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Daniele Mantucci: “Il dopo Mismetti è già cominciato”

Il centrodestra traccia il bilancio di metà legislatura

Nel centrosinistra folignate si aprono crepe sempre più grandi e il centrodestra cerca far crollare l’intero castello. Ma senza puntare alla cosiddetta “spallata”, la convinzione – o forse sarebbe meglio dire la speranza – è quella di un’implosione a medio lungo termine. Da parte sua l’opposizione traccia un bilancio più che soddisfacente di questi primi due anni di legislatura, con il leader del centrodestra Daniele Mantucci che dichiara senza mezzi termini: “Il dopo Mismetti è già cominciato” a dire che si è già aperta una nuova fase – storica – della politica cittadina. “Come dicemmo in campagna elettorale, la compagine raccolta intorno a Mismetti sarebbe pur stata in grado di vincere le elezioni – ricorda Mantucci – ma non avrebbe potuto governare a causa di divisioni programmatiche, politiche e personali assolutamente inconciliabili tra di loro. E il logoramento di questa coalizione è sotto gli occhi di tutti”. Soddisfazione invece per il lavoro dei ‘suoi uomini’: il gruppo del Popolo della Libertà e di Cambiare Foligno hanno dimostrato di essere compatti, preparati, e soprattutto leali. “Avevo promesso di restare alla guida del centrodestra e così ho fatto cercando di fare il più possibile nell’interesse dei folignati – prosegue Mantucci – stiamo onorando il mandato degli elettori e siamo pronti a rappresentare l’alternativa di cui la città ha bisogno”. Sulla stessa linea Massimo Maggiolini, consigliere comunale e coordinatore del Pdl: “Non credo che certi soggetti avranno il coraggio di staccare la spina, comunque vada siamo pronti a tornare alle urne. Siamo gente libera, svincolata dai poteri forti della città e capaci di assicurare un futuro migliore a Foligno”. A metterci il carico, il capogruppo Riccardo Meloni: “Faranno la fine dell’Unione di Prodi, un assembramento di soggetti che imploderanno su loro stessi”. Per Marco Cesaro, presidente della commissione Bilancio “nel centrosinistra e nello stesso Pd è in corso una guerra tra bande che impedisce di governare, causando gravi problemi all’intera cittadinanza, specialmente in una fase così difficile”. Cesaro annuncia che il centrodestra ha segnalato alle competenti autorità di vigilanza, la mancata pubblicazione del piano triennale delle Opere pubbliche agli allegati di bilancio. Un fatto – è stato evidenziato – che rappresenta una palese violazione delle norme e delle procedure amministrative. Torna a infilare il dito nella piaga Daniele Mantucci: “Avevamo anche denunciato il sistema corrotto e clientelare che consente alla sinistra di governare da cinquant’anni, e quel che è emerso lo sta dimostrando, almeno per ora sul piano morale”. In prima fila anche i consiglieri pidiellini Consalvo Pichelli e Francesco Maria Mancia, vicepresidente del Consiglio comunale che ha promesso battaglia contro lo smantellamento dell’oasi verde in piazza San Domenico ed è tornato a chiedere fatti concreti sul fronte della raccolta differenziata. Infine un richiamo ai ‘colleghi di minoranza’. “L’Udc si era presentata sola alle elezioni, i folignati l’hanno messa chiaramente all’opposizione – sostengono – se entrasse in giunta si aprirebbero scenari mai visti, con un schieramento che arriverebbe sino a Rifondazione Comunista”. “Sino ad oggi hanno solo aumentato tasse e tariffe, lamentandosi di tagli che non ci sono dopo anni di bilanci ‘drogati’ dai fondi del terremoto – denuncia Meloni – siamo all’immobilismo, Foligno ha bisogno di cambiare in fretta”.

© Gazzetta di Foligno – CLAUDIO BIANCHINI

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