Giorgio Floridi

Lascia la scuola, non la corsa

Abbiamo incontrato il prof. Giorgio Floridi, simbolo vivente dell’atletica folignate

La comunità cittadina comprende in sé svariate figure di personaggi singolari, noti a tutti ma solitamente sconosciuti alla cronaca o alla ristretta cerchia di “chi conta” o “vorrebbe contare”. Folignati che fanno “sentire” la propria presenza in silenzio, con il lavoro quotidiano prolungato negli anni, che determina la loro insostituibilità. Uno di questi è il professor Giorgio Floridi, atleta ed ex-insegnante – è andato in pensione il mese scorso – , conosciuto da almeno tre generazioni di alunni, atleti e sportivi. Con i suoi inconfondibili baffi neri (oggi “sale e pepe”) e il suo fisico smilzo e scattante (a dispetto dei suoi 60 anni appena compiuti) rappresenta un modello nell’immaginario di tanti sportivi folignati. Atleta di buon livello nei suoi trascorsi giovanili (anche se utilizzare questo aggettivo nei suoi confronti sembra un paradosso, poiché, per molti aspetti, per Giorgio Floridi il tempo sembra essersi fermato), il professore è ricordato anche per essere stato, ed esserlo tuttora, uno dei preparatori atletici più noti e richiesti dello sport agonistico folignate. Per molti dei suoi ex-studenti e per tutti gli ex-allievi sportivi è come un mito tuttora in attività. Da giovanissimo è stato un valente atleta nella disciplina dei 3000 metri “siepi” e in altre specialità del “mezzofondo”, dove concorse ai successi nazionali del C.U.S. Perugia degli anni Ottanta. Nel 1988 Floridi è stato l’artefice della fondazione dell’Atletica Foligno, oggi A.S.A.L., insieme a Igino Gagliardi e Franco Ceppitelli. Il prof. Floridi non ha dimenticato le difficoltà incontrate per la mancanza a Foligno di strutture sportive, mancanza cronica giunta ai nostri giorni, nonostante la breve parentesi dell’inaugurazione della pista di atletica del nuovo stadio di Santo Pietro, che permise di ospitare i Campionati Italiani Juniores di atletica leggera nel 1996 e nel 1998. Ma oggi lo stadio non è più omologabile per ospitare gare regolari a motivo della mancata manutenzione, causata soprattutto – dice il professore – dal disinteresse delle istituzioni sportive cittadine per discipline “minori” come l’atletica leggera. Inoltre l’aver ospitato eventi e spettacoli non consoni alla funzione specifica di uno stadio non ha certo giovato alla conservabilità delle strutture sportive. Una condizione che stride con il tessuto sportivo reale della città, dice il prof. Floridi, che è in grado di fornire atleti capaci di raggiungere risultati rilevanti. Prova ne sia che la squadra femminile dell’Atletica Foligno per alcuni anni è stata ai vertici nazionali. Una carenza di dotazioni sportive che Giorgio Floridi ha avuto modo di constatare anche all’interno delle scuole superiori della città, in cui non mancano le responsabilità della Provincia. Infine, parlando delle tendenze dei giovani folignati verso lo sport, Floridi ci segnala un diffuso calo di interesse per le discipline agonistiche a vantaggio di un più comodo utilizzo di palestre e beauty center, come pure un esodo degli atleti più promettenti verso altre società più blasonate. C’è tuttavia una crescente pratica del rugby, disciplina relativamente nuova a Foligno, che possiede più di altre, a detta di Floridi, le caratteristiche di autentico spirito sportivo e agonistico.

© Gazzetta di Foligno – MARCO CALABRESE

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