Settimana Politica 2011 – 32
Farmacie comunali: nuovo Consiglio di amministrazione
È stato nominato il nuovo Consiglio di amministrazione dell’AFAM, società di proprietà del Comune di Foligno: Antonio Montanari, in rappresentanza dei dipendenti, Filippo Guidobaldi e Matteo Santarelli, nominati dal socio pubblico. Come presidente è stato riconfermato Alessandro D’Ingecco, che ha risanato il bilancio con conti in attivo.
Rifondazione: abolire da subito le pensioni dei consiglieri regionali
I consiglieri del Prc Damiano Stufara e Orfeo Goracci hanno presentato una proposta di legge per abolire immediatamente il diritto a percepire la pensione degli attuali membri del Consiglio regionale; sarebbero interessati dalla nuova normativa anche gli ex-consiglieri che non hanno ancora maturato i requisiti. I denari risparmiati formerebbero un fondo per sostenere le famiglie in difficoltà. Oggi sono 93 i vitalizi erogati per conto della Regione Umbria agli ex-consiglieri per una spesa media di 2.600 euro al mese (in totale nel 2011 il costo è intorno ai 3 milioni di euro). Solo il 24% di questa cifra è coperto dai versamenti dei consiglieri regionali in carica. Il resto è sostenuto dagli incassi del fisco. Eros Brega del Partito democratico è favorevole all’abolizione, ma per il futuro Consiglio del 2015.
La presidente Marini taglia
Ambiti territoriali integrali, Consorzi di bonifica, Aziende sanitarie locali, Comunità montane: arriva il taglio della presidente Catiuscia Marini. I costi del complesso apparato burocratico umbro non sono più sostenibili e, di conseguenza, è improrogabile tagliare enti e strutture decentrate. Ridurre gli Ati, cancellare i Consorzi di bonifica, limitare, forse a due, le Asl: queste le decisioni che la Regione potrebbe adottare. Anche le Comunità montane dovranno unificarsi in un’unica agenzia regionale. Il risparmio è la parola chiave; ma ancora la Regione è pesante (record di dipendenti e dirigenti che costano 82 euro per cittadino) più che leggera, quella leggerezza auspicata, ma mai realizzata.
Vendita VUS COM: la rabbia degli spoletini
I consiglieri comunali di minoranza di Spoleto, oltre a contestare il Sindaco Benedetti perché ha disatteso l’impegno a informare il Consiglio comunale sulle decisioni per la VUS e ha disertato 4 consigli su 9 di amministrazione della società multi-servizi, chiedono chiarimenti sui verbali della discussione sulla vendita di parte delle quote di VUS COM. “Non si può vendere solo per avere la liquidità” è quanto affermano i rappresentanti di Rinnovamento e Gruppo Misto. Anche se non contrari alla vendita del ramo gas di VUS, Profili, Loretoni, Cardarelli e Monini sostengono che non si può vendere senza un piano industriale. Il valore stimato per la VUS COM è di otto milioni.
© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI