Il Consiglio Comunale è inattivo da circa due mesi
Una volta si diceva “niente nuove … buone nuove”! Se non c’è nulla di cui parlare, di cui occuparsi e su cui ragionare, allora si potrebbe pensare che tutto fili via liscio come l’olio, all’insegna del “tutto va ben, Madama la Marchesa”!
Ed è così “al centro del mondo”, dove la vita amministrativa e cittadina scorre tranquilla: i nostri diretti rappresentanti non si riuniscono più dallo scorso anno, dall’ormai lontano 30 dicembre 2010. Eh già, il Consiglio Comunale di Foligno rischia di toccare un record tutt’altro che invidiabile, ovvero sia quello dell’inattività, che si protrae da circa due mesi.
La Conferenza dei Capigruppo è stata indetta per lunedì 21 febbraio e – nella migliore delle ipotesi – i consiglieri torneranno a rivedersi sotto il torrino lunedì 28 febbraio, dopo ben 59 giorni dall’ultima seduta. Come se in queste otto settimane la terza città dell’Umbria non avesse avuto nessuna problematica degna di avere l’attenzione della massima assise cittadina…
Ma che cosa avviene nel resto della regione? Giusto per rendersi conto di come e quanto lavorano gli altri consigli comunali.
Partiamo da Perugia, ovviamente: dallo scorso 20 dicembre 2010, a Palazzo dei Priori sono tornati a riunirsi il 17 e il 27 gennaio e già due volte a febbraio, esattamente il 7 e il 14. I cugini di Spoleto come si sono comportati? Dall’inizio dell’anno i consiglieri comunali sono tornati sui loro scranni il 17 e il 27 gennaio, tris di convocazioni a febbraio: il 7, il 10 e il 17. Spostiamoci fuori provincia, siamo a Orvieto. Sulla rupe il consiglio comunale è già stato convocato il 31 gennaio e lo scorso 7 febbraio. Più o meno stesse situazioni a Terni come a Bastia Umbra, a Città di Castello come ad Assisi.
O queste città hanno una marea di problemi complicati e ingestibili, oppure qualche problemino ce l’abbiamo… sulle rive del Topino!
Ci si lamenta tanto per un Parlamento bloccato – dice qualcuno – dai problemi personali del Premier e dai conflitti tra le istituzioni, ma a Foligno come si è giunti ad una “paralisi amministrativa” tanto lunga quanto (apparentemente) ingiustificabile?
© Gazzetta di Foligno – CLAUDIO BIANCHINI