Una data, due messaggi opposti
Dalla cena dei popoli alla strage di Alessandria d’Egitto
1 gennaio 2011: una data nuova che ha svelato due lati opposti dell’animo umano. Il primo è quello propenso alla carità, all’integrazione del prossimo; il secondo è quello che si basa sull’intolleranza e sull’odio. Si perché la cena dei popoli organizzata dalla Caritas diocesana di Foligno in occasione della giornata mondiale per la pace da una parte, e la strage di Cristiani ad Alessandria dall’altra, testimoniano come esistano due modi antitetici di relazionarsi a Dio e agli uomini. Due eventi di risonanza e dimensioni imparagonabili, ma che nella loro essenza ci invitano ad un profondo esame di coscienza. Da una parte si assaporano le pietanze messicane, si ascoltano i tamburi e, soprattutto, si respira aria di interculturalità, rispetto, condivisione; dall’altra c’è l’odore del sangue, si odono urla e si inspirano odio e vendetta. Come dirà Benedetto XVI, ad Alessandria si è compiuta un’offesa a Dio.
Una data, due eventi, due messaggi distanti uno dall’altro circa duemila chilometri. Sta a noi prendere posizione ed affermare a favore di quale causa si vuole lottare nella nostra quotidianità: se per quella ispirata dall’odio ideologico verso il presunto nemico o per quella indotta dalla Carità.
Dai muri di Piazza San Giacomo il nuovo anno si è aperto con un messaggio carico di pace e speranza. Un messaggio che ha percorso molti chilometri per fare un tutt’uno con quello dei martiri Cristiani in Egitto che hanno sacrificato se stessi per difendere l’annuncio più importante: Dio è Amore e Carità.
E proprio nelle ore in cui si prende coscienza della firma di Al Qaeda sull’agguato davanti alla chiesa egiziana, arrivano alle nostre orecchie altri due messaggi. Entrambi rispondono, seppur con toni e contenuti diversi, ad ogni tipo di fanatismo religioso. Il primo, nel piccolo, proviene dal direttore della Caritas diocesana Mauro Masciotti che, cercando di non farsi sopraffare dall’allegria, dalla voce e dai tamburi dei suoi simpatici ospiti, ringrazia tutti quelli che hanno reso possibile quel breve momento di relazione fra persone di culture diverse, ma tuttavia accomunate dalla croce appesa sul muro alle loro spalle. Il secondo è il messaggio di Benedetto XVI che, nell’Angelus, annuncia la sua visita ad Assisi nel prossimo ottobre in occasione del 25emo anniversario degli incontri interreligiosi per la pace, affinché cristiani di diverse confessioni e fedeli di diverse religioni possano «rinnovare solennemente l’impegno dei credenti di ogni religione a vivere la propria fede religiosa come servizio alla causa della pace».
© Gazzetta di Foligno