Riflettori sul Dancity Festival
La sesta edizione del Dancity Festival è ormai ai nastri di partenza. L’1 e il 2 luglio l’ormai tradizionale rassegna di musica elettronica e arti digitali richiamerà a Foligno artisti provenienti da tutte le parti del mondo. Ne abbiamo parlato con uno dei responsabili dell’evento, Giampiero Stramaccia: «Il titolo scelto per questa edizione del Festival è “Back to the future”, ad indicare la matrice dell’evento, ossia trovare nuove vie per avvicinarsi al futuro con i mezzi offerti dall’odierna tecnologia, partecipando al tempo stesso alla sua creazione. L’obiettivo è quello di rendere Foligno uno spazio adeguato ad ospitare non solo eventi standard, ma anche manifestazioni maggiormente sperimentali, così da attirare in città, oltre al pubblico affezionato, anche nuovi estimatori.
A tale scopo ci serviremo di spazi di notevole valore storico, rivitalizzandoli con le novità culturali e creative che il Festival propone. Infatti – prosegue Stramaccia – l’associazione Dancity non si è limitata ad ingaggiare artisti di caratura internazionale, ma si è fatta anche promotrice di progetti autonomi e innovativi, tra cui meritano una citazione l’incontro tra l’artista giapponese Oorutaichi e il coro delle voci bianche dell’Oratorio di Bevagna e il concerto che sabato 2 luglio, presso l’Auditorium S. Domenico, vedrà come protagonista Arandel, un artista francese legato a doppio filo al concetto di musica minimalista sviluppato da Steve Reich, assieme alla nostrana Dancity Ensemble, orchestra composta da musicisti provenienti dalla classica e dal jazz; infine, assolutamente da non perdere è l’esibizione del Balanescu Quartet, guidato dal violinista Alexander Balanescu, un quartetto d’archi che reinterpreterà i classici della musica elettronica, dai Kraftwerk a Brian Eno, dai Talking Heads ai Depeche Mode. Con esibizioni di questo tipo si punta ad avvicinare quel pubblico che solitamente non ascolta musica elettronica, mostrando quali intrecci sono attualmente possibili tra i vari generi».
Le location scelte per il festival sono l’Auditorium, il Foyer e il giardino di Santa Caterina (dove si svolgeranno gli eventi pomeridiani), l’Auditorium San Domenico e Palazzo Candiotti (dove si svolgeranno gli eventi serali, dalle 21 e 30 in poi). «Un ringraziamento particolare va ai partner istituzionali che sostengono il progetto Dancity Festival: il Comune di Foligno, la Provincia e la Regione e le ambasciate di Olanda e Norvegia, i collaboratori come Viaindustriae e Attack e i numerosi network che affiancano l’evento. È opportuno inoltre precisare che il festival non si limita esclusivamente ad offrire concerti, ma è affiancato da numerose iniziative collaterali: in primo luogo la performance teatrale AESSIDO, offerta da “La società dello Spettacolo” presso Palazzo Candiotti la notte tra venerdì 1 e sabato 2 luglio; inoltre il progetto “Dischi Disegnati”, che unisce il mondo della musica a quello dei fumetti, curato da Riccardo Moreschi con la supervisione del professor Kenzo Zeni Geva; i due Workshop organizzati dal SAE Institute, il primo dedicato ai “live performers”, nel quale si sveleranno i trucchi per realizzare e gestire un set live (venerdì 1 Luglio), il secondo invece dedicato ai produttori musicali e relativo all’evoluzione del mercato discografico e alle nuove possibilità distributive; infine, a grande richiesta, la seconda edizione del Workshop “Dancing days” organizzato da Viaindustriae, un’iniziativa che vede degli anziani eseguire coreografie di gruppo su pezzi di musica elettronica». Insomma il Dancity Festival si conferma ancora una volta come un’iniziativa che realmente ( e non solo sulla carta) reca un servizio culturale alla nostra città.