Settimana politica 2012 – 16
Anche il Sindaco denuncia le assenze dei consiglieri
Nel discorso ai folignati per la festa della Liberazione del 25 aprile il Sindaco accenna ai numerosi consigli comunali che non si sono svolti per mancanza del numero legale. La dignità dell’istituzione richiede la presenza dei consiglieri eletti, per cui non è giustificabile, per Mismetti, che molti di loro non onorino la convocazione dell’assemblea rappresentativa. Dal 2009 si sono verificate 281 assenze per 67 sedute. Nella maggior parte dei casi quelli meno presenti sono stati i consiglieri di maggioranza, solo nell’ultimo anno più assenti sono stati i consiglieri di minoranza (19 contro 18, sindaco compreso). Giovanni Carnevali, già assessore e dimissionario in questa legislatura, ha il record di assenze nel 2009. Nel 2010 la graduatoria degli assenti è guidata Massimo Metelli, a seguire Sergio Cecchini, ancora Carnevali, Roberto Ciancaleoni, Alessandro Pacini e Giada Bollati. L’anno scorso Roberto Ciancaleoni ha disertato 17 sedute consiliari su 21; Valentina Gualdoni è stata assente 11 volte. Quest’anno 6 su 7 le assenze di Silvia Stancati. Tra i più assidui sono Graziano Angeli e Giovanni Patriarchi (zero assenze nel 2010), Ivano Bruschi, Maura Franquillo, Elio Graziosi, Matteo Santarelli e Lorella Trombettoni. Da inizio 2012 non sono mancati mai all’appello il presidente del consiglio comunale Sergio Gentili, Graziano Angeli, Luca Bellagamba, Alessandro Borscia, Ivano Bruschi, Elio Graziosi, Paolo Gubbini, Alessandro Pacini, Omero Savina e Lorella Trombettoni.
Bilancio di fine mandato: provvedimento stralciato dal Governo
Tra i numerosi provvedimenti del Governo Monti doveva esserci anche l’obbligo del bilancio di fine mandato per gli enti pubblici amministrati dagli eletti dal popolo. La norma è stata poi cancellata. Con il bilancio di mandato, per esempio, il sindaco uscente avrebbe dovuto mettere per iscritto e firmare il proprio bilancio amministrativo, ciò per trasparenza e rispetto verso il suo successore. Con questo atto formale sarebbero vanificate quelle giustificazioni e scarichi di responsabilità sulla precedente amministrazione, frequenti e utilizzate per coprire inefficienze e ritardi. Per chi succede a se stesso, come avviene spesso, questo paletto sarebbe almeno sprone per migliorare.
Vus e Bonificazione: liti e accordi sui contributi di scolo
Filipponi di Impegno Civile chiede al sindaco chiarimenti sulla vicenda relativa alla gestione dei contributi per le acque reflue che vede protagonisti Vus e Consorzio di Bonificazione umbra. La Bonificazione ha reclamato mancati versamenti dei contributi di scolo da parte di Vus per gli anni dal 2005 al 2008: 180.000 euro per il primo anno, 270.000 per il secondo, 276.000 per il terzo e il quarto. L’Ambito territoriale ottimale, struttura cui è affidata la gestione delle risorse idriche, con un accordo con il Consorzio di Bonificazione, ha stabilito il contributo di scolo a carico di Vus in 235.000 euro annui per il periodo 2011-2015 e ha deliberato il pagamento di 822.000 euro per il periodo 2006-2010 più un una tantum di 352.000 euro da rateizzare in cinque annualità a partire dal 2011. Al Consorzio è stato riconosciuto anche il pagamento di 180.000 euro quale ultima rata relativa agli anni dal 2002 al 2006. Un vero guazzabuglio intrigato: secondo Stefania Filipponi questi denari “non potranno che essere posti a carico dei cittadini”, che pagano i servizi legati alle acque reflue e alla depurazione. Il consigliere di Impegno Civile chiede anche come sia stata calcolata l’una tantum di 352.000 euro.
© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI