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Visita Pastorale San Francesco

Intervista al parroco p. Domenico Fabbri

Caro Padre Domenico, come ha vissuto la sua parrocchia la visita del Vescovo Gualtiero?
Il nostro Vescovo ha voluto che la visita pastorale giungesse al termine di un percorso di crescita spirituale ed ecclesiologica molto preciso: “chi è la Chiesa” (assemblea diocesana), “che cos’è la Chiesa” (lettera pastorale), “come fare Chiesa” (visita pastorale). Col consiglio pastorale abbiamo pregato e compilato insieme i questionari. Abbiamo accolto il Vescovo nella nostra quotidianità, curando le liturgie e gli incontri con semplicità evangelica, per permettere a sua Eccellenza di avere un quadro completo e reale della situazione. Mons. Gualtiero è molto amato dai parrocchiani di s. Francesco, poterlo avere tra noi per qualche giorno è stata un’occasione bellissima che sta già portando frutti.

Quali sono stati i momenti più significativi?
L’ingresso l’abbiamo vissuta tutti con gioiosa partecipazione, il Vescovo ha definito la parrocchia un piccolo, ma prezioso frammento della Diocesi, dovuto alla presenza della nostra “parrocchiana speciale” che è la b. Angela; mons. Gualtiero ha voluto onorarla pregando spesso presso la sua urna ed in particolare presiedendo la liturgia angelana, che si tiene ogni primo lunedì del mese, ma che per l’occasione è stata posticipata a giovedì. Abbiamo ascoltato con interesse gli interventi sulla necessità della concordia che Sua Eccellenza ha indirizzato al consiglio pastorale, ai frati e ai movimenti (OFS, Cen. b. Angela, M.I., Comunità di s. Egidio). Bellissimo è stato l’incontro con i giovani (nel quale non mi aspettavo una così grande partecipazione!) e quello con le famiglie e i bambini del catechismo. Per la nostra parrocchia è stata una grande grazia!

Quali prospettive per la Parrocchia? La nostra parrocchia convive con due realtà che la caratterizzano profondamente: il convento dei frati minori conventuali ed il santuario della b. Angela. Il desiderio, che ha trovato profetica conferma nelle parole del Vescovo, è quello di intensificare la nostra disponibilità al Sacramento della Confessione. Sua Eccellenza ha ringraziato i frati per il servizio che offrono alla Diocesi, mostrando ancora una volta grande affetto per le comunità religiose. Anche io voglio ringraziare tutti i miei confratelli che mi hanno aiutato a preparare la visita.

Cosa rimarrà in lei di questa visita pastorale?
La grazia di essere stato vicino a mons. Gualtiero! Da sempre avrei tanto voluto avvicinarlo in modo informale, ma a causa della mia timidezza non osavo. La visita mi ha permesso di stargli vicino e di imparare molto da lui, perché il Vescovo per un parroco è anche “maestro” di vita e di annuncio evangelico. Le visite agli ammalati resteranno nel mio cuore come autentica scuola di carità. Tutti hanno accolto il Vescovo con viva speranza. Nel mondo ci sono tante speranze ma la “Speranza” è una: Gesù Cristo risorto!

© Gazzetta di Foligno – MARIO MESOLELLA

Notizie storiche
Al tempo di S. Francesco d’Assisi esisteva in Foligno una chiesetta dedicata a S. Matteo, ed era frequentata anche dal santo. Intorno al 1256 venne eretta, al posto di questa di S. Matteo, un’altra chiesa più ampia, dedicata a S. Francesco stesso. A cominciare dal 1796 questa seconda chiesa venne radicalmente ristrutturata; la nuova costruzione terminò nel 1856.
Pochi anni dopo, nel 1869, l’attiguo convento dei frati minori conventuali venne adibito a caserma dei carabinieri, i quali vi restarono fino al 1973.
Recentemente (2002) la chiesa ha preso il secondo titolo di “Santuario della Beata Angela”, rimanendo tuttavia Chiesa parrocchiale. Questa parrocchia contava, agli inizi del secondo decennio del XX secolo, 730 anime; nel 1940 manteneva quasi lo stesso numero, 700; nel 1985 scese a 610; nel 2010 ne conta circa 600; ma ecco la novità: bisogna aggiungere un centinaio di abitanti appartenenti ad altre religioni o confessioni.
Un parroco del XX secolo, che ha lasciato un segno indelebile nella parrocchia di S. Francesco, è p. Luigi Fratini (1905-1946: per 41 anni!).

