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Lettera aperta all’architetto Sig.ra Gae Aulenti

RICEVIAMO DA UN LETTORE E PUBBLICHIAMO

Gentile Signora,
Le scrivo questa lettera aperta per pregarla di rinunciare spontaneamente all’incarico, a lei affidato, di ristrutturare l’area dell’ex Zuccherificio di Foligno. Lei, come mi dicono, è una “star” dell’architettura moderna, una che ha lavorato a Parigi e in altre grandi realtà. Foligno non ha bisogno di Lei. Essa è una piccola città di gente semplice (ex contadini e piccoli artigiani, operai e pensionati) che forse neppure apprezzerebbe il suo talento. Foligno stessa è piena di architetti e ingegneri, giovani e meno giovani, che probabilmente saprebbero interpretare le esigenze della propria città meglio di Lei.

Non è forse Foligno la città che ha dato i natali al grande Giuseppe Piermarini, l’architetto della Scala di Milano? Pensi poi a quanto lavoro ci sarebbe per i nostri giovani laureati-disoccupati in una ristrutturazione di simili dimensioni! Veramente questa considerazione avrebbero dovuta farla i Signori che ci amministrano; ma tant’è. Non credo infatti che Lei, alla sua età, abbia ancora bisogno di affermarsi professionalmente ed economicamente in una piccola città come la nostra. Se comunque sarà Lei a fare i lavori La prego vivamente di risparmiarci altri capolavori come il “cubo” del suo collega Fuksas; non abbiamo bisogno di altri schiaffi.

Con gratitudine Francesco Lambrocco, cittadino in Foligno

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