Liberaci dal male
Voglio ringraziare pubblicamente don Luciano per la sua disponibilità. Dell’argomento dalla quale è nata questa conversazione abbiamo parlato insieme varie volte ed io, per natura e per carattere, non avrei potuto discuterne che con una persona umile e mite, prudente e rigorosa come lui. Nutro molto affetto per don Luciano, molta stima e lo considero un maestro spirituale. Lo ringrazio per i suoi consigli, per i suoi libri, per le risposte alle mie domande spesse volte ottuse, per i suoi sorrisi in cui rivive da un lato la limpidezza delle sue montagne e dall’altro la forza delle gente semplice e vera. Lo ringrazio anche perché somiglia a don Ernesto e di questo, in me stesso, nel silenzio, rendo grazie al Signore.
Chi è e che cosa fa in un mondo come il nostro l’esorcista?
L’esorcista è un Sacerdote nominato dal Vescovo a norma del Codice di Diritto Canonico, che esercita un servizio pastorale molto importante, ma oggi un po’ dimenticato…
Eppure nel Vangelo…
Nel Vangelo Gesù ci ricorda di essere venuto per annunciare la Parola e guarire i malati del corpo e dello spirito e liberare dallo spirito del male. Il sacerdote dovrebbe fare altrettanto sull’esempio di Gesù, venendo in aiuto a coloro che si trovano nelle difficoltà e che ricorrono spesso a rimedi che non sono quelli di Dio.
E questo, mi sembra, riguarda molte persone…
Notiamo purtroppo che anche molti che si dicono cristiani ricorrono ad individui che non agiscono in consonanza con Dio, con evidente equivocità: “Nessuno può servire a due padroni”, dice il Signore.
Cosa ha provato quando il Vescovo l’ha chiamata ad un compito così delicato all’interno della Diocesi?
Ho solo pensato all’obbedienza, anche se il Vescovo è molto più giovane di me. Sant’Ignazio ci ricorda: “Non dovete approfittare della giovane età del Vescovo, ma avere per lui ogni rispetto, considerando l’autorità che gli è stata conferita da Dio … vedendo in lui non la sua persona, ma il Padre di Gesù Cristo, Vescovo di tutti”. Nella nostra Ordinazione sacerdotale abbiamo promesso obbedienza al Vescovo ed ai suoi successori e con questo abbiamo espresso piena fiducia al Vescovo, ma soprattutto a Dio.
Sono molte le persone che si rivolgono a Lei?
Sì, sono molte le persone che si rivolgono all’esorcista e spesso per appuntamento.
Quali sono i segni inequivocabili grazie ai quali un esorcista riconosce di essere di fronte ad una possessione del demonio e non invece ad un disturbo interpretabile (e curabile) dalla scienza medica e psichiatrica?
Il male che si manifesta non è solo quello che consideriamo “estremo” come possesso del maligno; oggi l’uomo vive problemi che lo disturbano nella persona, nella famiglia, nel lavoro, nella salute. Viviamo, sì, in un tempo di cosiddetta civiltà, ma non sempre in questa troviamo vero progresso. Spesso purtroppo certi valori della vera civiltà sembrano scomparire, per cui più che di progresso sarebbe più opportuno parlare di regresso.
Demonio soddisfatto, quindi…
Soddisfatto di come vanno le cose, certo. In teoria non avrebbe neanche tanto bisogno di disturbare l’uomo, in pratica però il principe del male continua a manifestarsi anche in maniera forte.
E dunque in tal caso c’è poco a che spartire con disagi della personalità e disturbi mentali.
Diciamo così: spesso ci troviamo di fronte a veri disturbi mentali dei quali è naturale che si occupi lo psichiatra (e l’esorcista spesso lo consiglia), ma ci sono limiti in alcune manifestazioni che non sempre hanno a che vedere con la terapia medica: e allora si ricorre al vero Medico Celeste. Penso che possa essere utile un consulto periodico tra il medico ed il sacerdote, se non altro per avere maggiore chiarezza in certi problemi.
Non sarà che la persona sente come urgente il bisogno di farsi ascoltare dal Sacerdote?
Dal canto mio ho notato che il Sacerdote che cerca di ascoltare fa molto bene alla persona, questo senz’altro. Vorrei sottolineare la parola ascoltare: oggi l’uomo più che sentire parlare desidera essere ascoltato.
Non crede che oggi l’esorcista possa essere interpretato dai più – perfettamente in linea con la grossolanità del mondo – come una specie di stregone?
