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Scelti per diventare cristiani

Nuovi catecumeni nella Chiesa di Foligno

Oggi la parola “catecumeno” non è più di uso comune nella vita ordinaria della Chiesa e nelle nostre parrocchie si sente nominare solo nella preghiera del Venerdì Santo, quando la liturgia gli riserva una preghiera apposita e un’attenzione particolare, che non mancheranno di sorprendere tutti quelli che di catecumeni non ne hanno mai conosciuto uno. Qualcuno fa addirittura confusione con i neo-catecumeni, che si chiamano così perché ripercorrono le tappe dell’antico cammino del catecumenato, ma in maniera nuova, cioè da cristiani. Con questo ecco svelata la prima fondamentale caratteristica dei catecumeni: non sono battezzati, ma desiderano esserlo per entrare a far parte della Chiesa di Cristo. I motivi per cui non sono stati battezzati da piccoli possono essere tanti, spesso vengono da paesi stranieri dove questo non era possibile, altre volte sono nati qui da noi, ma in famiglie non cristiane. Il motivo per cui chiedono il Battesimo invece è uno solo: sono stati chiamati. Certo le chiamate saranno tutte diverse, ma chi chiama è sempre lo stesso e la dinamica è la stessa da duemila anni: l’incontro con un discepolo fa nascere il desiderio di conoscere il maestro e così dai cristiani si è accompagnati fino a Cristo. Questo è il catecumenato, parola che nell’etimologia ci ricorda catechesi, catechista e catechismo, e nella radice greca significa “far risuonare”, e al passivo “ascoltare”. Perciò i catecumeni sono quelli che ascoltano, e i loro sono cuori in cui risuona la Parola di Dio. Questo cammino, che è sempre esistito nella Chiesa, si era perso nel momento in cui sembrava non esserci più bisogno di un itinerario per diventare cristiani, visto che tutti erano già cristiani fin da neonati. Solo che oggi non è più così, per questo la Chiesa, con il Concilio Vaticano II, ha riscoperto l’iniziazione cristiana degli adulti, estraendola dal tesoro prezioso della sua tradizione, come un gioiello dimenticato, che oggi la adorna di nuovo, anche a Foligno. Lo scorso 22 novembre infatti, nel raccoglimento del monastero di S. Anna il nostro Vescovo Gualtiero ha accolto sette nuovi catecumeni nella Chiesa di Foligno. C’erano con loro i catechisti dell’Iniziazione Cristiana degli Adulti (ica@diocesidifoligno.it), che li hanno condotti fin qui e continueranno ad accompagnarli fino al Battesimo e oltre, le suore della Beata Angelina, parenti, amici e fratelli in Cristo, tutti partecipi della gioia della madre Chiesa, che si prepara, nella prossima Pasqua, a dare alla luce questi nuovi figli così tanto desiderati. I loro nomi sono Eraldo, Bora, Nadia, Alfrida, Mariana, Marco, Monica e vengono dall’Albania, da Cuba, dal Perù e da Foligno. Queste le parole pronunciate dal Vescovo al momento dell’unzione con l’olio dei catecumeni: “Vi ungo con l’olio, segno di salvezza: vi fortifichi con la sua potenza Cristo Salvatore, che vive e regna nei secoli dei secoli”.

© Gazzetta di Foligno – FRANCESCO BOVI

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