Un tunnel ciclo-pedonale e la chiusura del centro storico: le contraddittorie scelte urbanistiche della Giunta Mismetti
È stato presentato qualche settimana fa il progetto di un “innovativo” percorso pedonale, ideato all’interno del Puc 2: un tunnel “antiscippo”, che andrà dal Plateatico alla chiesa dei Cipischi (dietro la piazza della Repubblica). Il Puc 2, progettato dall’architetto Luciano Piermarini, dirigente dell’area Lavori Pubblici, e coordinato dall’assessore all’Urbanistica Joseph Flagiello, è il “Programma Urbano Complesso”, che mira, tramite la costruzione d’infrastrutture, alla riqualificazione urbana rafforzando il collegamento tra il centro e l’immediata periferia. Il progetto ha un costo totale di 23 milioni di euro, suddivisi tra Regione (7,5 milioni), Comune di Foligno (3,2 milioni) e soggetti privati.
Presentato come progetto “inedito”, il tunnel pedonale sarà dotato di un sistema d’illuminazione che si autopotenzia al passaggio del pedone, rendendolo “a prova di scippo”. Al suo interno sarà presente un sistema d’allarme sonoro che scatterà alle urla del passante. Oltre alla tecnologia impiegata, ciò che ci lascia perplessi è il “dove” sarà collocata la nuova infrastruttura. Il sottopasso “meccanizzato” partirà da un varco ricavato nelle mura urbiche di via fratelli Bandiera; da lì partirà un tunnel che attraverserà l’area dell’ex-asilo Garibaldi in via Marconi, proseguendo per via Gramsci, passando all’interno della corte di palazzo Candiotti. Costo dell’operazione: un milione e 700 mila euro (circa), che saranno pagati all’azienda vincitrice dell’appalto, la pugliese Freda Costruzioni srl di San Gregorio Magno, tramite la cessione di un bene immobile; il Comune cederà un appezzamento di terreno edificabile, sito in località Borroni.
Questo “tunnel” è l’ennesima nuova opera che la giunta del sindaco Nando Mismetti ha pensato per rigenerare il morente centro storico. È stata presentata come infrastruttura che servirà per arrivare più “agevolmente” in centro. Cosa mai cambierà con un tunnel, visto che dal parcheggio del Plateatico a piazza della Repubblica s’impiegano nemmeno dieci minuti a piedi e che non si deve attraversare una quattro corsie, ma si passa attraverso bei palazzi? E ancora: non volevano pedonalizzare il centro? Suscita imbarazzo pensare che la scorsa settimana, in consiglio comunale, sia stata approvata (17 a 9) la mozione presentata da Sel per la “nuova viabilità del centro storico”. Si chiede alla giunta di presentare in tempi brevi (entro settembre 2012) un piano di misure volte a definire un progetto di mobilità per il ripopolamento, la valorizzazione e la logistica che devono ruotare intorno ad una “decisa limitazione del traffico veicolare nel centro storico, con conseguente forte ampliamento delle aree pedonali”. Che utilità ha un sottopasso per facilitare il passaggio pedonale in un’area a traffico limitato o addirittura chiuso? Mistero.
Più sorprendente è la reazione di alcuni giornali genuflessi: “una di quelle opere infrastrutturali che fanno candidare Foligno in Umbria città d’avanguardia”; “Chiaramente sarà un incentivo in più per il turista ma soprattutto per il folignate a frequentare la parte storica della città risparmiando carburante e inquinamento”.
Le case in centro sono arrivate a costare meno di mille euro al mq. Questa svalutazione avrà pure un significato? Lo ripetiamo: è inutile continuare a progettare tunnel sotterranei, ponti pedonali, esternare idee del tipo “funivia dall’ex-Zuccherificio all’Alunno” e continuare a costruire per “entrare” in centro, quando quest’ultimo è vuoto come il buco di una ciambella e di non vasta estensione.
© Gazzetta di Foligno – SONIA RICCI