Certamente. Per alcuni l’esorcista è quasi alla pari di uno stregone, per cui si frequenta ora l’uno ora l’altro. Ma c’è invece una grande differenza: il mago – chiamiamolo così – lo fa per interesse, l’esorcista lo fa per amore. Da parte del primo si vorrebbe agire confidando sulla forza dell’uomo, l’altro agisce invocando l’aiuto di Dio che è verità, luce, forza, gioia. E non dimentichiamo il richiamo di Dio: “Non avrai altro Dio all’infuori di Me”. Fidiamoci di Dio!
Ma il mondo di oggi, tutto scienza e raziocinio (apparentemente), crede ancora al diavolo? Lei non pensa che dire “Satana non esiste” sia una vittoria per Satana stesso?
Il mondo moderno ha difficoltà ad accettare il male, la prova, la croce: eppure sono cose connaturali con la nostra realtà di esseri imperfetti. Dovrebbe invece essere normale tendere alla perfezione, ricercare Dio. Il male purtroppo esiste ed esiste la causa del male: il tentatore.
Le daranno dell’oscurantista: già sento qualche tintinnio illuminista…
Quando Paolo VI, in un suo intervento, ricordò la presenza del demonio nel mondo fu tacciato dalla stampa di essere oscurantista, retrogrado, medievale. La cosiddetta civiltà riteneva superato il problema del male, del demonio. Anche nel mondo della Chiesa, in alcune parti almeno, c’è questo atteggiamento.
Mettere Satana in dissolvenza?
Allontanare il pensiero della sua presenza. Io vedo questo atteggiamento come quello di una tacita convivenza. Lasciamo stare con facilità, senza considerare che lo lasciamo tranquillamente lavorare: e ne vediamo le conseguenze.
È una sottile tentazione e ne siamo noi stessi gli autori…
San Giovanni della Croce ci ricorda le tre tentazioni correnti: il demonio, il mondo, noi stessi. E il compito del demonio, se ci pensi bene, è fondamentalmente quello di distrarre l’uomo da Dio, con l’odio, l’indifferenza e con il rifiuto stesso di Dio. Ed ecco che, diminuendo la vera religiosità, aumenta una forma di religiosità falsa.
E torniamo agli stregoni di cui sopra…
Guarda che neanche Foligno è immune dal ricorso a quell’inquinamento che è la stregoneria. Molti cosiddetti cristiani, pur frequentando normalmente la Chiesa sono anche dei normali “assidui frequentatori” di fattucchieri, astrologi, chiromanti che promettono la risoluzione di tutti i problemi. E non voglio considerare che una delle voci di profitti sommersi riguarda il denaro speso da tanti facili creduloni al margine di queste illecite attività. E poi…
E poi?
Voglio ricordare che lasciarsi irretire in questi usi superstiziosi e dannosi può significare finire in situazioni difficili da risolvere, dalle quali spesso è arduo tornare indietro.
I demoni conoscono molto bene le Sacre Scritture, tant’è vero che riconoscono in Cristo il Figlio di Dio…
È questione di fiducia. I cristiani devono avere fiducia nella potenza di Dio: “Se Dio è con noi, chi è contro di noi?”. Ricordati bene quel che ti dico: il demonio ha paura di Dio e non dell’uomo, ma ha paura dell’uomo se Dio è con lui.
Quali sono le leggi canoniche che regolano gli esorcismi? Dato che nessuno al di fuori dell’incaricato del Vescovo, può muoversi in questo senso…
Nel Diritto Canonico è scritto: “Nessuno può proferire legittimamente esorcismi sugli ossessi, se non ne ha ottenuto dall’Ordinario del luogo peculiare ed espressa licenza. L’Ordinario del luogo concede tale licenza solo al Sacerdote che sia ornato di pietà, di scienza, di prudenza e di integrità di vita” (Can. 1172). E secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica: “Si ha un esorcismo quando la Chiesa domanda con la sua autorità nel nome di Gesù che una persona o un oggetto sia protetto contro l’influsso del maligno e sottratto al suo dominio” (§ 352).
Esistono, per dir così, diversi tipi di possessioni? È Satana che prende possesso di un individuo, oppure sono demoni, o addirittura anime dannate?
Possessioni, ossessioni, vessazioni: sono alcuni modi con i quali il demonio può disturbare le persone. La Chiesa, sull’esempio di Gesù sempre compassionevole verso tali persone “provate da tanta afflizione” – come dice la preghiera di esorcismo – , cerca di usare molta comprensione verso tali realtà: si tratta di persone che la Chiesa sente il dovere di aiutare.