Fu un vero apostolo. Nella sua relazione preparatoria alla Visita pastorale del Vescovo Giorgio Gusmini, datata 1912, si rammaricò che molti parrocchiani trascurassero di praticare la religione. Per ovviare a questa situazione inaugurò, il 7 febbraio 1912, il Circolo giovanile parrocchiale intitolato a S. Francesco, allo scopo di predisporre un futuro migliore. Diede inoltre massima importanza ad antiche devozioni, come le cosiddette “40 ore”. Naturalmente puntò anche sulla devozione verso la Beata Angela, in onore della quale aveva organizzato importanti festeggiamenti nel 1909, in occasione del centenario della morte. Il p. Fratini si prodigò per abbellire la Chiesa di S. Francesco: fece costruire un bel campanile, comperò un prezioso organo dalla ditta di Zeno Fedeli, si dedicò annualmente alla costruzione di un maestoso presepe, opera comunitaria della parrocchia, divenuto famoso in tutta l’Umbria. Soprattutto fu un uomo dal cuore generoso, pronto a venir incontro ai poveri e a servire le anime nel sacramento della Penitenza. La cittadinanza di Foligno conserva del p. Fratini una stima molto grande, anche perché durante i distruttivi bombardamenti che colpirono la città tra il 1943 e il 1944, egli rimase accanto alla sua Chiesa, qualunque cosa avvenisse.
Tra i parroci più recenti, vanno ricordati p. Domenico Foderaro, p. Giuseppe Bellucci, p. Mario Ciccoté, p. Vincenzo Bella. Attualmente è parroco p. Domenico Fabbri (2009- ), mentre il padre Domenico Alfonsi è la sapiente e generosa guida del “Cenacolo Beata Angela”, centro di spiritualità, di studio e di carità, risorto il 4 gennaio 1989 sul modello originale.

© Gazzetta di Foligno – DANTE ESARINI

La realtà attuale

Tra le risposte al questionario della Prima Visita Pastorale di S. E. Mons. Gualtiero Sigismondi, date dal Parroco di San Francesco, in Foligno, p. Domenico Fabbri O.F.M.Conv., nelle sezioni: Come annunciamo il Vangelo?, Come celebriamo e facciamo festa?, Come siamo Chiesa? e Come testimoniamo la carità e collaboriamo alla promozione globale dell’uomo?, riportiamo per i lettori della Gazzetta quelle che ci sembrano di comune utilità. In merito alle iniziative pastorali avviate “come risposta specifica alla necessità della ‘nuova evangelizzazione’”, vengono segnalati, oltre al Cenacolo della Beata Angela, di cui è direttore p. Domenico Alfonsi O.F.M.Conv., la Milizia dell’Immacolata e l’Ordine Francescano Secolare. Si fa poi presente che “I catechisti e gli animatori [dei vari gruppi] vengono scelti per la fede, cultura, disponibilità e per la loro partecipazione attiva alla vita parrocchiale”. Riguardo allo “spirito missionario” si afferma che “[…] viene alimentato con la Giornata Missionaria, con il Laboratorio Missionario e con le Missioni Francescane”. Dalla sezione liturgica del questionario in esame, si apprende che gli “animatori musicali” sono il maestro Aurelio Lezzi, p. Fernando Vergari O.F.M.Conv. e un piccolo gruppo di giovani; che “Vi è un ministro straordinario della Comunione, Silvio Petrini”, e che “I Frati sono disponibili per le Confessioni e per colloqui personali. La risposta del popolo – si aggiunge – è buona”. Nei giorni feriali, “Prima della Messa, si pregano le Lodi, al mattino, e il Rosario, la sera; quasi sempre – si precisa – viene fatta una breve omelia”, mentre “Una volta alla settimana c’è l’Adorazione Eucaristica con canti, silenzio e la preghiera del Vespro”. In merito al sacramento della Riconciliazione, fra l’altro, si notifica che per le confessioni “Il parroco ha i seguenti orari quotidiani: 9- 10,30 e 17-18,30”. Si fa anche presente che, per quanto riguarda la pastorale familiare, “[…] è in elaborazione un progetto […]”, potendo contare sulla particolare competenza del Vicario parrocchiale, p. Bogdan Franczak O.F.M.Conv. Nella sezione Come siamo Chiesa?, si rende noto che “Il Consiglio pastorale è stato appena eletto il 19.I.2011” e vengono qualificati come “Molto utili, da promuovere sempre di più”, i mezzi di comunicazione della Diocesi: Gazzetta di Foligno, Radio Gente Umbra e Sito Internet. Dalle risposte alle domande dell’ultima sezione pastorale risulta che a San Francesco “Esiste la Caritas parrocchiale, che svolge il suo servizio distribuendo vitto ogni 15 giorni, pagando le bollette nelle necessità e trovando mobili […] per chi ne ha bisogno”, e che “Gli immigrati vengono accolti bene, senza pregiudizi razziali. Si educano i fedeli all’accoglienza – si aggiunge -, insegnando ciò che ha fatto Gesù. Per promuovere la socializzazione – si conclude – si hanno incontri cordiali personali”: notizia, questa, di particolare interesse e importanza.

© Gazzetta di Foligno – SERGIO ANDREOLI

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