Foligno: tutti i dati del 2010
L’indagine sulle cifre dell’Anagrafe del Comune di Foligno
In calo le nascite. Aumenta l’età media. La maggior parte dei matrimoni in chiesa.
Il 31 Ottobre scorso la Gazzetta, facendo riferimento ai dati pubblicati dall’Istat, ha già reso note ai folignati alcune tendenze demografiche di notevole interesse. Si era visto infatti che la popolazione della nostra città tenderebbe a invecchiare e diminuire, se non fosse per l’immigrazione. Visto che questi dati si riferivano al triennio 2006-2008, siamo andati all’Ufficio Anagrafe del Comune di Foligno a verificare come si è evoluta la situazione nei due anni successivi, cioè con quale bilancio si chiude il 2010.
In questa prima indagine abbiamo voluto concentrare l’attenzione sui dati riguardanti da un lato nascite e morti dei singoli cittadini, e dall’altro matrimoni e divorzi, che si possono considerare “nascite” e “morti” delle famiglie residenti in questa porzione di territorio. La tabella 1 riassume tutti questi dati.
Come si può facilmente vedere dal 2009 al 2010 tutte le voci sono in diminuzione, ma mentre per le nascite si registra un leggera flessione (-2,3%), per le morti la diminuzione è veramente sorprendente (-13,1%). Naturalmente sarebbe sbagliato considerare una tendenza con una base di dati che prendono in esame solo due anni di studio, però non si può negare che si tratti di una percentuale interessante. Se si dovesse confermare un trend in questo senso, un forte innalzamento dell’età media a Foligno sarebbe praticamente inevitabile in pochi anni.
Riguardo ai decessi è sempre più frequente che questi avvengano in ospedale, come mostra la tabella 2. Questo, di per sé, non significa necessariamente che gli anziani o i malati non siano più accolti nelle case, perché la presenza in ospedale negli ultimi giorni può essere anche interpretata come un gesto di attenzione e di cura, soprattutto in riferimento alle terapie per alleviare il dolore.
Per quanto riguarda i matrimoni avevamo già visto l’anno scorso che il trend complessivo è in calo, ma mentre per quelli celebrati con rito civile rimane statico (+1,9%), per quelli concordatari (cioè celebrati “in chiesa”, e validi anche civilmente per effetto del Concordato tra lo Stato Italiano e la Chiesa cattolica) è in gravissima perdita (-24%). Stavolta però abbiamo a disposizione, oltre al numero di matrimoni celebrati a Foligno, anche i dati relativi a quei matrimoni che i folignati sono andati a celebrare fuori per diversi motivi, che possono essere legati alla terra natale del coniuge, alla devozione nei confronti di un santuario o di una chiesa, o semplicemente a scelte di tipo estetico. Appare evidente che per chi si sposa in comune, è quasi sempre indifferente quale comune, per gli altri invece vale l’opposto. In ogni caso l’aggiunta di questi matrimoni contraddice la tesi per cui attualmente i folignati si sposerebbero di più in comune, perché, a fronte di una quasi parità considerando solo i matrimoni nel territorio del comune di Foligno, persiste una grande disparità (59,4% in chiesa, 40,6% in comune) aggiungendo quelli celebrati fuori, come si vede dalla tabella 3.
Prendiamo ora in considerazione il conteggio dei casi in cui si rompono definitivamente i vincoli matrimoniali, cioè il divorzio (da non confondersi con la separazione). La tabella 4 mostra che, con l’eccezione di due picchi nel 2002 e nel 2004, da dieci anni a Foligno i divorzi stanno nella fascia tra 30 e 40 l’anno (la media è proprio 35, nel 2010 ce ne sono stati 31)). Anche se vediamo la linea in calo del valore assoluto non bisogna dimenticare che il motivo principale è da ricondurre alla diminuzione degli stessi matrimoni. Se invece andassimo ad analizzare l’andamento della percentuale di divorzi sui matrimoni la troveremmo in salita del 5% solo negli ultimi 5 anni. Nella tabella 5 si riassumono i dati complessivi su matrimoni e divorzi.
Infine una curiosità. Abbiamo anche chiesto all’Ufficio Anagrafe come venivano conteggiati i casi in cui la Chiesa, dopo le dovute indagini, dichiara la nullità di un matrimonio. Ci è stato spiegato che le sentenze del Tribunale della Sacra Rota sono considerate dallo Stato Italiano come emesse da un organo giudiziario competente di uno stato estero, quindi acquistano validità una volta che sono delibate (confermate) dalla Corte d’Appello. Nel caso in cui si era dedotto il vincolo anagrafico dagli effetti civili del Concordato, se viene meno il matrimonio “religioso” che era il presupposto, automaticamente (dopo aver verificato) la Corte d’Appello dichiara decaduto anche il matrimonio civile. Ovviamente negli archivi dell’Anagrafe del Comune dove si risiede sono presenti le registrazioni di queste sentenze che, diversamente da quanto spesso si sente dire, sono rarissime. Apprendiamo che fino ai primi anni ’80 se ne poteva vedere qualcuna in più, ma dopo l’intervento di Papa Wojtyla, non più di una o due l’anno in tutto il comune di Foligno. Concludo ringraziando per la disponibilità i funzionari dell’Ufficio Anagrafe, con i quali abbiamo già preso un prossimo appuntamento per verificare l’entità dei flussi migratori nella nostra città.
© Gazzetta di Foligno – FRANCESCO BOVI