
Scontro interno al Pd e scintille tra partiti di centrosinistra
Il centrodestra sfida Mismetti: “ormai non ha più una maggioranza”
«Ci chiediamo, e chiediamo al sindaco Mismetti, se esista ancora una maggioranza alla guida di questa città, ma soprattutto, se questo centrosinistra allo sbando, sia capace d’impostare il futuro di Foligno». Così Daniele Mantucci, leader del centrodestra folignate, sferra un pesante attacco al primo cittadino e alla sua coalizione, attorniato dallo schieramento che lo ha sorretto alle recenti elezioni amministrative: i consiglieri comunali del Popolo della Libertà e Giada Bollati capogruppo della lista civica “Cambiare Foligno”. Gli esponenti del centrodestra denunciano una situazione allo stallo, parlano di un centrosinistra lacerato da divisioni interne e che, a causa delle liti tra alleati, ha di fatto bloccato anche l’attività del Consiglio comunale.
Ma spieghiamo i precedenti della vicenda: la scorsa settimana nella commissione Bilancio si doveva votare l’aumento della Tariffa di Igiene Ambientale (un ritocco all’insù del 20% – secondo il presidente della stessa – Marco Cesaro del Pdl), ma “a sorpresa” tre esponenti della maggioranza si sono astenuti facendo il gioco del centrodestra, che ha avuto campo libero per bocciare la proposta.
L’episodio è stato condannato da Ivano Bruschi capogruppo di Sinistra e Libertà, che ha puntato il dito sui dissenzienti Elio Graziosi e Maura Franquillo del Pd ed Emiliano Belmonte capogruppo dei Socialisti. Da qui, anche l’intervento di Giovanni Patriarchi, capogruppo del Partito Democratico che ha bacchettato i consiglieri ribelli richiamandoli pubblicamente all’ordine di scuderia, e ha inviato un ultimatum al Psi del tipo “nessuno è obbligato a restare in maggioranza”.
Per la serie “facciamoci del male” ecco la controreplica – sempre a mezzo stampa – di Graziano Angeli, Omero Savina e Paolo Gubbini consiglieri dello stesso Pd, che in un sol colpo restituiscono “pan per focaccia” al loro stesso capogruppo e all’alleato di Sinistra e Libertà mettendo nel mirino persino il presidente del Consiglio Comunale Sergio Gentili. «Come se non bastasse – fa sapere Francesco Maria Mancia, consigliere pidiellino e vice presidente del Consiglio comunale – ci è arrivata la richiesta di convocare una seduta straordinaria aperta alla cittadinanza sulla questione della cosiddetta “variante sud” e pensate che a sottoscriverla oltre a Stefania Filipponi di Impegno Civile e Massimo Metelli dell’Udc che sono all’opposizione, ci sono anche l’intero gruppo socialista, quello di Rifondazione Comunista e Sinistra Indipendente, la metà dei partiti che dovrebbero costituire la maggioranza».
© Gazzetta di Foligno – CLAUDIO BIANCHINI