel prossimo futuro. Un intervento accorato, non ascoltato dalla quasi totalità dei consiglieri di maggioranza, assenti in aula o distratti – perché già a conoscenza dettagliata della pratica in esame o per apatia già altre volte manifestata? -. Tra patti di stabilità con il Governo, tagli, diminuzione di spesa e minori entrate (specie quelle relative agli oneri di urbanizzazione), amministrare un Comune sarà davvero arduo. Un Sindaco sfiduciato e pessimista: ma tutto sommato il Comune resta tra i maggiori datori di lavoro in città. “Siamo stati virtuosi, ha aggiunto l’assessore al bilancio Elia Sigismondi (PD), recependo tutte le imposizioni del risparmio-spesa, prevedendo un fondo svalutazione crediti del 25% sui residui attivi (entrate accertate, ma non riscosse) superiori ai 5 anni di presenza nel bilancio. Abbiamo anche eliminato quelli difficilmente recuperabili. Ma che fine faranno queste somme, non ci è dato sapere. Tuttavia con tutta la buona volontà e l’impegno di Giunta e dipendenti, il Comune appare non farcela a risolvere da solo i problemi della quadratura annuale dei conti, anche risparmiando su auto blu, telefono e contributi vari a manifestazioni e associazioni. Il Governo ha erogato all’ente locale una maggiore quota di imposta sugli immobili, chiedendo di recuperare l’evasione e di sanare l’abusivismo. Ma a Foligno, nota l’assessore, da anni si lavora sulla prima questione e l’abusivismo dopo il terremoto è poco diffuso.
Domanda in ritardo: escluso Foligno da fondi regionali
Riccardo Meloni, capogruppo del Popolo delle libertà, ha scoperto che il Comune di Foligno è stato escluso – l’unico su 80 domande di altri Comuni e di tre Comunità montane – da un finanziamento erogato dalla Regione Umbria riguardante il programma di sviluppo rurale. La domanda riguardava la promozione del museo archeologico di Colfiorito, ma è arrivata oltre i termini stabiliti dal bando. L’assessore Elisabetta Piccolotti e il dirigente Piero Lai, imbarazzati, cercano di minimizzare così: i fondi sono stanziati ogni anno, perciò si potrà recuperare questa opportunità; partecipiamo a progetti e bandi più importanti di questo e ogni tanto un disguido può accadere. In totale il programma annuale di sviluppo rurale ha erogato quasi 2 milioni e 700 mila euro.
La bolletta della luce sorprende gli uffici comunali
Come previsione gli uffici comunali avevano stimato in 400.000 euro il risparmio sui costi dell’energia elettrica. Ma la bolletta più cara (26% di maggiorazione) del previsto ha costretto la Giunta a coprire tale sovrastima con l’avanzo di bilancio. Non solo: 200 mila dei 400 sono da attribuire a previsioni sbagliate sui risparmi riguardanti 2.100 punti luce, dei quali era possibile spegnerne 1.200 senza infrangere il Codice stradale. Sulla questione si è soffermato Marco Cesaro, consigliere del Popolo delle Libertà, nella seduta consiliare sul riequilibrio di bilancio 2012.
In Consiglio la maggioranza è silenziosa, ma il Psi mormora
Mentre il presidente del Consiglio comunale, dopo le relazioni di Mismetti e Sigismondi, considerato che nessun consigliere si era prenotato per intervenire, stava per chiudere la pratica con l’approvazione della manovra di bilancio, la minoranza ironizza e inizia la serie di interventi. L’opposizione svolge il suo ruolo di critica e punzecchia la maggioranza, i cui consiglieri, su pratiche importanti, “non hanno argomenti, sono silenti e intervengono solo dopo le prese di posizione della minoranza”. Il partito socialista, che cerca qualche volta di smarcarsi dalle decisioni di maggioranza, chiederà chiarimenti sulla vicenda dell’illuminazione pubblica.
A vincere gli appalti sono quasi tutte ditte del sud
Più che un caso isolato è ricorrente che gli assegnatari degli appalti più importanti siano società del mezzogiorno d’Italia, specialmente della Campania. Se poi si va indietro agli anni della ricostruzione, tante piccole imprese fondate non da folignati, ma da meridionali, si sono stabilite a Foligno: alcune delle quali ancora operanti, altre chiuse o fallite, come quella che si era aggiudicata i lavori di rifacimento del Palazzo comunale. Un fenomeno che rivela come queste aziende siano in grado di garantire ribassi più alti nella gara d’appalto e siano più organizzate a svolgere grandi lavori. Superano così la concorrenza, anche se talvolta da questi ribassi, durante l’esecuzione delle opere appaltate, scaturiscono contestazioni, che il soggetto pubblico appaltatore chiude con accordi cosiddetti bonari, come documentato in precedenza da questa pagina. Aziende di questo tipo riescono anche a garantirsi sub-appalti.
Piove nella piscina e il Comune ripara
Il Sindaco annuncia che a dicembre riaprirà la piscina comunale. I lavori in corso, oltre alla manutenzione indispensabile dopo anni di denunce dei frequentatori, stanno riguardando anche la riparazione delle infiltrazioni di acqua piovana. Questo nuovo spiacevole inconveniente che si verifica nella piscina comunale è severo monito per la gestione dell’impianto natatorio, perché non si può continuare con la trascuratezza dei controlli. Quando poi si interviene troppo in ritardo, i costi pubblici sono elevati, se non si è costretti addirittura – come il passato insegna – a rifare ex-novo l’intera struttura, senza che nessun responsabile sia stato individuato.
La Patata rossa diventa bollente
A proposito di riduzioni, il Comune di Foligno dopo tanti anni ha tolto il contributo alla Sagra della Patata rossa di Colfiorito. Gli organizzatori del prodotto locale si sono sentiti scaricati a favore dei nordici produttori di birra e minacciano di emigrare verso le Marche.
© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI