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Settimana Politica 2011 – 19

Il piano del traffico e della mobilità, i finanziamenti sulla rete stradale e ferroviaria in Umbria e la plitica regionale sulla famiglia nella “Settimana Politica” di Giancarlo Antonelli.

La Regione e la famiglia: 33 milioni per il bilancio 2011-2013
Asili nido, non autosufficienza, istruzione, contributi per l’affitto, abbattimento delle rette per gli asili, agevolazioni per la tassa rifiuti, associazionismo familiare e oratori: sono i settori che il bilancio regionale ha individuato per sostenere le famiglie. È stato creato un apposito contratto, denominato di sostegno (3 milioni di euro il finanziamento relativo), che adotta come parametri il reddito, l’insorgenza di un evento di rischio e il profilo sociale. Per l’erogazione del contributo si utilizza un avviso a validità annuale, sul quale le famiglie devono basarsi per presentare domande ai locali uffici del cittadino. La Regione, inoltre, potrà concedere un prestito – massimo 5.000 euro da restituire in 60 mesi, senza interessi – a nuclei familiari che hanno temporanee difficoltà economiche. Per facilitare il pagamento delle rette degli asili-nido, l’ente umbro prevede un contributo di 300 euro: quest’anno ne potranno usufruire 2.500 famiglie. L’attenzione alla famiglia, specie nei periodi di crisi economica, è lodevole. Ma l’intervento pubblico dovrebbe saper dare più tranquillità a chi perde il lavoro, a chi è in cassa integrazione, ai giovani che hanno difficoltà a occuparsi. Le banche, per esempio, non sempre garantiscono sostegno a chi si trova in queste situazioni precarie, mentre altri organismi finanziari sfruttano il bisogno per fare affari lucrosi.

Strade e ferrovie in Umbria: finanziamenti insufficienti
È finanziata, e non per tutti i fondi necessari, solo la “Quadrilatero”, cioè la società che ha l’appalto per la statale 77: 1 miliardo e 734 milioni sul costo totale previsto di più di 2 miliardi. Per l’ammodernamento della ferrovia Orte-Falconara – del raddoppio della linea si parla da 50 anni – il bilancio statale prevede 17 milioni per la tratta Spoleto-Terni, che, però, per essere completata, avrebbe bisogno di altri 480 milioni. Per l’intera opera ferroviaria il costo stimato è di 3 miliardi. La Fano-Grosseto, il nodo di Perugia, la Tre Valli e la Terni-Rieti, altre strade da completare, costano più di 4 miliardi e 500 milioni, mentre le casse statali dispongono di soli 400 milioni di euro. Altre, in buona sostanza, sono le priorità del Governo. L’Umbria, piccola regione, deve accontentarsi. A rischio anche la realizzazione della variante sud a Foligno, contestata opera stradale collegata alla Quadrilatero Umbria-Marche.

Foligno: decisioni sul traffico affidate a un gruppo di lavoro
Ne fanno parte, oltre a Sindaco e assessori ai lavori pubblici e all’urbanistica, il direttore generale, alcuni dirigenti, esperti di traffico e trasporti (Francesco Castellani e Massimo Di Mario), Metelli di Confindustria, Amoni di Confcommercio, Bianchini di Confartigianato, Santarelli della Cna, Angeli di Italia Nostra, Anzideo di Legambiente, Salari del Gruppo Valle Umbra Trekking, Mariani di Confesercenti, l’avv. Vanna Galligari, Ivo Morici come segretario. Questo organismo dovrà assumere decisioni sulle modifiche al piano del traffico e alla mobilità cittadina, a seguito di alcune variabili: le pavimentazioni delle vie storiche, l’inquinamento atmosferico giunto a livelli insostenibili e la realizzazione della variante nord (in costruzione) e della variante sud (a forte rischio finanziamento). Compito arduo, anche perché non sarà facile mettere d’accordo ambientalisti, commercianti, polizia municipale. Le decisioni adottate dovranno mediare interessi delle parti e diritto dei cittadini ad una città vivibile.

© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI

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