2012

Come è stato il 2011. Come sarà il 2012

I consiglieri comunali Borscia (PD) e Meloni (PDL) tracciano un bilancio politico dell’anno appena trascorso e prospettano le scelte future

Le date che segnano la fine di un periodo e l’inizio di un altro sono per loro natura momenti di bilancio. Con l’arrivo del 2012 per l’amministrazione comunale si rinnova la prassi di verificare la qualità e la quantità dell’attività svolta e puntualizzare quella futura. Vogliamo assolvere a questo compito nella maniera meno rituale possibile per cercare di dare un contributo concreto al miglioramento della nostra città. Il bilancio di ogni attività associativa, economica, culturale e istituzionale non può prescindere dal contesto in cui opera. Noi, come ormai è da tutti condiviso e compreso fino in fondo, stiamo operando in una crisi senza precedenti, che sta mettendo a dura prova la tenuta degli aspetti portanti della società. La mancanza di finanziamenti impone, infatti, scelte coraggiose e limita pesantemente il campo d’azione degli interventi.
Fermo restando tutto questo, possiamo vantare dei risultati, secondo noi, nettamente positivi. Abbiamo saputo rivalorizzare il centro storico nel suo complesso. Il consuntivo della pavimentazione è stato sicuramente un successo, che, rimodernando e proiettando al futuro la città – alla quale si stanno restituendo anche le aree del vecchio ospedale e dell’ex-zuccherificio -, sopisce le numerose polemiche che hanno accompagnato la sua progettazione e le fasi della realizzazione. Queste si sono dimostrate, quindi, strumentali e improduttive. Noi non adopereremo mai la prassi delle critiche preconcette, ma cercheremo sempre di valutare i fatti nella realtà, poiché la lungimiranza deve essere sempre la caratteristica che contraddistingue ogni buon amministratore.
Abbiamo cercato di tener fede agli impegni assunti in campagna elettorale facendo delle questioni ecologica e culturale il fiore all’occhiello del nostro modus operandi.
Le piste ciclabili, la riqualificazione delle chiese di Santa Caterina e dell’Annunziata e l’inaugurazione del museo archeologico di Colfiorito sono lì a dimostrarlo.
Su questa strada abbiamo intenzione di proseguire perché pensiamo che cultura e turismo siano il fondamento più solido su cui poggiare le basi per il rilancio di una comunità. Vogliamo rimettere Foligno al centro di una viabilità che, unendo le due sponde tirrenica e adriatica, rivitalizzi quell’importanza nodale che aveva rappresentato la ferrovia nel secolo scorso. In questa direzione va segnalato anche l’imminente inizio dei lavori per la realizzazione della piastra logistica, che consideriamo un importante volano per lo sviluppo economico della nostra comunità.
Completa il quadro l’impegno a favorire tutte le iniziative che ruotano intorno all’ecologia. Sosterremo coloro che  intraprendono attività economiche-produttive che sappiano coniugare questa esigenza con tecnologie d’avanguardia ed operatività dall’alto contenuto professionale e tecnico. Stanno riprendendo vigore tutte le idee legate alla riconversione energetica e in particolare, tra i percorsi ipotizzati per il fabbisogno elettrico, si parla sempre di più di fotovoltaico (già installato in alcuni siti comunali), di modi per incentivarlo e di progetti per realizzarlo.
Fa sicuramente parte del piano di riqualificazione ambientale l’ambizioso programma per il raggiungimento di una totale efficienza nella raccolta differenziata. Siamo partiti da poco, ma l’obiettivo del 40% già traguardato nel 2011 e il 50% previsto per quest’anno, dimostrano l’efficienza e l’impegno dell’amministrazione.
Passando a valutazioni più prettamente politiche, facciamo nostro l’appello del sindaco affinché il più vasto strato di forze politiche, superando steccati e barriere ideologiche, sappia misurarsi con i reali problemi della città e possa contribuire fattivamente al  miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini.

