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Investire e puntare sui giovani: parte da Spello la risposta alla crisi

Inaugurata a Perugia in via Settevalli l’undicesima filiale della BCC di Spello e Bettona.
Fiducia nel territorio, sostegno all’economia reale, solida e motivata struttura organizzativa: il credito cooperativo spellano indica la rotta.

Come fossero una squadra di giocatori pronti a scendere in campo, consapevoli dei propri mezzi e della propria missione, le undici filiali della BCC di Spello e Bettona lavorano all’unisono per la crescita del nostro territorio. Per formare un team ancora più competitivo occorreva calcare i prati del capoluogo umbro e ubicarsi in via Settevalli, nel cuore della vita produttiva perugina.

Così venerdì 10 giugno è stata inaugurata con una cerimonia in grande stile, molto partecipata e organizzata con cura e attenzione al dettaglio, una filiale luminosa, dal design ricercato e impreziosita dalle opere del Maestro Elvio Marchionni. La benedizione dei locali da parte di S.E. mons. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia, è avvenuta immediatamente dopo il consueto taglio del nastro, alla presenza di numerose autorità, dal Sindaco di Perugia Vladimiro Boccali alla Governatrice della Regione Umbria Catiuscia Marini, dal primo cittadino di Spello Sandro Vitali all’onorevole Gianpiero Bocci.
I convenuti sono stati accolti all’interno di una grande tensostruttura collocata nel vasto piazzale antistante allo sportello bancario, operativo in via Settevalli 131/F dal 16 maggio scorso.
Il direttore generale Maurizio Del Savio, commentando i dati forniti da Bankitalia, ha sottolineato che l’economia umbra è in grande sofferenza, che nella nostra regione tra il 2008 e il 2010 gli under 35 hanno perso il 6% dei posti di lavoro e che a languire in modo particolare è il comparto femminile. La BCC va in controtendenza e risponde alla crisi con un grande investimento, come quello dell’apertura di una nuova filiale. Inoltre un terzo dei 67 dipendenti sono donne, così come gli under 35, anch’essi uno su tre. Il condottiero marchigiano è fiero dei risultati ottenuti: 15 giovani sono stati stabilizzati negli ultimi due anni e non sono più precari, avendo un contratto a tempo indeterminato con la BCC di Spello e Bettona, banca che ha il 50% dei dipendenti laureati.
L’inaugurazione è proseguita con le riflessioni del vice-presidente del CDA Lucio Campagnacci (il presidente Franco Piermarini era impossibilitato per motivi personali), che ha evidenziato l’innovazione dei servizi offerti dalla nuova filiale (orario continuato dalle 9.00 alle 17.00 e apertura il sabato mattina) e l’importanza di ampliare l’area di competenza operativa, nella quale la BCC deve riversare almeno il 95% delle proprie attività. Con l’apertura a Perugia, la banca locale, che investe il 100% nel proprio territorio, mira ad aumentare il numero dei propri clienti (anche qui ricorre il numero 11, perché tante migliaia sono le persone che intrattengono rapporti con la BCC di Spello) e dei propri soci, passati negli ultimi quattro anni da 900 a 1600.
Per Paolo Pasca, direttore della Banca d’Italia, filiale di Perugia, “allargare il territorio significa ridurre i rischi, ma tale espansione deve essere sempre accompagnata da una selezione della clientela in modo coerente e dall’allargamento della quota sociale”, mentre Sandro Vitali, Sindaco di Spello, ha ricordato la figura di don Bernardo Angelini, parroco illuminato che nel 1907 con altri cittadini fondò la banca spellana per migliorare le condizioni dei ceti rurali e delle famiglie di allora, auspicando che attraverso una sempre più capillare conoscenza del territorio si continui a perseguire questo scopo con intelligenza e innovazione.
Il Presidente della Confcommercio di Perugia Giorgio Mencaroni ha invitato a “sostenere l’imprenditore sul territorio e a non dimenticarsi mai del territorio di provenienza” e Francesco Liberati, Presidente BCC Federlus, ha posto l’accento sulla funzione anticiclica delle Banche di Credito Cooperativo, capaci di aumentare l’erogazione del credito alle imprese, quando altri grandi istituti contraevano tali servizi.
Catiuscia Marini
infine, Presidente della Regione Umbria, ha concluso mettendo in risalto che “la BCC di Spello e Bettona non rinuncia a pensare al contributo per lo sviluppo” e che bisogna far sorgere qualche dubbio anche ai grandi gruppi bancari, ricercando sempre “un’etica nell’essere banca e nel fare credito, rispondendo alle richieste delle famiglie e delle imprese, ben sapendo che per rilanciare l’economia nessuna politica pubblica può sostituire la funzione autonoma degli istituti di credito”.
Le centinaia di persone presenti e i numeri conseguiti dalla BCC di Spello e Bettona sono la prova che è possibile raggiungere obiettivi di utilità sociale attraverso il mutualismo e la solidarietà, basandosi sulla famosa politica dei piccoli passi della Dichiarazione Schuman, che nel 1950 affermava: “L’Europa non potrà farsi una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto”.
Ecco che una società cooperativa può assolvere a funzioni sociali di grande respiro, puntando sul localismo, che non significa autarchia o ritorno al passato, ma riscoperta del “locale”, di uno spazio reale sul quale concretamente scommettere, investire, innovare. Significa conoscere la gente che abita e vive un territorio; per una banca, poi, vuol dire fornire gli strumenti per la creazione di un benessere diffuso, significa agevolare e incentivare la crescita economica, reinvestendo risorse finanziarie nel territorio di competenza.

© Gazzetta di Foligno – ENRICO PRESILLA

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