Dunque mi pare di capire che tutti abbiamo un ruolo nell’esorcismo…
Sono nostri fratelli, queste persone, fratelli nel Corpo mistico, che sperimentano la sofferenza ed una prova difficile: hanno bisogno del nostro – ripeto: nostro – aiuto e della nostra preghiera. Per questo l’esorcista non opera per le sue forze e capacità, ma invoca l’aiuto di Dio perché senza di Lui non possiamo fare nulla. Quanto alle anime alle quali accenni nella tua domanda, esse non hanno, per la Chiesa Cattolica, la possibilità di trasmigrare, ma certo i demoni hanno la possibilità di tentare e provare l’uomo con ogni mezzo al male: non dimentichiamo Giobbe. E a volte il demonio si fa sentire ed è presente anche con segni particolari, inerenti al suo Essere in netta contrapposizione con il Bene Assoluto che è Dio.
Secondo la sua esperienza le possessioni si verificano di più nei giovani o negli adulti e vi sono condizioni che in un certo senso facilitano questi problemi?
Il fenomeno riguarda sia giovani che anziani. Le cause non sono facili da individuare: a volte riguardano persone che hanno una fede superficiale, alcune che hanno sperimentato sedute spiritiche e medianiche, a volte però possono riguardare anche persone molto religiose. Non dimenticare che grandi Santi hanno sperimentato la presenza anche violenta del demonio, come il Santo Curato d’Ars, Santa Gemma Galgani, San Francesco d’Assisi, San Pio da Pietralcina. Celebri le tentazioni di Sant’Antonio Abate…
Quale ruolo ha la preghiera per tenere lontano Satana?
La preghiera è la cosa più importante! Sant’Alfonso diceva: “Chi prega si salva, chi non prega si danna”. Il sacerdote esorcista chiede aiuto al Signore per il suo lavoro: deve pregare e cercare persone generose che possano pregare per queste intenzioni.
Durante l’esorcismo teme per la sua incolumità? Sa, certe versioni cinematografiche e libresche possono averci dato indicazioni fuorvianti in tal senso! (E d’altro canto Satana vedrà don Luciano come fumo negli occhi!)
Nei casi difficili si consiglia la presenza di altre persone, possibilmente della famiglia, ma di sicuro non di “curiosi”.
È vero che, prima di Lei, esorcista della nostra Diocesi è stato suo zio don Ernesto, amatissimo da tutti noi? Cosa significa per Lei essere il successore di don Ernesto?
Lo zio don Ernesto ha esercitato questo servizio, molti lo ricorderanno e non è facile imitarlo: così profondi sono stati l’amore, la passione, la fede che metteva in un servizio tanto importante! Importante e incompreso. Eppure…
Eppure?
Imitava Cristo.
Perché, secondo Lei, Dio consente al demonio una libertà di azione tale da giungere alla possessione? Ci aiuti a capire.
Dio non vuole il male, perché è Bontà Assoluta. Se consente che noi siamo messi alla prova attraverso la tentazione è perché la vita terrena è un’opportunità che il Signore ci dà per raggiungere una vera felicità: ma perché ciò sia veramente meritorio Egli rispetta la nostra libertà.
Bisogna avere paura di Satana oppure è lui che deve aver paura di noi?
Padre Amorth, dopo una lunga esperienza in questo servizio, ha detto: “Non sono io che ho paura del diavolo, è il diavolo che ha paura di me”. Se siamo convinti che Dio è con noi, con la Sua Verità e la Sua Potenza, di chi dobbiamo aver paura?
Che cosa significa essere in grazia di Dio?
Essere in grazia di Dio è la situazione più desiderabile nella vita: più di ogni bene possibile, da non perdere mai. Significa che la nostra vita deve essere gradita a Dio, significa essere in pace con Lui e con i fratelli: non ci dev’essere alcuna contraddizione tra quello che Lui ci chiede di fare e la nostra vita quotidiana.
Che cosa dobbiamo fare in concreto?
Cosa dobbiamo fare? È questa la domanda che si ponevano i primi apostoli. La risposta è semplice, ma anche impegnativa: dobbiamo lavorare bene l’orto che il Signore ci ha affidato. Per la maggior parte delle persone l’orto da lavorare è la famiglia, nella quale – se uno osserva bene – ci sono tutte le virtù cristiane da esercitare: la carità, la pazienza, l’umiltà…
E il demonio si fa più piccolo, impotente…
Il Signore non ci lascia soli: “Sarò con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo”: sono queste le parole confortanti che ci devono sempre far meditare in ogni momento della vita. E poi il sacramento della Penitenza: avviciniamoci a questo sacramento perché è l’opportunità sempre a nostra disposizione per non perdere mai la speranza di questo rapporto ideale con Dio.
© Gazzetta di Foligno – GUGLIELMO TINI