Visita Pastorale all’Unità Pastorale di Spello

Una giornata di sole, un’atmosfera di entusiasmo, un sentimento di gioia per la presenza di un ospite tanto atteso, la chiesa colma di gente per ricevere il Vescovo, S.E. Monsignor Gualtiero Sigismondi, che ha concluso la Visita Pastorale nella parrocchia di Santa Lucia di Spello domenica 4 marzo, con la celebrazione eucaristica. Iniziata il 29 febbraio, la Visita Pastorale è stata ricca di incontri con i quali S.E. Mons. Vescovo ha potuto conoscere la realtà della nostra parrocchia e l’impegno che il sacerdote, don Ioan, i collaboratori e i fedeli mettono per far crescere questa comunità, giovane e in continuo sviluppo. Il Vescovo, sempre accompagnato dal parroco, ha incontrato il Consiglio Pastorale, i bambini del catechismo con i loro catechisti e i genitori, le quattro Comunità Neocatecumenali, presiedendo la celebrazione del sabato sera, e il Comitato per Capitan Loreto. Sono stati tutti momenti particolarmente intensi, con i quali abbiamo avuto la possibilità di conoscere un pastore dall’animo buono e profondo, guidato da una grande fede, di confrontarci con lui, di esprimere le nostre opinioni e le nostre necessità, con la certezza di essere compresi e ascoltati. A dare vivacità e colore alla Visita Pastorale sono stati i bambini del catechismo, che, a loro modo, durante l’ora del catechismo del sabato pomeriggio hanno subissato il Vescovo di domande riguardanti la sua esperienza di uomo di fede e hanno messo alla prova la sua fantasia con la recita della domenica mattina. La Visita Pastorale si è conclusa con un pranzo comunitario, in cui abbiamo ringraziato Monsignor Sigismondi per l’attenzione rivolta alla nostra piccola realtà, con la speranza di riaverlo presto tra noi. Egli ci ha salutato con affetto, lasciandoci una lettera colma di speranza e dell’incontro piacevoli ricordi!

SARA PILLI

Notizie storiche sulla parrocchia di S. Lucia in Capitan Loreto
La nuova chiesa e la parrocchia stessa di S. Lucia furono il frutto del fervore religioso e dei numerosi sacrifici del degno parroco di S. Lorenzo di Spello, D. Bernardo Angelini (1876-1960), coadiuvato dalla popolazione del posto. Come scrissero i giornali locali, nel 1938 gli abitanti attorno alla erigenda chiesa offrirono varie misure di grano per pagare i lavori di costruzione del sacro edificio. Ha la sua importanza riferire i nomi dei principali benefattori: Baldaccini Antonio, Brunozzi Bruno, Campagnacci Alessandro, Filippucci Giovino, Gentili Giuseppe, signorina Guiducci, Manini Pietro, Moscatelli Giovanni, Tardioli Sante, Messini Aldo. Costoro costituirono un Comitato provvisorio, di cui Aldo Messini fu segretario, per la ricerca dei necessari fondi economici. Il solerte Don Bernardo non dimenticò di impegnare “ottime giovani” a fare “il giro settimanale presso tutti i casolari, per raccogliere le offerte dalle donne, sia in denari, sia in uovi e generi”.
La prima pietra della chiesa, benedetta dal vescovo Stefano Corbini, era stata posta nel 1935; ma i lavori procedettero con lentezza a causa delle difficoltà economiche. Nel 1938 le fondamenta robuste e salde attendevano ancora che si sovrapponessero ad esse “le mura, i pilastri, le volte e il tetto”. Finalmente, dopo la seconda guerra mondiale, si poté consacrare l’altare maggiore il 17 settembre 1950 e nella domenica successiva si ebbe la festa inaugurale con vasta partecipazione di popolo. Mancavano tuttavia, ancora, la casa parrocchiale e perfino la sacrestia, per cui non si costituì la nuova parrocchia; terminati anche questi lavori, poté nascere nel 1955 la nuova comunità parrocchiale, la quale venne affidata al primo parroco Don Sergio Tassi, che fece il suo ingresso ufficiale il 28 ottobre 1956. La chiesa fu consacrata dal vescovo Giovanni Benedetti il 2 ottobre 1983.
Questa parrocchia contava nel 1985 poco più di mille anime (1085); oggi ne conta 1200.
Don Sergio Tassi si dedicò al ministero pastorale con grande generosità; tra le varie opere che egli curò, sono da ricordare l’ampliamento dei locali della parrocchia e i restauri radicali della chiesa; inoltre egli costituì un Circolo Acli e varie Comunità neocatecumenali; si dedicò a costruire un ampio presepe che avesse valore catechistico, ecc.
Don Sergio Tassi morì il 10 giugno 1998, dopo più di quarant’anni di servizio parrocchiale sempre in questa comunità. Suo successore è stato Don Franco Valeriani, coadiuvato da Don Benedict Pinheiro, di origine indiana. Don Franco istituì la Caritas parrocchiale e si dedicò particolarmente all’educazione dei giovani. Dall’Avvento 2009 il parroco è Don Ioan Eris, di origine romena.
Si noti che la cosiddetta “Chiesa Tonda” (o Madonna di Vico, o S. Maria di Vico), che costituisce un bell’esempio di architettura religiosa rinascimentale, appartiene pastoralmente a questa parrocchia, come vi appartiene la cappella di S. Antonio da Padova.

