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Venticinque anni a servizio della Chiesa

Con una solenne, partecipata e sentita celebrazione eucaristica, il Vescovo S.E. mons. Gualtiero Sigismondi ha festeggiato insieme con l’intera comunità diocesana il suo XXV di ordinazione presbiterale lo scorso 29 giugno. Mons. Sigismondi ha ricordato la sua ordinazione, ricevuta dalle mani dell’Arcivescovo di Perugia mons. Cesare Pagani, in una Cattedrale gremita di fedeli che hanno voluto testimoniare la loro vicinanza al Vescovo e rendere grazie al Signore per il suo ministero sacerdotale, svolto nell’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve e a favore delle Chiese che sono in Umbria. Se il sacerdozio è eterno, come ha sottolineato il Vescovo, esso si rinnova ogni giorno con la gratitudine: quella del sacerdote ammesso a così grande mistero e quella del popolo a lui affidato. In occasione dell’anniversario di ordinazione presbiterale, il Vescovo ha ricevuto in dono dalla Diocesi la casula che ha indossato per la celebrazione, mentre le Monache Clarisse di Vallegloria di Spello hanno donato il camice ornato di preziosi ricami da loro realizzati. Crediamo, però, che il più bel dono ricevuto dal Vescovo sia stato l’affetto manifestato dai folignati: per usare le parole del Vicario generale, mons. Giovanni Nizzi, auspichiamo che ciò si traduca in una “rinnovata fiducia, docilità e collaborazione al suo ministero episcopale”.

© Gazzetta di Foligno – FABIO MASSIMO MATTONI

 

Il saluto di Mons. Giovanni Nizzi, Vicario Generale

Cattedrale di S. Feliciano, 29 giugno 2011
XXV di ordinazione sacerdotale di S.E. mons. Gualtiero Sigismondi, Vescovo di Foligno
Saluto di mons. Giovanni Nizzi, Vicario generale

Eccellenza,
secondo una tradizione ormai consolidata nel tempo, la nostra Diocesi a fine giugno ricorda gli anniversari più significativi delle ordinazioni presbiterali; a breve ricorderemo anche quelle diaconali. I venticinquesimi di ordinazione presbiterale stanno diventando purtroppo sempre più rari, senz’altro minoritari rispetto agli anniversari di più lunga data e ciò a motivo di quell’inverno vocazionale più volte da Lei ricordato e iniziato a manifestarsi a partire dagli anni ottanta del secolo scorso. Quest’anno, a tagliare il traguardo dei venticinque anni, non è un presbitero figlio della nostra Chiesa particolare, ma proprio Lei, carissimo Vescovo Gualtiero, la cui ordinazione episcopale di quasi tre anni or sono non fa certo passare in secondo piano gli anni del Suo ministero presbiterale, esercitato in gran parte a servizio delle Chiese che sono in Umbria. In questa solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo tutta la comunità diocesana si stringe attorno a Lei come in un abbraccio filiale e desidera ringraziare il Signore per il dono del suo ministero.
In questi primi passi del suo ministero episcopale abbiamo imparato a conoscerla più che come uomo di Chiesa, come uomo che ama la Chiesa, spronandoci sempre a saper camminare insieme. Abbiamo imparato a conoscerla come un uomo che affida alla testimonianza della propria vita il mistero di ciò che annuncia, lasciandosi plasmare e condurre dalla forza della Parola di Dio “Pascete il gregge di Dio che vi affido, sorvegliandolo non per forza ma volentieri secondo Dio; non per vile interesse, ma di buon animo; non spadroneggiando sulle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge” (1Pt 5, 2-3). Ma è soprattutto attraverso la Visita Pastorale, giunta ormai a metà del suo corso, che il nostro popolo ha potuto incontrarla, ascoltarla e soprattutto scoprirne la paternità. Nel contatto immediato e spontaneo con la gente, ha saputo con dolcezza e fermezza confermare i fratelli nella fede, mostrando ovunque, soprattutto nelle case abitate dalla sofferenza, l’immagine viva di Gesù Buon Pastore.
Con sentimenti di affetto e gratitudine Le facciamo dono di questa casula e di una pubblicazione che uscirà in occasione della Dedicazione della nostra Chiesa Cattedrale il 25 settembre prossimo e che, riportando buona parte del Suo magistero episcopale, sarà di utilità per tutto il popolo. Non è comunque difficile capire che il dono a Lei più gradito in questo momento, sarà quello di una rinnovata fiducia, docilità e collaborazione al Suo ministero episcopale, che a partire dal 1° luglio si allargherà ulteriormente in qualità di Delegato per i Seminari d’Italia, incarico a Lei affidato dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica.
Mentre affidiamo all’intercessione dei Santi Pietro e Paolo e dei nostri Patroni il cammino futuro della nostra Diocesi, invochiamo la Vergine Maria perché ottenga dal suo Figlio Gesù il dono della salute e della serenità nel Suo governo pastorale.

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