Alessandro Borscia (PD)

 

Con la fine del 2011 siamo arrivati a circa metà legislatura: l’anno passato è stato l’ultimo anno in cui il comune ha beneficiato dei sostanziosi aiuti governativi del terremoto del 1997 (se non erro, nel 2012 ci saranno gli ultimi 800.000 euro, mentre per le pavimentazioni i soldi sono già stanziati). Per sopperire al ridursi dei finanziamenti, già dal 2010 la Giunta Comunale aveva deciso alcuni aumenti, ma è soprattutto nel 2011 che questi si sono moltiplicati. Il grave errore della Giunta Mismetti è stato quello di costruire i bilanci comunali su finanziamenti che erano provvisori in virtù dell’evento sismico; infatti, non appena questi sono diminuiti, la Giunta comunale è stata costretta a mettere le mani nelle tasche dei cittadini. A tal proposito è doveroso ricordare che nell’ultimo biennio sono aumentate l’Irpef comunale, la tassa sulla bonificazione, in un silenzio quasi totale l’acqua (al di là delle chiacchiere “pubblica o privata”…), le rette degli asili nido (e sono diminuiti gli operatori), i loculi cimiteriali, la tassa sui rifiuti (in maniera esponenziale) e sono state più o meno create dal nulla e in maniera piuttosto disorganizzata e goffa alcune tasse come quella sul bollino blu delle caldaie, priva di senso e con il solo scopo di rimediare 2-300.000 euro; infine, considerato che i cittadini di Foligno negli ultimi tempi hanno rispettato di più il codice della strada e sono incorsi in minori sanzioni amministrative, è stato deciso che nel corso di quest’anno si istalleranno numerosi autovelox nel territorio comunale per incrementare le entrate. Quindi questo può essere considerato per il Comune di Foligno l’anno delle tasse. La cosa che più preoccupa è che a fronte di questi sacrifici non c’è nessun miglioramento dei servizi ai cittadini, basti pensare a quello che è avvenuto nella più importante azienda municipalizzata del comune, la VUS spa: il Presidente si dimesso da tempo e ad oggi non è stato ancora individuato un sostituto; in base ad alcuni provvedimenti governativi, siamo costretti a prendere decisioni su come privatizzare alcuni servizi e si arriva alla decisione in ritardo e in modo approssimativo. Nel frattempo si continuano a fare guerre di campanile su chi debba sedere sulle poltrone invece di fare un servizio ai cittadini, infine la raccolta differenziata rispetto agli altri comuni è ad una percentuale ridicola. L’ho già scritto in questa rubrica altre volte, ma intendo ripeterlo: la discarica di Sant’Orsola è quasi al collasso, la situazione di Napoli per la nostra città è dietro l’angolo!!! A questa situazione dobbiamo aggiungere la mancanza di prospettive future circa il mondo del lavoro. La cassa integrazione di alcune aziende importanti, come ad esempio la Merloni di Gaifana (non è nel nostro territorio, ma sono tanti i folignati che ci lavorano) e la Spigadoro, rende il futuro di tutti più incerto. A queste situazioni non vi è una risposta adeguata da parte del governo cittadino, infatti la piastra logistica ancora non si sta sviluppando, l’aeroporto è poco più di una cattedrale nel deserto e per la linea ferroviaria si rischia lo scippo per l’intraprendenza dei comuni di Assisi, Perugia e Gubbio. L’unica nota positiva è il rispetto dei tempi (a differenza delle pavimentazioni, che stanno mettendo in ginocchio il commercio nel centro storico) della SS 77, che, grazie all’intuizione del centro-destra, è fonte di tanti posti di lavoro. Credo che il 2012 debba essere l’anno della costruzione di un percorso nuovo e in un momento così difficile si debba contribuire tutti insieme a migliorare la nostra città. Noi eravamo, siamo e saremo sempre pronti a dare il nostro sostegno quando questo serve alla città.

Riccardo Meloni, PDL


 

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