Settimana Politica 2012 – 29
Maggioranza ricucita e aspirazioni elettorali
Le ultime vicende legate all’approvazione del bilancio di previsione per il 2012 hanno lacerato una maggioranza che, seppur compatta quando c’è da sostenere delibere della Giunta anche delicate – il riferimento più calzante è quello delle frequenti iniezioni di denaro alla società comunale FILS -, si barcamena, avendo più di una spina dolente nei Socialisti – quando sono presenti! -, in Sel e ora nella dissidenza Pd. È, questa, una novità per il centro-sinistra folignate che, anche con l’attribuzione di buoni incarichi in società partecipate, con le assunzioni del post-terremoto, con la nomina di otto assessori, finora ha sempre onorato i mandati amministrativi, senza ricorrere a crisi pilotate o di comodo. Nel Partito democratico pare giocarsi una battaglia politica, come se fosse già in atto un braccio di ferro per guardare al futuro, soprattutto su chi sarà il nuovo Sindaco. Di sicuro Mismetti spenderà molto delle sue possibilità di ricandidarsi nell’assemblea programmatica ottenuta dai dissidenti interni al suo partito. Se ci saranno bocciature dell’azione della Giunta, se ci saranno proposte che l’equilibrio precario attuale della coalizione non potrà attuare, se si approveranno regole per un rinnovamento più accelerato, allora si dovranno ripensare altre strategie per scegliere programmi e candidati.
L’Emilia chiama Alfiero Moretti
Il Comune di Foligno presta la competenza, maturata con l’esperienza, del direttore generale Alfiero Moretti e di alcuni tecnici per lavorare sul dopo terremoto emiliano. Lo annuncia il manifesto sul bilancio affisso per conto della Giunta, nel quale si comunicano alla cittadinanza le scelte di aver applicato per l’IMU le aliquote più basse, di aver contenuto i costi dei servizi primari, di aver previsto un fondo cassa per giovani e lavoro. Di contro, un altro manifesto affisso dall’opposizione capeggiata da Daniele Mantucci chiede al Sindaco di dimettersi, assumendosi la responsabilità del fallimento per aver impoverito la Città (sede tribunale, fine della Cassa di Risparmio, crisi economica). Su tali impoverimenti, pur reali, non sembra però che l’opposizione abbia dato convinta e fattiva battaglia.
L’ufficio tributi torna nel Palazzo comunale
Gli uffici IMU, Tosap, Tia sono tornati nel Palazzo comunale, con entrata in Via Colomba Antonietti e in Vicolo Pertichetti. Se sollievo c’è stato per le casse del Comune (meno affitti a privati), altrettanto non si può dire per i dipendenti e gli utenti, perché nei vani al piano terra non ci sono adeguata illuminazione ed efficace ricambio d’aria.
Tutti vorrebbero andare in pensione prima, i politici no
I consiglieri regionali del Partito democratico Luca Barberini e Andrea Smacchi chiedono di rivedere i criteri di nomina e le indennità dei componenti dei consigli di amministrazione e dei collegi sindacali nominati dalla Regione, e di non rinnovare le nomine di soggetti già posti in quiescenza o che abbiano svolto due o più mandati. Non mancano in Umbria i “vecchi” della politica ancora stipendiati per incarichi nelle società partecipate, come ad esempio Calogero Alessi (Sviluppumbria, 36.151.92 € di retribuzione lorda) e Giacomo Porrazzini (Gepafin, 46.000). Altri settantenni sono presenti in Consiglio regionale: Fabrizio Bracco (assessore cultura), Paolo Brutti e Renato Locchi. Un altro ex-assessore regionale non più giovane, Federico Di Bartolo, ha un incarico di consulenza di 32.000 € in un anno per funzioni connesse all’ufficio di supporto del vice Presidente della Giunta regionale. A Foligno è tornato in campo Maurizio Salari come vice-presidente della VUS e con un’indennità annua di 15.059 €. Barberini, anche per essere coerente con la richiesta avanzata, ha, invece, mantenuto la presidenza di VUS Com a titolo gratuito.
Ma anche i giovani imitano gli anziani
Giorgio Dionisi e Alessandro D’Ingecco cumulano cariche (e quindi stipendi e indennità di mandato) come dipendenti pubblici. Il primo è dipendente dell’Asl 3 e presidente della VUS, il secondo è dipendente VUS, presidente delle farmacie comunali e ora liquidatore della Foligno Nuova, altra società del Comune di Foligno. Ma tra Foligno e Spoleto la politica è a corto di giovani competenti e disponibili?
Le spese elettorali dell’on. Bocci
Il quotidiano “Libero” ha pubblicato l’elenco delle spese legate all’attività politica del deputato Gianpiero Bocci, già capo della tesoreria della Margherita. Nel 2009 più di 400 mila euro, nel 2010 più di 30.000, nel 2011 più di 100.000. Tra i destinatari dei rimborsi figurano alberghi di lusso, ristoranti, enoteche, in Umbria ed oltre. Per la propaganda di candidati e forze politiche, insomma, servono ancora pranzi, cene di lavoro, incontri di programmazione della campagna elettorale. E questa volta con i soldi del finanziamento pubblico ai partiti. Questi incontri conviviali ci ricordano tanto quelli a suo tempo organizzati dalle correnti più ricche e dai politici più navigati della Democrazia cristiana, mai troppo disdegnati da tanti amici folignati. Le stagioni politiche passano e le riforme elettorali vorrebbero superare le patologie legate alla scelta dei gruppi dirigenti, ma la politica di questi anni perde il pelo e non il vizio.
Invece di tavole imbandite, sarebbe più opportuno investire in scuole di formazione per rinnovare e ringiovanire la classe politica. Tutti i partiti ne hanno bisogno.
© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI