Settimana Politica 2012 – 3
Amministratori: usate i mezzi pubblici
Usare di meno le auto blu, anzi ridurle, e preferire i mezzi pubblici: è quanto stabilisce un decreto governativo. Nel 2010 in Umbria risultano 41 auto di rappresentanza di enti pubblici. Il Comune di Foligno ne ha tre. Sarà, quindi, possibile d’ora in poi incrociarsi con Mismetti, colleghi amministratori, direttore generale e dirigenti comunali in bici, in treno o in auto… o a piedi.
A proposito di inquinamento
A gennaio continua l’inquinamento da traffico. L’emissione di polveri sottili ha superato il livello consentito per più giorni. Perché si prendano provvedimenti si deve arrivare all’emergenza. Il piano del traffico cittadino è obsoleto: il tappo di ponte San Magno e la fila interminabile di Via dei Mille, ad esempio, sono intollerabili; mentre il doppio senso di Viale Umbria e forse di Via Nazario Sauro potrebbe essere la soluzione. Ancora: aver dirottato tutto il flusso automobilistico su Porta Romana ha incrementato l’inquinamento.
I redditi personali della Giunta, più curiosità che altro
Per la trasparenza, vengono resi noti ai cittadini i patrimoni dei consiglieri e degli amministratori comunali. Ce ne sono due che hanno redditi annui lordi superiori ai 100.000 euro, due che non ne hanno proprio. Non serve sapere chi sono i più ricchi e quelli più poveri, perché altri sono i dati da rendere pubblici, come quelli relativi alle consulenze. In ogni caso una nota va fatta. Destano preoccupazione (?) le denunce dei redditi di alcuni degli avvocati presenti in consiglio comunale, i quali certificano ricavi annuali talmente bassi da essere inferiori a quelli di un operaio comune.
…E quelli che incidono sulle casse pubbliche
Le consulenze e le collaborazioni continuate hanno sempre rappresentato una voce corposa nei bilanci pubblici. Per la trasparenza da qualche tempo vengono pubblicati i nomi di coloro che usufruiscono di questi corrispettivi. Seppur Regione, Provincia e Comuni le abbiano sensibilmente diminuite, quello di Foligno addirittura azzerate, le consulenze restano ancora in vigore. Il consigliere di opposizione Monni interroga la Giunta sulla ricca consulenza regionale rinnovata per altri 3 anni a Paolo Eusebi, già capogruppo Ds in consiglio comunale a Foligno. Monni si chiede se non esistano tra il personale le stesse competenze affidate ad Eusebi e se scegliere ex-militanti politici dello stesso schieramento della maggioranza sia opportuno o trasparente.
Crisi economica in Umbria: non sarà di sistema?
Dei 366.000 occupati nel 2010, 230.000 lavorano nei servizi, 111.000 nell’industria, 16.000 nell’agricoltura. Degli occupati 51.000 sono dipendenti pubblici. In particolare: gli umbri sono un popolo di risparmiatori; l’Umbria ha una vocazione turistica propria; gli agricoltori sono sempre meno e con redditi in calo; l’industria manifatturiera è dipendente dall’esterno; c’è una spesa pubblica pro-capite alta, se confrontata con regioni più ricche. Peculiarità umbra è che l’edilizia, ora in ginocchio, negli ultimi decenni è stata il traino principale. Il sistema Umbria ha, dunque, molte criticità, ma anche tante opportunità. Tra le prime anche l’inquinamento da traffico e la presenza di tre discariche di rifiuti continuamente ampliate, a dispetto di una raccolta differenziata ancora insufficiente. È una crisi tra le tante o piuttosto di sistema? Alcune soluzioni possibili. Il turismo è da sviluppare, perché attira capitali freschi; bene il potenziamento dell’aeroporto regionale, anche se la nuova stazione ha richiesto una spesa notevole. Si possono inventare e mettere in rete molte iniziative che utilizzino il vasto e antico patrimonio urbanistico (Foligno ha tanti palazzi storici; è da proporne la visita). Puntare sull’economia “verde” è sfruttare risorse naturali per produrre ricchezza. Le banche in Umbria devono essere condotte a finanziare innovazione e idee, incoraggiare i giovani a mettersi in proprio. Esse non possono essere solo raccoglitrici di denaro da vendere altrove.
© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI