Settimana politica 2011 – 14
Gli stanziamenti per il Fondo Sociale Europeo, la vertenza comune TMC, la situazione dell’acquedotto in via Damiano Chiesa e la gestione delle lampade votive al cimitero nella Settimana Politica di Giancarlo Antonelli
33 milioni per il fondo sociale europeo
A Bruxelles la presidente Marini, membro del comitato delle Regioni della Comunità europea (344 membri per i 27 Paesi), ha firmato per il Fondo sociale europeo. Nel 2011 sono più di 33 milioni e mezzo di euro i denari a disposizione per “adattabilità, occupazione, inclusione sociale, capitale umano, trans-nazionalità e interregionalità, assistenza tecnica”. I finanziamenti riguardano corsi di formazione professionale post-diploma, assegni di ricerca, aggiornamento e conversione per lavoratori con più di quarant’anni, cassa integrazione, sostegno per garantire un posto di lavoro a categorie svantaggiate (immigrati, disabili, donne, persone da cinquant’anni in su). Fino al 2013 il fondo sociale è garantito; poi si dovrà rinegoziare.
500 mila contro 3 milioni
Sono i risarcimenti in ballo nel processo iniziato e poi rimandato a dicembre prossimo, che vede protagonisti il Comune di Foligno e la TMC, società che fino a qualche mese fa gestiva i maggiori impianti sportivi comunali, come stadio, piscina coperta e palasport nella zona di Santo Pietro. Per il danno arrecato dall’ente locale, la TMC chiede 3 milioni di euro; mentre il Comune, che contesta la fondatezza della richiesta, ha presentato istanza di risarcimento per 500.000 euro. Si confronteranno due relazioni sullo stato di conservazione delle strutture sportive. Specie il palazzetto e la piscina hanno subìto negli anni deterioramenti: il primo, per la pioggia che cadeva dal tetto (fatto nuovo, non è durato nemmeno 15 anni), la seconda, per la ruggine che si è mangiata vasca e suppellettili. Domanda: il Comune ha vigilato adeguatamente sullo stato di conservazione e sul rispetto del contratto della TMC? Il vice-sindaco più volte ha ribadito che nulla devono rimproverarsi gli uffici comunali, ma non sono della stesso parere sia l’opposizione, sia la stessa società ex-gestore. Di sicuro la ruggine della piscina e l’acqua che cadeva copiosa sul parquet e sui locali del palasport non sembrano un’invenzione di TMC.
La maledizione della zona sportiva di Santo Pietro
Nell’attesa che la lentissima macchina giudiziaria assegni la ragione a una delle parti in causa, i denari per la riparazione del tetto sono stati finanziati dalla Provincia per circa 100.000 euro e il Comune deve far fronte al ripristino dell’efficienza della piscina. Per la zona sportiva di Santo Pietro c’è quasi una maledizione: tutti ricordano la fine della prima piscina coperta, abbattuta perché mal costruita. Oggi, inoltre, la pista di atletica dello stadio è deteriorata. Insomma, sui lavori pubblici sarebbe bene vigilare, sulle gestioni affidate a terzi lo stesso; altrimenti a rimetterci sono sempre le tasche dei cittadini. E prima che si trovi un colpevole per le opere mal eseguite e per le negligenze del mancato controllo passeranno altri anni invano; in più il Comune dovrà anticipare spese per la propria difesa, affidata a un noto studio legale romano.
Sulle toppe di Via Damiano Chiesa risponde il presidente Villa
Sergio Villa, presidente di Valle Umbra Servizi, risponde alla petizione inviata dai residenti per denunciare le frequenti interruzioni del servizio idrico, causate da rotture della condotta principale, scusandosi per il disagio arrecato. Villa precisa che la VUS ha avviato la progettazione del rifacimento del vecchio acquedotto con sostituzione contemporanea della condotta del gas. Ma reperire circa mezzo milione di euro per l’intervento non sarà impresa facile; non solo, ci sarà da aspettare molto tempo. Nel frattempo, aggiunge il presidente della società pubblica, si sono attuati accorgimenti tecnici provvisori per ridurre la pressione in rete (trattasi, ci dicono i frontisti, di tubazioni per la dispersione dell’acqua). La fiducia che la soluzione adottata potesse evitare ulteriori guasti è andata presto delusa: proprio in prossimità della tabella segnaletica “Borroni”, sabato 2 aprile si è rotta di nuovo la tubazione con fuoriuscita di acqua più vistosa del solito. Le toppe avanzano.
Censimento delle lampade votive
Dopo la fine della gestione “Menestò”, dal 1° Gennaio il Comune ha ripreso – sembra temporaneamente, in attesa di una gara di appalto – la gestione delle lampade delle tombe nei cimiteri. Chi usufruisce del servizio di illuminazione votiva nei cimiteri comunali deve compilare dei moduli (sono disponibili all’ufficio relazioni con il pubblico di Piazza della Repubblica, all’ufficio cimiteri di Via dei Mille, 47 e all’ufficio del cimitero centrale) e consegnarli entro il 30 giugno prossimo. Decorso tale termine, si procederà al distacco della fornitura.
© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI