vuoto2

Scuola di formazione politica, una proposta per la città

Se non leggiamo male la situazione locale, preoccupa l’irrilevanza politica in cui sono adagiate o costrette le nuove generazioni. Non risulta particolarmente vivace il panorama delle iniziative e degli atteggiamenti dei partiti nei loro confronti. Dall’altra parte, alcuni comportamenti emersi dalla recente sanitopoli folignate rafforzano quanto già denunciato un paio di anni fa dall’ Agenzia Umbria Ricerche e cioè che i nostri ragazzi per la ricerca del lavoro sono stati abituati, dall’esempio degli adulti, a contare più sulle buone conoscenze che sulle competenze. Ma anche le migliori energie giovanili, che non confondono il tirocinio nel partito con l’ufficio di collocamento e si impegnano nel sociale con i movimenti e il volontariato, rischiano di fermarsi ad una solidarietà senza giustizia, se non maturano verso una progettualità politica. Infine, è lo stesso Consiglio comunale introvabile in più occasioni – mentre crescono ogni giorno i problemi del territorio – a suggerire l’opportunità di aprire un cantiere per una nuova fase di impegno politico e amministrativo da parte delle giovani generazioni. Un ritrovato e doveroso protagonismo dei giovani per la costruzione della città sarebbe oggi il migliore investimento sul suo futuro. Ma non basta desiderare il cambiamento e limitarsi alla denuncia. Occorre tornare a fare formazione. Occorre ripartire dalle coscienze e dalla responsabilità, aiutando i giovani a passare dal bene per sé – proprio della loro età – alla ricerca del bene comune. Questo compito educativo è dovere di molte istituzioni, dalla famiglia alla scuola, dalla Chiesa all’associazionismo. Spetta poi alle forze politiche far maturare vocazioni specifiche, dotandole di competenze e dei necessari strumenti. Le competenze, dunque, perché la buona volontà non basta. Né ripagano le improvvisazioni preelettorali alla caccia di qualche giovane esordiente da mettere in lista. Ed ecco la proposta. Perché il Consiglio comunale, con il concorso di tutti i partiti, non istituzionalizza una scuola di formazione politica per preparare i giovani e aggiornare gli aspiranti consiglieri e amministratori? Magari sulle materie di competenza dei Comuni e degli altri enti locali; sulla programmazione, la gestione, le responsabilità nell’amministrazione locale; sul quadro normativo e sull’azione della pubblica amministrazione. Non è detto, infatti, che i giovani messi in lista ad ogni tornata elettorale abbiano già studiato – grazie ai partiti di riferimento – lo Statuto del Comune di Foligno, conoscano i Regolamenti comunali, abbiano una qualche idea su cosa sia un bilancio, una società partecipata, la storia più recente dell’amministrazione cittadina con le cose fatte e i problemi irrisolti. Visto che gli adulti sono preoccupati per la distanza dei giovani dalla politica, non sarà difficile trovare, a livello locale, funzionari, dirigenti ed esperti disposti a dare gratuitamente il loro qualificato contributo all’iniziativa, che, se promossa dal Presidente del Consiglio Comunale, avrà il plauso di tutte le forze politiche. E di chi ha a cuore il futuro della città.

0 shares

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Skip to content