Buon appetito!
Il giorno 21 ottobre 2011 la locandina del Corriere dell’Umbria titolava quanto riportato in fotografia. L’Associazione dei Ristoratori infatti qualche giorno prima aveva emesso un comunicato ufficiale che recitava:
“Ci siamo stufati dei Primi! Adesso, alla faccia della generale crisi e dei problemi che da tempo aleggiano sulle nostre teste, finalmente potremo organizzare il Festival dei Secondi!”.
A questo punto i problemi lamentati assumevano una connotazione politica tanto da arrivare in discussione in Consiglio Comunale dove un esponente della fazione reazionar-conservatrice, dopo anni di frustrazioni represse, ha sbottato:
“È ora di finirla con i Piccioni! Sono pesanti in tutte le salse, specie in quella “rossa”. Non li abbiamo mai digeriti!”.
Pronta è stata la replica di un esponente del partito rivoluzionar-progressista che ha risposto con veemenza:
“Basta al vile attacco dei deboli di stomaco che appioppano patenti di indigeribilità! I Piccioni non hanno mai avuto la patente e li abbiamo sempre ben governati!”.
Su tutti si levava l’intervento dell’esponente liberal-valoroso-democratico che con voce stentorea, lamentando l’ inefficienza dell’attuale governo, tuonava:
“Vogliamo le deiezioni anticipate!”.
Mitigava l’aspro confronto il Sindaco che annunciava ufficialmente:
“Daremo tutto l’apporto necessario ai Ristoratori, tanto che per l’evento da loro propugnato verrà battuta una moneta celebrativa; infatti siamo sempre stati favorevoli alla zecca!”.
Non potevano ovviamente mancare nella serrata polemica i Verdi-Animalisti che inviavano al Sindaco una perentoria petizione:
“Guai a chi li tocca: la colombina ha retto per secoli certa locale economia e pertanto pretendiamo che Piazza del Grano venga ribattezzata Piazza del Guano!”.
In ultimo per correttezza, da parte di numerosi cittadini smarriti, è stato chiesto un parere “super partes” ad un curato della locale Diocesi, notoria buona forchetta, che ha sentenziato in modo lapidario ma estremamente efficace:
“Tutti i salmì finiscono in gloria!”
© Gazzetta di Foligno – MARCO GUARINO