“Silenzio e Parola: cammino di evangelizzazione”
Presentato anche a Foligno il messaggio del Papa per la 46° Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali
Era il 4 dicembre 1963, quando, con il Decreto conciliare “Inter mirifica” sugli strumenti della Comunicazione Sociale, il Concilio Vaticano II promuoveva l’indizione di una giornata annuale dedicata ai “mass media”, con una duplice attenzione a quelli gestiti direttamente dalla Chiesa e agli altri organi di informazione. Istituita a partire dal 1967, per volontà di Paolo VI, la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali si svolge la Domenica che precede la Pentecoste, avendo per oggetto un tema reso noto il 29 settembre dell’anno precedente, festa dei Santi Arcangeli, e meditando un messaggio reso noto dal Santo Padre il 24 gennaio, memoria di san Francesco di Sales. L’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali di Foligno ha convocato per sabato 28 gennaio i giornalisti delle testate d’informazione locale, invitandoli ad una riflessione del Vescovo, S.E. mons. Gualtiero Sigismondi, basata sul Messaggio di Benedetto XVI, e sollecitando una tavola rotonda su “La comunicazione della Chiesa, sulla Chiesa e con la Chiesa”. A fare gli onori di casa, insieme con il Vescovo, sono stati i collaboratori della Gazzetta di Foligno e di Radio Gente Umbra, i due strumenti che, con il sito internet e l’ufficio stampa, curano il settore delle comunicazioni sociali in diocesi. Tra i partecipanti, giornalisti dei principali organi d’informazione locale, che hanno dato vita con il Vescovo e i collaboratori della Diocesi ad un interessante quanto franco scambio di indicazioni utili e di “chiavi di lettura” per comprendere la Chiesa e farne comprendere le dinamiche nel campo dell’informazione. Il Vescovo, a partire dall’evento evangelico della guarigione del sordomuto, ha indicato ai giornalisti presenti l’importanza del silenzio e dell’ascolto invitandoli ad essere “traduttori”, trasmettendo il senso vero delle vicende senza estrapolarle dal contesto e senza cedere al sensazionalismo irrispettoso della persona umana.
© Gazzetta di Foligno – FABIO MASSIMO MATTONI