DANTE CESARINI

La realtà attuale
Con il parroco don Ioan Eris collaborano i membri del Consiglio Pastorale Parrocchiale quelli del Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici e tredici catechisti.
Riportiamo di seguito alcune risposte al Questionario Pastorale della Prima Visita Pastorale di Monsignor Gualtiero Sigismondi.
Nella Parte Terza, alla domanda: “Quali iniziative pastorali sono state avviate nell’ultimo triennio come risposta specifica alla necessità della ‘nuova evangelizzazione’?”, si risponde: “Catechesi comunitaria ai genitori dei bambini del Catechismo e, nei tempi forti, agli adulti”; successivamente si informa che “periodicamente si fanno in parrocchia catechesi agli adulti proposte dal Cammino Neo-Catecumenale”; sul coinvolgimento delle famiglie nella preparazione dei ragazzi ai Sacramenti, vengono indicati gli “Incontri periodici, con il Parroco, di verifica del cammino catechistico, e alcune attività ricreative”.
Nella Parte Quarta, si afferma che, per favorire la partecipazione dei fedeli della parrocchia, il Sacramento del Battesimo “si celebra durante la Santa Messa comunitaria”; si annota, poi, che la preparazione al Sacramento della Confermazione è “sistematica e dura due anni”; per dare continuità di presenza dei fanciulli e delle loro famiglie nella vita parrocchiale si indicano queste iniziative: “Campo-scuola estivo e attività di carattere ricreativo”; si fa presente che dai fedeli è “Abbastanza percepita” la centralità del Mistero Pasquale, che il trenta per cento della popolazione della Parrocchia partecipa alla Sacra Celebrazione dell’Eucaristia, e che durante l’anno si tengono le processioni “della Madonna del Rosario e della Patrona Santa Lucia”, “[…] che sono una manifestazione di fede”.
Nella Parte Quinta, don Ioan risponde affermativamente alle domande: “Si promuove una ‘pastorale d’insieme’, ricercando la collaborazione dei laici?”; “Si partecipa con interesse e spirito di comunione alla vita della nostra Chiesa particolare?”; “Vi è un’adeguata sensibilizzazione verso le cosiddette ‘Giornate’ della Chiesa universale, italiana e locale?”; “Buona” viene, inoltre, da lui definita la collaborazione nella nostra Diocesi tra Diaconi e Presbiteri, la funzione animatrice del nostro Consiglio Presbiterale e del Consiglio Pastorale Diocesano.
Per concludere, riferiamo che il parroco segnala come problema emergente nella Zona Pastorale di Spello, “Una adeguata pastorale giovanile e delle famiglie”; egli inoltre ritiene che si debba incoraggiare la formazione di Unità Pastorali, “[…] per la mancanza di sacerdoti”; infine, a suo avviso, è necessario, in ambito zonale, intraprendere insieme “La preparazione ai Sacramenti del Battesimo e del Matrimonio”.

SERGIO ANDREOLI

 

Notizie storiche su Spello

Certamente la città di Spello fu sede vescovile nei secoli V e VI, ma poi con l’invasione longobarda e la creazione del ducato di Spoleto, questa diocesi venne inclusa in quella spoletina. Soltanto nel 1772 la comunità spellana entrò nei confini della Chiesa locale di Foligno.
La chiesa di S. Maria Maggiore sembra risalire al XII secolo; all’inizio dipese dall’abbazia camaldolese di S. Silvestro vicino a Collepino, ma dal 1187 fu officiata da canonici propri; l’attuale casa parrocchiale fu appunto la sede del priore, mentre l’edificio a sinistra della facciata della chiesa era il palazzo dei canonici. Sarebbe difficile elencare le numerose opere d’arte che abbelliscono questa chiesa, basti ricordare che vi lasciarono le loro opere pittori come il Pinturicchio e il Perugino, scultori come Rocco da Vicenza, ecc.
Nel 1986 questa parrocchia incluse la parrocchia estinta di S. Andrea dentro la città. Va ricordato che nel territorio di questa parrocchia, come in quella di S. Lorenzo, si trovano molte altre chiese e cappelle, di cui alcune molto interessanti.
Tra i parroci del Ventesimo secolo va dato rilievo, per i molti anni della sua cura, a mons. Luigi Pomponi, economo spirituale nel 1915 e poi priore in S. Maria Maggiore dal 1916 fino alla sua morte nel 1963; lavorò dunque in questa parrocchia per quasi mezzo secolo. Si dedicò all’Azione Cattolica parrocchiale con molto zelo. Lavorò generosamente per la buona riuscita dei due Convegni Eucaristici cittadini nel 1925 e nel 1935. Fu anche ricercatore e divulgatore di informazioni preziose di storia locale.
La chiesa di S. Lorenzo fu edificata intorno al 1120 e intorno al 1178 fu officiata da un capitolo di canonici; lungo i secoli si è arricchita di numerose opere d’arte. Qui ricordiamo soltanto la cappella dell’Incoronata, dove si conserva la statua lignea di Maria, che secondo una tardiva tradizione fu donata da San Bernardino da Siena nel 1438. Questa cappella rappresenta molto bene la devozione mariana della comunità spellana: la festa dell’Incoronata si celebra, dal 1630, il martedì successivo a Pasqua.
Lungo i secoli, tra questa parrocchia di S. Lorenzo e quelle di S. Maria Maggiore e di S. Andrea (estinta nel 1986), fu escogitato un sistema di precedenze che riguardava i festeggiamenti in onore del patrono S. Felice, le iniziative devozionali come processioni, novene, duodene, ecc. Questo sistema, che ogni anno dava la precedenza all’una o all’altra parrocchia, veniva stabilito nel giorno del Corpus Domini. Tuttavia la pastorale, a Spello, era complicata dal fatto che le tre parrocchie erano distinte “per famiglie”, e non “per rione”; soltanto un decreto del vescovo di Foligno Giorgio Gusmini, in data 19 marzo 1912, le distinse per territorio. Tra i parroci recenti della parrocchia di S. Lorenzo è da ricordare particolarmente mons. Bernardo Angelini che officiò in S. Lorenzo dal 1904 alla morte (1960).
Il giudizio condiviso sul lavoro pastorale di mons. Angelini, durato ben 56 anni, è il seguente: egli non fu un contemplativo e mistico, bensì un uomo dall’azione intensissima e dall’iniziativa inesauribile; studiò le questioni sociali e cercò di creare intorno a sé un gruppo di generosi e di opere adatte. Due soprattutto ebbero vitalità: il circolo cattolico e la Cassa Rurale; a queste due opere sono da aggiungere l’Oratorio, una tipografia, una cereria, ecc. Si deve particolarmente a lui la pubblicazione di periodici come il “Bollettino parrocchiale” (1917-1920), l’“Incoronata” (1924-1931) e “La Squilla” nella sua prima fase (1935-1944).
La spiritualità laicale, a Spello come in quasi tutte le altre comunità della diocesi, si è alimentato per molti secoli mediante la costituzione di Confraternite, spesso dedicate alla Madonna o al SS. Sacramento. Dal 1938 i laici si impegnano volentieri per la cosiddetta “infiorata” per le strade della città, in occasione della processione del Corpus Domini.
Mons. Angelo Cappotti, ultimo parroco di S. Lorenzo, morto nel 2008, fu generoso miles Christi; a lui successe don Antonio Ronchetti, che era parroco anche di S. Maria Maggiore in Spello (dove succedeva al bravo e dinamico parroco Don Giuseppe Bertini), fu il primo priore che unì nella sua persona le due parrocchie. Dal 2009 nuovo priore parroco è Don Diego Casini.
Questa Unità pastorale comprende 8673 anime.

DANTE CESARINI

La realtà attuale

L’Unità Pastorale di Spello è formata dalle parrocchie di Santa Maria Maggiore e di San Lorenzo.
Con il parroco don Diego Casini collaborano, oltre ai vicari parrocchiali don Gabriele Budulai, p. Giorgio Roussos O.F.M., p. Luigi Ercole Scica O.F.M.Cap. (Collepino) e p. Simone Ceccobao O.F.M. (Armenzano), mons. Venanzo Peppoloni, il diacono Giuseppe Casini, i membri del Consiglio P., quelli del Consiglio P. AA. EE., venticinque catechisti, i volontari della Caritas P. e i ministri straordinari della Comunione Ester Romano, Claudia Boccacci, Domenico Mazzoni, Suor Adriana e Virginia Fregoni, che opera fuori parrocchia.
Riportiamo di seguito alcune risposte al questionario della Prima Visita Pastorale di Mons. Gualtiero Sigismondi.
A proposito della catechesi agli adulti, si scrive: “Il gruppo adulti si rinnova periodicamente. Le famiglie del gruppo Oratorio presentano maggiore stabilità e operano con finalità educative di crescita spirituale”; poco dopo si aggiunge che “Una coppia di psicoterapeuti collabora con il parroco nei corsi di formazione prematrimoniale”, e che la ‘formazione permanente’ si attua “attraverso incontri mensili e giornate di ritiro all’inizio e al termine dell’anno catechistico”.
In riferimento alla liturgia, si notifica, fra l’altro, che “è celebrata con il popolo la liturgia delle Lodi mattutine”, mentre “per promuovere la preghiera nella famiglia e della famiglia”, “l’iniziativa principale è la Domenica dedicata alla famiglia, durante il mese di ottobre. Da notare che anche nel mese di maggio si recita il Santo Rosario in diverse famiglie e in vari luoghi di culto della parrocchia”.
Le processioni, nelle quali “I fedeli sono fortemente coinvolti in un’esperienza di crescita comnitaria”, sono: “Via Crucis, il Venerdì Santo; processione del Cristo Risorto, il giorno di Pasqua; processione di San Felice, patrono di Spello; processione triennale della Madonna Incoronata, il lunedì di Pasqua; processione mariana per la chiusura del mese di maggio; processione del Corpus Domini”.
Riguardo alla testimonianza della carità, si informa:
-“La Caritas parrocchiale è presente, anche se ha qualche difficoltà ad avere una continuità di lavoro o di gruppo operativo costante; spesso ci si appoggia al volontariato di una o più persone”;
-“Si effettua una raccolta straordinaria di viveri nei tempi forti dell’anno liturgico: Avvento e Quaresima, e comunque sempre in occasione di particoari difficoltà”;
-“Ci sono numerose adozioni a distanza e sottoscrizioni missionarie, quando si celebra la giornata per le missioni dei Cappuccini”.
Nella parte del questionario che si apre con la domanda “Come siamo Chiesa?”, si dice che tre sono le Confraternite: del Santissimo Sacramento, di Maria Incoronata e di Maria Santissima; il Consiglio Pastorale “opera continuamente da diversi anni. La sua composizione ha come riferimenti della rappresentatività i diversi gruppi della parrocchia: Oratorio, catechisti, Caritas, Confraternite, giornale parrocchiale e uomini di buona volontà”; “L’Azione Cattolica è presente nel Settore Giovani e soprattutto in quello degli Adulti”; infine, “Radio e Gazzetta sono mezzi sicuramente in crescita, sia per i cambiamenti di sede che di direttivo; c’è una maggiore attenzione a rispondere alle esigenze di rappresentare meglio la realtà diocesana”.
In merito alle Zone Pastorali, si osserva che “attualmente sono fra loro separate. Negli ultimi anni, con il ritorno di alcune celebrazioni, si assiste ad una partecipazione comunitaria più numerosa. Tutte le altre attività sono proprie delle singole parrocchie”.
Per concludere, ricordiamo che il mensile spellano La Squilla riporta “ampie informazioni parrocchiali”.

SERGIO ANDREOLI

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