Settimana Politica 2012 – 15
Foligno-Spoleto: ricatti, sospetti e presidenza VUS a tempo
Giorgio Dionisi è stato nominato presidente della VUS Spa dall’assemblea dei 22 Sindaci proprietari con scadenza del mandato a giugno prossimo. Dall’opposizione spoletina e dal consigliere provinciale del Pdl Gianpiero Panfili si avanzano sospetti che la nomina di Dionisi, persona gradita al sindaco di Spoleto Benedetti, sarebbe “propedeutica ad un tavolo di trattative nel quale barattare l’eventuale riconferma della presidenza assegnata ad uno spoletino con un nuovo ampliamento della discarica di Sant’Orsola, punto nevralgico dell’intero ciclo di raccolta e di smaltimento dei rifiuti del comprensorio”. L’ex-sindaco di Foligno Maurizio Salari, coinvolto da Mismetti nel consiglio di amministrazione della stessa società di servizi, ha accettato, si presume, perché convinto di dover assumersi l’incarico apicale per traghettare la VUS nel periodo di maggiore incertezza gestionale.
Subito problemi per Giorgio Dionisi
Dal Consiglio Comunale di Spoleto arriva subito una delibera all’unanimità per annullare l’acquisto della sede folignate Vus di Viale IV Novembre, che avrebbe aiutato la Fils di Foligno a ridurre il pesante debito accumulato. Triste debutto per il neoeletto presidente Giorgio Dionisi di Spoleto.
Dualismo fuori luogo
Mismetti e Benedetti sono protagonisti involontari (?) di un dualismo poco edificante e anacronistico. Oggi in cui si cerca di aggregare i servizi pubblici locali con riduzioni di organismi, come gli ambiti territoriali integrati, comunità montane e aziende sanitarie, rivaleggiare per conquistarsi spazi di potere risulta avvilente; meglio impegnarsi a far quadrare i conti e diminuire le quote a carico del cittadino-contribuente.
Tre milioni per promuovere il turismo
E poi dicono, gli enti pubblici periferici, che i soldi non ci sono! Il ministero e la Regione Umbria si sono accordati per spendere 3 milioni per promuovere sulla rete internet il turismo nel “cuore verde d’Italia”. Turismo del camminare, cicloturismo e mountain bike, turismo equestre, vie dell’acqua, richiamo agro-alimentare: per attrarre visitatori in particolare da Nord Europa, Stati Uniti e Canada, Brasile e Cina. Certo che 3 milioni non sono pochi per un territorio che già si promuove da solo, per la sua storia, per le sue tradizioni. Speriamo almeno che non si ripetano gli sprechi regionali della cartellonistica della via Francigena di san Francesco, che serve poco e male indirizza. E di cui non si fa più manutenzione.
64.574 unità immobiliari a Foligno
Il dato è del 30 novembre scorso. Il risanamento edilizio avviato a tappeto dopo il terremoto 1997 ha inciso nel passaggio di unità immobiliari esistenti nella categoria maggiore, ovvero sono sensibilmente diminuite quelle censite in A/4, (popolari), A/5 (ultrapopolari) e A/6 (rurali). Addirittura gli uffici comunali hanno rivolto istanza all’agenzia del territorio per l’istituzione nel comune di Foligno della categoria A/9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici e storici) nella prima zona censuaria e delle categorie A/1 (abitazioni di tipo signorile) e A/9 nella zona censuaria seconda. Centinaia di accertamenti sono stati inviati ai proprietari per ottenere il “riaccatastamento” delle unità immobiliari con situazioni non coerenti con la realtà. Le abitazioni di tipo civile (A/2) sono la maggior parte del totale (16.158), le ville (A/8) 26, le abitazioni in villini (A/7) 1.603, quelle di tipo economico (A/3) 8.261, quelle popolari (A/5) 2.817, ultrapopolare (A/5) 562. Ad oggi non sono censiti né castelli né palazzi di eminente pregio, mentre 1.044 (A/11) sono gli uffici e gli studi privati. A Foligno siamo ricchi di negozi (C/1): 2.064. Da un catasto aggiornato dipende anche la lotta all’evasione di vari tributi collegati alla proprietà di immobili, primo quello della nuova imposta sulla casa (IMU) e poi quello della tariffa sulla igiene urbana (TIA).
© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI