Settimana Politica 2011 – 36
Comune: come far quadrare i conti
Il Consiglio comunale del 29 Settembre ha approvato a maggioranza (17 dei 23 presenti a favore e 6 contrari) l’assestamento del bilancio di previsione 2011, con la destinazione di una quota dell’avanzo 2010. I dirigenti del Comune di Foligno hanno richiesto la variazione per poter assicurare il regolare svolgimento delle funzioni amministrative. L’avanzo risultato dal rendiconto 2010 era di 2.440.399,48 euro. Oltre ai 458.550 già previsti dal bilancio di previsione, ne viene ora utilizzato un altro milione e mezzo di euro: 316.000 per le spese correnti non ripetitive e 1.230.051 per le spese di investimento. Il Comune subisce le prime conseguenze della soppressione dei trasferimenti statali per il finanziamento delle spese per le funzioni fondamentali. In luogo di queste minori entrate, sono attribuiti all’ente locale per eccellenza tributi propri, compartecipazione al gettito o quote di gettito di tributi erariali e addizionali di imposte. Per il Comune di Foligno, almeno nel 2011, il minor introito è calcolato in una cifra modesta, ovvero 43.000 euro.
Cali per multe e oneri di urbanizzazione
Per quanto riguarda le altre entrate previste nel bilancio, il calo degli incassi di multe, specie quelle di divieto di sosta nel centro storico, a causa dei cantieri per la pavimentazione, è quantificato in 180.000 euro. Il crollo verticale del mercato edilizio ha costretto il ragioniere comunale a diminuire di 200.000 euro il valore degli oneri di urbanizzazione primaria, secondaria e del costo di costruzione. Nel 2008 si arrivò ad incassare quasi 2 milioni e mezzo, quest’anno la cifra è ridotta a 1 milione e duecentomila. Tra le entrate, restano i contributi regionali. Le somme più significative sono quelle per la locazione di immobili urbani e i finanziamenti agevolati per la tassa rifiuti.
Utile VUS: il Comune incassa
Entrata extra, ma non da buttare, è la quota utile VUS 2010. Il Comune, socio al 47,35% del capitale dell’azienda pubblica, incassa 257.540,25 euro, 8,25 ad azione, su un totale di 544.881,25.
Più tasse, meno spese
L’amministrazione comunale per garantire il pareggio finanziario ha dovuto aumentare il grado di copertura dei servizi a domanda individuale, come mense, asili, lampade votive e compartecipazioni sociali. Ha dovuto aumentare del 4,6% la tariffa igiene ambientale. Ha dovuto ridurre le consulenze, la spesa per il trasporto pubblico; ha limitato le spese generali di funzionamento e ha mantenuto il livello dei dipendenti. Per i futuri bilanci le prospettive sono non esattamente rosee. Intanto, fino alla fine del 2012, per assicurare il pareggio tra entrate e uscite, il Comune sta utilizzando (per il 75%) gli oneri di urbanizzazione della legge Bucalossi, quella per l’edificabilità dei suoli.
© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI