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Contraddittori i risultati degli studenti umbri

La scuola riapre anche in Umbria tra incertezze e inquietudini. Nota positiva – la Gazzetta l’aveva anticipata a fine luglio e la stampa locale l’ha via via messa in risalto – l’assunzione a tempo indeterminato di oltre mille precari tra insegnanti e personale non docente. C’è ancora silenzio, invece, sui risultati ottenuti dagli allievi della nostra regione nelle rilevazioni nazionali degli apprendimenti svolte nel passato anno scolastico in tutte le scuole italiane, statali e paritarie. Si tratta delle cosiddette prove INVALSI (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione) che hanno coinvolto tutti gli allievi delle classi seconda e quinta elementare, prima e terza della media e seconda della scuola superiore. In Umbria, gli alunni che hanno affrontato le due prove previste di italiano e di matematica sono stati oltre 38.000. I risultati – pubblicati nel sito dell’Ufficio Scolastico Regionale – appaiono contraddittori: gratificano molto i docenti del primo ciclo, ma lasciano l’amaro in bocca ai professori delle superiori. Nella scuola elementare e media, infatti, le percentuali delle risposte esatte date dagli studenti umbri nelle diverse prove si collocano tutte al di sopra della media nazionale. Risultati di piena eccellenza sono stati ottenuti nelle due classi della scuola elementare sottoposte a rilevazione, che hanno avuto gli esiti migliori in assoluto a livello nazionale in italiano e hanno raggiunto il secondo posto per la matematica nella classe quinta. Anche gli alunni della media, sebbene meno brillanti, hanno ottenuto validi risultati, soprattutto nella prova nazionale di italiano dove hanno raggiunto il quinto posto fra tutte le regioni nell’ambito dell’esame di stato conclusivo del primo ciclo, grazie anche al terzo posto conquistato dalle ragazze. Di segno opposto, invece, i risultati della scuola secondaria di 2° grado, che pongono gli studenti umbri nella metà inferiore delle graduatorie nazionali, con una impercettibile eccezione della prova di italiano degli alunni liceali collocatisi al dodicesimo posto. Inaspettati i risultati generali in matematica, dove i nostri stanno al quattordicesimo posto. Preoccupante l’esito degli Istituti professionali, al sedicesimo risultato assoluto in italiano e al quattordicesimo in matematica. Preoccupante anche il dato relativo alla regolarità degli studi, dove gli studenti in ritardo di almeno un anno nel percorso scolastico passano dall’8,9 della prima media al 18,6 nella seconda superiore. La presenza degli alunni immigrati, invece, che in Umbria percentualmente è più alta rispetto alle altre regioni, non sembra aver influito più di tanto sui risultati raggiunti. Offriamo questi dati alla riflessione delle scuole e delle famiglie per capire che cosa non funziona nelle scuole umbre che passano dall’eccellenza delle elementari alla non piena sufficienza – diciamola così – delle scuole superiori. Dirigenti e docenti di queste ultime potranno riflettere meglio sui dati relativi alla propria scuola. C’è da sperare che lo facciano, perché è in discussione la qualità del servizio scolastico.
© Gazzetta di Foligno – ANTONIO NIZZI

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